Page 19 - RIVISTA NOVEMBRE 2024
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L’essere umano in effetti è consapevole solo di una parte della propria personalità e, con l’aiuto
               della sola coscienza, non è affatto in grado di gestire contemporaneamente tutti gli stimoli ai

               quali quotidianamente è sottoposto, molti dei quali finiscono automaticamente nel serbatoio
               dell’inconscio da cui esercitano il loro influsso, condizionando stati d’animo, idee e convinzioni.


               Per non diventare succubi dell’inconscio, bisogna cercare di conoscerne le “radici”, cioè quelle

               formazioni psichiche con le quali non abbiamo un facile approccio.

               Per entrare in contatto con queste ultime ci dobbiamo affidare all’intelligenza e alla ragione a

               causa delle loro qualità di discernimento e comprensione ma soprattutto alla nostra Anima o Sé
               superiore. Le nostre funzioni psichiche, messe insieme, costituiscono il “fiore”, la parte psichica

               visibile in grado di aiutarci ad attraversare le porte del vasto regno di ciò che non ci è noto (l’in-
               conscio) e di metterci in contatto con l’Assoluto, quell’amore divino che abita nel cuore e che a

               volte vorremmo abbracciare, come se fosse uno sposo che manca da tempo:






               Mio amato

               O mio amato, concedimi
               di vederti. Non è
               più vita la mia vita senza te.

               Muore il loto senz’acqua, e la notte

               senza la luna è vuota. Me la vita
               abbandona se tu sei lontano.
               Non passa mai la mia notte turbata

               dall’ansia, il desiderio

               morde il mio cuore invano.
               Non ho più fame e sonno, né sa più
               dalla mia bocca uscire la parola.

               Per chi poi? Chi m’ascolta? Sono sola.

               Vieni da me, o mio sposo,
               raggiungimi, vieni
               e spegni il fuoco della sofferenza.

               Tu che conosci il mio cuore perché

               mi fai soffrire? Ritorna
               e allontana il dolore che in me
               dilaga alla tua assenza.

               Di vita in vita Mira è la tua schiava

               ed il suo amore l’ha legato a te.
                                                                                                    (Mirabai, principessa mistica indiana)




                “Ciascun fiore è un’anima che sboccia nella Natura”.

                                                                                                                          (Gérard de Nerval)




































                                                                                 periodico mensile del gruppo NOIQUI                            19
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