Page 24 - RIVISTA NOVEMBRE 2024
P. 24
Giovani senza valori alla ricerca di risposte. Il vuoto esistenziale di una generazione
I giovani sono sempre più arrabbiati e insoddisfatti e manifestano una ribellione interiore
che spesso non riescono a controllare. Questo si traduce in comportamenti violenti, sia fisici
che verbali che coinvolgono indistintamente tutti, sia a scuola che in famiglia. Molti ragazzi
non trovano risposte ai loro numerosi interrogativi. Non vengono ascoltati, non hanno mo-
delli da seguire, né obiettivi da perseguire. Di conseguenza, al primo rifiuto o ostacolo reagi-
scono con aggressività.
Dove cercare allora le risposte?
Il nucleo familiare, senza dubbio, ricopre un ruolo essenziale. Essendo il primo presidio
educativo, tutto ha origine da questa microsocietà. Se la famiglia non risponde alle esigenze e
ai bisogni dei figli, la comunità si trova ad affrontare un problema grave. E quando la famiglia
non è presente nella vita del figlio o delega ad altri il compito di colmare un vuoto che solo
essa può realmente riempire, si creano conflitti che si ripercuotono in vari aspetti della vita
dei giovani. Conflitti che alimentano sentimenti di insoddisfazione, rabbia e solitudine. Non
a caso lo psicanalista britannico John Bowlby, con la sua teoria dell’attaccamento, sostiene
che un legame sicuro in famiglia favorisce uno sviluppo emotivo e sociale, al contrario si
possono generare sentimenti di insoddisfazione e difficoltà nella gestione delle relazioni.
Senza una guida stabile e senza valori trasmessi fin dall’infanzia, i ragazzi possono sentirsi
abbandonati e confusi, privi di punti di riferimento chiari. Questo vuoto, sia affettivo che va-
loriale, può sfociare in comportamenti impulsivi o violenti, che diventano l’unico modo per
esprimere il disagio interiore.
Studenti che aggrediscono insegnanti, figli che uccidono genitori e fratelli, amici che si
eliminano a vicenda per gelosia o competizione, armi che si trovano per strada. È il caso di
dire: non c’è più mondo!
Anche la scuola gioca un ruolo cruciale. Questa dovrebbe rappresentare un luogo di cre-
scita non solo dal punto di vista cognitivo, ma anche emotivo e sociale. Tuttavia, il sistema
scolastico si concentra spesso esclusivamente sugli aspetti apprenditivi, trascurando tutte le
altre sfere. Un modello educativo incentrato unicamente sul rendimento accademico, igno-
rando i bisogni relazionali ed emotivi, può risultare sterile e alienante. In questo contesto,
molti giovani si percepiscono come numeri e non come persone, aumentando il senso di
isolamento e disagio.
La società contemporanea, inoltre, propone modelli spesso fuorvianti, focalizzati sull’ap-
parenza, sul successo immediato e sul consumismo. Questi elementi creano aspettative irre-
alistiche, alimentando un’insoddisfazione cronica.
I giovani, bombardati da immagini di perfezione sui social media, si sentono inadeguati
e incapaci di raggiungere tali standard. Questo senso di frustrazione si trasforma facilmente
in rabbia, che spesso non sanno come gestire e sfocia nei comportamenti violenti che, negli
ultimi mesi, sono in netto aumento.
È necessario quindi, un intervento congiunto da parte di famiglia, scuola e società. La fa-
miglia deve tornare a essere un punto di riferimento stabile offrendo amore, ascolto e un am-
biente accogliente in cui i ragazzi possano esprimersi liberamente, certi di trovare sicurezza
e sostegno. La scuola deve aprirsi ancor più al territorio, con personale motivante e compe-
tente. La società, infine, dovrebbe proporre modelli più autentici e accessibili, valorizzando
l’individualità e il rispetto reciproco, anziché inseguire ideali irraggiungibili.
In conclusione, basta con la pedagogia spicciola e il tentativo di giustificare i giovani per i
loro atti malsani e aggressivi. Per contrastare la crescente rabbia e insoddisfazione tra i gio-
vani, è fondamentale il rispetto delle regole. Tra l’altro, se i giovani non comprendono l’im-
portanza del loro rispetto, è perché non le hanno interiorizzate.
Tutti gli attori coinvolti devono assumere le proprie responsabilità. Solo così sarà possibi-
le offrire ai giovani le risposte e i riferimenti di cui hanno bisogno, aiutandoli a crescere in
24 periodico mensile del gruppo NOIQUI