Page 54 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2024
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IGOR ISSORF                                            ALICE SILVIA MORELLI                                                                                     ANTONELLA ARIOSTO                                           ROSALBA DI GIACOMO

                Rinascita                                              ERA UN DÌ DI MAGGIO                                                                                      NOI DUE                                                     LO SCORRERE DEL TEMPO                                                    E

                Ho perso gli attimi per sognare                                                                                                                                 Io e te                                                     Dire che ti ho amato
                mentre camminavo tra ombre                             Era un dì di maggio quando mi chiedevi se credevo                                                        due anime unite                                             per giorni mesi ed anni                                                  S

                con il cuore lacerato da spine                         nell’amore.                                                                                              due vite parallele                                          mi parrebbe riduttivo,

                Ho perso il colore  del bello                                                                                                                                   distanti ma vicini.                                         mi lascerebbe la sensazione                                              S
                con le tinteggiature di anima                          Mentre un aquilone                                                                                                                                                   di averti poco amato.                                                    E

                mentre il dolore mi ghermiva                           volteggiava  come un gabbiano                                                                            Noi due

                Ho perso le parole della vita                          dietro la scia d’un bianco veliero.                                                                      e in mezzo l'amore                                          Addivengo, quindi, ad una decisione                                      R
                che sempre mi aveva cercato                                                                                                                                     a volte tempesta                                            tramuto il tutto in "tempo",

                mentre fuggivo dagli spettri                           Era un dì di maggio quando                                                                               a volte serenità                                            anche gli attimi.                                                        E

                Non ho ancora perso l’amore                            dicevi che insieme potevamo volare oltre l’orizzonte                                                     altre pura passione.

                che sempre cieco mi avvolge                                                                                                                                                                                                 Ti dirò, dunque, che ti ho
                per rivedere luce oltre il buio                        e seguire le scie delle balene                                                                           Io e te                                                     amato per tutto il tempo,                                               N

                ed ancora raccogliere fiori                            che navigano con leggerezza                                                                              due mondi diversi                                           il mio tempo, il nostro tempo.

                e donarli a te che mi  aspetti                         in mari azzurri e profondi.                                                                              diverse vedute                                                                                                                      O
                con futuro nascosto tra sospiri.                                                                                                                                eppure, un cielo lontano                                    Questo conferisce al nostro amore                                       N

                                                                       Era un dì di maggio  e il sole faceva spazio al cielo                                                    può unire i pensieri                                        un senso di pienezza.

                                                                       lasciando che un magico velo                                                                             quando la notte

                                                                       ricoprisse i mali del mio cuore.                                                                         si fa dolce                                                 La pienezza del compiuto
                      DECLAMAZIONE                                                                                                                                              e di malia ammanta                                          che si sposa con l'infinito                                              A

                                                                       Era un dì di maggio quando                                                                               ma noi siamo lontani.                                       e con l'eterno, come eterno                                              P

                                                                       capì che non dovevo rincorrere false chimere                                                                                                                         è lo scorrere del tempo.
                                                                       ma inseguire il mio magico sogno.                                                                        Ascolta la luna                                                                                                                      P

                                                                                                                                                                                i nostri sospiri d'amore
                                                                                                    DECLAMAZIONE                                                                e porta raggi di luce                                                                                                                A

                  Imma Paradiso                                                                                                                                                 alle notte insonni.                                                              DECLAMAZIONE                                        R

                  Guarda ti sfido!
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      I

                  La musica pulsa                                                                                                                                                                                                         GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA

                  nelle nostre vene                                                                                                                                                                                                       PICCOLA BALLERINA                                                          R

                  ed il sangue                                                         MADDALENA IODICE                                                                                                                                                                                                              E
                                                                                       La danzatrice
                  è un fiume che ribolle,                                                                                                                                                                                                 Hai gli occhi color mare,
                  vieni afferrami, balla!                                              E così si spensero le luci del proscenio,                                                   DECLAMAZIONE                                           la lunga treccia

                  Le note sensuali di                                                                                                                                                                                                     color spighe mature,

                  un tango ci avvolgono,                                               il dolore smarrì il tempo.                                                                                                                         centomila sogni dentro il cuore.
                  è un vortice di figure,                                              Sulla pelle restarono una miriade di                                                                                                               Sul palco sembri tesa
                                                                                       cicatrici.
                  di gambe intrecciate,                                                                                                                                                                                                   timida e indifesa,

                  di respiri affannosi,                                                Là dove la pelle diventò di cera,                                                                                                                  ma quando inizi a danzare
                                                                                       su quelle cicatrici,
                  visi, bocche che quasi                                                                                                                                                                                                  sei leggiadra e nei passi sicura
                  si cercano, ti allontano,                                            i sogni non attecchirono.                                                                                                                          il volto è radioso, non hai più paura.

                  mi attiri, ti sfioro,                                                Esili ossa, fragili, come di cristallo,
                                                                                       fin dalla nascita,
                  ti assaggio ... È il tango,                                                                                                                                                                                             Sorridi ora, la tua prova è finita
                  un amplesso, una danza,                                              ossa inadatte a qualsiasi danza,                                                                                                                   soddisfatta ti inchini
                                                                                       neanche da ferma.
                  è fuoco che si consuma.                                                                                                                                                                                                 dagli applausi rapita.
                                                                                       Al primo inchino, in mille pezzi,                                                                                                                  Piccola, dolce e carina

                                                                                       si frantumò la danzatrice di cristallo.                                                                                                            ma sei già una brava ballerina.


                          DECLAMAZIONE



                                                                                                 DECLAMAZIONE                                                                                                                                                  DECLAMAZIONE






                54   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                       periodico mensile del gruppo NOIQUI                            55
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