Page 55 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2024
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IGOR ISSORF       ALICE SILVIA MORELLI  ANTONELLA ARIOSTO                    ROSALBA DI GIACOMO

 Rinascita  ERA UN DÌ DI MAGGIO   NOI DUE                                     LO SCORRERE DEL TEMPO                                                   E

 Ho perso gli attimi per sognare  Io e te                                     Dire che ti ho amato
 mentre camminavo tra ombre  Era un dì di maggio quando mi chiedevi se credevo   due anime unite  per giorni mesi ed anni                              S

 con il cuore lacerato da spine  nell’amore.   due vite parallele             mi parrebbe riduttivo,

 Ho perso il colore  del bello  distanti ma vicini.                           mi lascerebbe la sensazione                                              S
 con le tinteggiature di anima  Mentre un aquilone                            di averti poco amato.                                                   E

 mentre il dolore mi ghermiva  volteggiava  come un gabbiano   Noi due

 Ho perso le parole della vita  dietro la scia d’un bianco veliero.   e in mezzo l'amore  Addivengo, quindi, ad una decisione                         R
 che sempre mi aveva cercato  a volte tempesta                                tramuto il tutto in "tempo",

 mentre fuggivo dagli spettri  Era un dì di maggio quando   a volte serenità  anche gli attimi.                                                       E

 Non ho ancora perso l’amore  dicevi che insieme potevamo volare oltre l’orizzonte  altre pura passione.

 che sempre cieco mi avvolge                                                  Ti dirò, dunque, che ti ho
 per rivedere luce oltre il buio  e seguire le scie delle balene  Io e te     amato per tutto il tempo,                                               N

 ed ancora raccogliere fiori  che navigano con leggerezza  due mondi diversi  il mio tempo, il nostro tempo.

 e donarli a te che mi  aspetti   in mari azzurri e profondi.  diverse vedute                                                                         O
 con futuro nascosto tra sospiri.  eppure, un cielo lontano                   Questo conferisce al nostro amore                                       N

 Era un dì di maggio  e il sole faceva spazio al cielo  può unire i pensieri  un senso di pienezza.

 lasciando che un magico velo   quando la notte

 ricoprisse i mali del mio cuore.   si fa dolce                               La pienezza del compiuto
 DECLAMAZIONE     e di malia ammanta                                          che si sposa con l'infinito                                             A

 Era un dì di maggio quando   ma noi siamo lontani.                           e con l'eterno, come eterno                                              P

 capì che non dovevo rincorrere false chimere                                 è lo scorrere del tempo.
 ma inseguire il mio magico sogno.  Ascolta la luna                                                                                                    P

                  i nostri sospiri d'amore
 DECLAMAZIONE     e porta raggi di luce                                                                                                               A

 Imma Paradiso               alle notte insonni.                                                  DECLAMAZIONE                                        R

 Guarda ti sfido!
                                                                                                                                                       I

 La musica pulsa                                                           GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA

 nelle nostre vene                                                         PICCOLA BALLERINA                                                          R

 ed il sangue   MADDALENA IODICE                                                                                                                      E
 La danzatrice
 è un fiume che ribolle,                                                   Hai gli occhi color mare,
 vieni afferrami, balla!  E così si spensero le luci del proscenio,  DECLAMAZIONE  la lunga treccia

 Le note sensuali di                                                       color spighe mature,

 un tango ci avvolgono,  il dolore smarrì il tempo.                        centomila sogni dentro il cuore.
 è un vortice di figure,  Sulla pelle restarono una miriade di             Sul palco sembri tesa
 cicatrici.
 di gambe intrecciate,                                                     timida e indifesa,

 di respiri affannosi,   Là dove la pelle diventò di cera,                 ma quando inizi a danzare
 su quelle cicatrici,
 visi, bocche che quasi                                                    sei leggiadra e nei passi sicura
 si cercano, ti allontano,  i sogni non attecchirono.                      il volto è radioso, non hai più paura.

 mi attiri, ti sfioro,   Esili ossa, fragili, come di cristallo,
 fin dalla nascita,
 ti assaggio ... È il tango,                                               Sorridi ora, la tua prova è finita
 un amplesso, una danza,  ossa inadatte a qualsiasi danza,                 soddisfatta ti inchini
 neanche da ferma.
 è fuoco che si consuma.                                                   dagli applausi rapita.
 Al primo inchino, in mille pezzi,                                         Piccola, dolce e carina

 si frantumò la danzatrice di cristallo.                                   ma sei già una brava ballerina.


 DECLAMAZIONE



 DECLAMAZIONE                                                                                    DECLAMAZIONE






 54   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                        periodico mensile del gruppo NOIQUI                            55
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