Page 34 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2024
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Gina Bonasera                                                Alma Bigonzoni                                                                                   Carmela De Giorgio                                             Matilde D'amore

                 SENZA DI TE                                                  SEMBRAVA AMORE                                                                                   NOI DUE                                                        CORIANDOLI

                 Non c'è alba, né sole né colore.                             Il ricordo riaffiora viscerale, difficile da                                                                                                                    Vaporosi coriandoli               mi raggiunge e con
                 Solo il buio della notte lunga e inumana.                    frenare se nato da lontano e dal cuore,                                                          Noi due,                                                       aleggiano, colorando  le mani accarezzo

                 Il latrare d'un cane e pensieri senza senso                  come un'onda travolge e spazza via.                                                              abbracciati,                                                   la greve aria.                    il tuo viso.

                 tingono le ore inutili                                                                                                                                        nella stessa tela
                 e, nell'attesa della luce,                                   Un’anima sola, incastri perfetti, fusione di                                                     d'un avverso destino                                           Plebiscito di musica              Nel giardino segreto,

                 profondamente sospiro.                                       sensi e cuore,                                                                                   Noi due,                                                       e parole,                         fioriscono rose,

                                                                              sembrava amore.                                                                                  ombre senza identità,                                          accordate da un violi- di rugiada imbevute,
                                                                                                                                                                               sospese                                                        no fuoriescono.                   sulla siepe sparse.

                                                                              Il ricordo di un'effimera vita fatta di                                                          nel vuoto del silenzio

                                                                              illusioni e verità taciute, il rimpianto per                                                     ciarliero                                                      S'infiamma l'aria                 Sinuose movenze,
                                                                              ciò che era e più non è...                                                                       delle nostre anime sfinite                                     è un fuoco acceso                 i petali di velluto

                                                                              Il dolore, la delusione.                                                                         Gocce di pensieri                                              nel cuor che ama.                 cullati dal vento,
                                                                                                                                                                               nel lento stillicidio                                                                            sembran danzare.

                                                                              Sarà mai un giorno il rivedersi,                                                                 d'un tempo senza respiro,                                      Spartito di note

                Maria Giovanna Bragantini                                     e non sentirsi persi,                                                                            confondono l'alba                                              l'amore proibito                  Si chiude a sera
                RESINA                                                        un rincorrersi d'anime sconsolate,                                                               col tramonto                                                   disseta.                          la corolla, portando

                Sì resina mielosa,                                            nelle future vite sparse e ingarbugliate.                                                        Non un quarto di luna,                                                                           con sé ogni illusione.

                il dolore in gola,                                                                                                                                             non un raggio di sole,                                         Un'allegria stonata
                invischia corde                                                                                                                                                ma solo un battito

                di note e di fiato.                                                 Francesco Brunetti                                                                         di ciglia                                                             Maria Antonietta Cassaro
                                                                                    MILONGA                                                                                    e tu sei diventato                                                    A RACCONTARLO AL VENTO

                Artefice incauta                                                    Dammi sguardi a specchio e in fila,                                                        polvere di stelle                                                     Il dolore è come Cristo

                di pensieri rampicanti                                              luccicanti soli e girasoli,                                                                fra le mie fredde dita                                                che è tutto intero in ogni dove

                che si radicano malevoli                                            di pensieri acqua scende per la gola,                                                      Che rimane di noi?                                                    Una pena che alloggia dentro un petto
                a debole fusto,                                                     fiume schiavo di rocce lucidate…                                                           sillabe senza suono                                                   pur se divisibile per mille,

                è attesa.                                                           scende il mio destino al mare                                                              di parole nel vento,                                                  in coriandoli d'un brullo carnevale,
                                                                                    come vela ammainata a riposare,                                                            coriandoli di una lacera

                Si scuote la mente                                                  sulla zattera che si libera e invola                                                       tela                                                                  permane negli atomi
                                                                                                                                                                                                                                                     con ugual peso e strazio
                a scrollo d’acqua                                                   lontana naviga ogni mia parola.                                                            senza le impronte                                                     A raccontarlo al vento

                dagli occhi                                                         S’accende il sole che s’inclina,                                                           dei miei incerti passi.                                               alcuna sponda se ne scalfigge
                ma non s’eleva respiro,                                             come fiaccola di resina consuma:                                                                                                                                 Né gli umani possono placarlo.

                annaspando fra giunchi di fiele.                                    quella parte di cielo non d’opale
                                                                                    insegue nuvole con gli occhi del mattino.                                                  Rosa Maria Di Salvatore

                L’oggi nudo e solo                                                  Ti abbraccio e mi consumo                                                                  CONCHIGLIE VUOTE                                                                  Maria Rita Cuccurullo

                affoga palpiti d’ali, di ieri colora-                               amore mio che ammali la mia vita,                                                          Nella penombra dei pensieri                                                       CORIANDOLI DI PAROLE
                ti,                                                                 tenera donna, poesia della mia sera,                                                       sfumano ricordi ed emozioni.                                                      Piovono silenziosi

                che sfuggono fra le dita                                            io polvere d’inchiostro tra le dita.                                                                                                                                         come gocce di pioggia

                quali frammenti di conchiglia                                       Bruciano ancora ciliegie dolci amare:                                                      Svaniva lentamente il giorno                                                      sopra l'asfalto umido del tempo
                sull’arenile.                                                       succo d’anima che la notte disseta                                                         negli accesi colori del tramonto                                                  e petali delicati di ciclamini
                                                                                    sotto un cielo di stelle si raggruma.                                                      fra suoni melodiosi di risacca                                                    alle finestre.


                Quale dolorosa risacca,                                                                                                                                        brezza lieve sfiorava i nostri visi.                                              I giorni si assottigliano di vita
                l’amore perduto,                                                                                                                                                                                                                                 e quel che rimane di noi

                s’infrange sull’oggi fugace.                                                                                                                                   Gocce di salmastro sulla pelle                                                    si dilegua come coriandoli
                                                                                                                                                                               umidi di pianto gli occhi                                                         di carta colorata che lascia

                                                                                                                                                                               un trasalire dolce e amaro                                                        scie di sorrisi della festa.
                                                                                                                                                                               nel tenero sfiorarsi delle mani.                                                  E va il nostro amore

                                                                                                                                                                                                                                                                 lungo argini di silenzi

                                                                                                                                                                               Conchiglie vuote le parole                                                        e del nostro tempo...
                                                                                                                                                                               nella tristezza dell’addio.                                                       solo coriandoli di noi!






                34   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       35
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