Page 38 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2024
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Concetta La Perna                                                                                                                                              Mario Lamberti                                                                  Annamaria Latini

                QUELLO CHE NON HO MAI DETTO!                                                                                                                                   SPOSA D'INVERNO                                                                 L’INNOCENZA…

                Quello che non ho mai detto                                      nel cielo della mia fantasia                                                                  Sposa d’inverno                                                                 (un innocente amore nascente)
                giace scritto                                                    fra colorati coriandoli musicati dal vento,                                                   con il viso bagnato                                                             Una foto remota

                nei silenzi arcani del passato,                                  fra boschi di fate                                                                            da un filo di trucco                                                            il profumo racchiuso

                battiti d'ali lontani udibili soltanto                           e principe con bianco destriero.                                                              non ancora fissato.                                                             in un candido scrigno
                da ciechi occhi attenti al suono!                                Non consideravo la sofferenza                                                                 Applausi silenziosi                                                             una lettera dal tempo ingiallita…

                Il fischio stridulo                                              di chi amore vero donare mi voleva...                                                         per un tempo molto breve,

                d'un treno demodé ancora in vita                                 un deserto mi circonda e l'arido mio cuore                                                    dai festanti circondati                                                         e la storia d’attimi eterni
                sui binari morti d'una stazione in disuso,                       si disseta nel mio stesso pianto!                                                             da coriandoli di neve.                                                          con immenso stupore rivive

                antiquariato per nostalgici collezionisti                        Guardo la mia presenza                                                                        Nei capelli luminosi

                di sbiadite reliquie da commemorare                              nello specchio appannato                                                                      ghirlande non da meno,                                                          Quell’amore scanzonato…
                in onore d'amori vissuti.                                        delle mie inquietudini, mi riflette, sola,                                                    accompagnano un vestito

                Si mescolano insieme le armonie della vita, imprigionata nel cerchio                                                                                           colore arcobaleno.                                                              Quell’immacolato amore
                partoriscono perfezioni di bellezze                              dei miei tristi rimpianti.                                                                    Ora il freddo sulla pelle                                                       dal Mistero incantato

                pari simboli che deliziano                                       Il vento ha strappato                                                                         lascia tracce che non vanno

                i santi del paradiso e i buoni della terra.                      le pagine del diario di una vita                                                              via,                                                                            germoglia ancora tra le dita.
                All'improvviso,                                                  dove era scritto quello che non ho mai det-                                                   per una sposa d’inverno

                un sentimento picchia sul cuore, violento,                       to,                                                                                           che puntuale segue la sua                                                       Sinuosi corpi s’intrecciano

                come battiti di mani su enormi tamburi                           quello che dentro di me                                                                       scia.                                                                           allo sguardo del mormorio...
                proiettando nello spazio infinito del tempo  in una stanza della mia mente

                amori felici e tragiche passioni!                                la luce volge al bacio nel calar della notte.                                                 Giuseppe Mauro Maschiella                                                       E la letizia danza

                Rivedo la quiete ebbrezza dell'aria                              Nell'anomalo battito del cuore                                                                TUTTO PASSA                                                                     sui giovani volti
                che odora di mandorlo in fiore,                                  stilla un rimpianto,                                                                          Eri tutto per me, tutto il mio mondo

                corona di fiori su ondulati capelli danzanti  rimorso di un remoto tempo,                                                                                      eri per me l’amore più profondo.                                                Son frammenti di vite

                sopra esili spalle di fanciulla a primavera!                     un possibile amore                                                                            Eri tu che i miei sogni facevi avverare                                         che s’avviano
                Era lì l'amore, bastava tendere le braccia                       che non ho saputo coltivare                                                                   eri il mio porto sicuro nel mare.                                               mano nella mano

                e stringerlo nel battito del cuore,                              e stringere dolcemente fra le braccia                                                         Poi in un attimo è finito quell’amore

                ma, io, volevo correre volare                                    nel battito del mio cuore con il suo!                                                         che avrebbe dovuto tenerci uniti                                                baci volanti

                                                                                                                                                                               a niente sono valse le mie parole                                               inebriano la pelle

                                                                                                                                                                               tutti i nostri sogni erano già finiti.
                Silvana La Perna                                                                                                                                                                                                                               e guardano lontano
                PENSIERO D'AMORE                                                                                                                                               Ancor torna un raggio                                                           gli occhi innamorati,

                Note struggenti d'una musica antica,                             anche la muta realtà!                                                                         della tua luce a notte fonda

                atmosfera nostalgica che il cuore rattrista.                                                                                                                   l’orma del tuo sorriso nel cuore in pena                                        accarezzati da flebili parole
                                                                                 È per amore se vendo illusioni                                                                adagiato sulla sponda

                Lascio libero il pensiero                                        e impossibili sogni,                                                                          di un fiume di ricordi sempre in piena.                                         È sinfonia celestiale

                e il pensiero va,                                                solo per amore poi tutto ricompro                                                             Mi sembra di udire la tua voce                                                  è dell’innocenza
                senza fretta, senza meta,                                        e a te li dono!                                                                               che affievolisce lentamente,                                                    decoroso trionfo.

                folle, vibrante d'energia                                                                                                                                      poi un sospiro che pare un richiamo,

                in cui rotolano forze sconosciute.                               Non stranirti se d'indomita guerriera mi                                                      come un lieve soffio ardente
                                                                                 vesto                                                                                         che ancor mi sussurra t’amo.

                Col viso appoggiato sul palmo della mano,  o da Pierrot mi trucco,

                con gli occhi velati abbraccio                                   se regina m'incorono e poi ancella mi ritro-                                                  Ma tutto passa, anche il dolore
                l'occulto flusso che mi circonda!                                vo!                                                                                           che nasce alla luce del sole


                                                                                                                                                                               e s’attarda a notte fonda,
                Tu non stupirti se scrivo tutto ciò che sento,  È per amore se con parsimonia il dolore                                                                        mentre il mio cuore sprofonda.
                tutto quel che vorrei essere...                                  nascondo e come un clown ancora sorri-

                è per amore sai,                                                 do...

                solo per amore se in gioia trasformo                             solo per amore.








                38   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       39
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