Page 23 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2022
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MENZIONE DI MERITO                                                          MENZIONE DI MERITO



 GREGORIO COSTA  GERMANA DE PADOVA  MARIO LAMBERTI     GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA
 DA UN ANFRATTO   UN ATTIMO D'ESTASI  LA TUA ULTIMA SERA   È FINITA COSI’                           speranza, vuota è la via
                Non ti domandare
                                                       È finita così madre mia
 Con nostalgia ripenso a quella nostra vallata  E poi gli dissi che la follia   se l'onda del mare  nel pieno inverno,  mi manchi mamma mia.
 che, ricolma d'amore, era dai sogni rallegrata  era il posto migliore al mondo,   abbraccia i pensieri   forte, gelido il vento  Senza chiedere al cielo
 e quando in un anfratto di ricordo m'avvicino  l'inesplorata bellezza.                             ferite di sole, cammino
 di quell'amore, intravedo ancora un suo filino.  Quel posto il cui profumo   autentici e veri.   ha spazzato via le pene  nell’ombra dei dritti binari
                                                       e la sofferenza tua
                Gira il tuo cappello
 Di quella cara valle, partner del nostro amore  era forte e pungente come il sale,   dal lato più bello,  specchio del divenire  che dirigono al porto
 rimembro ancora il dì e lo sbocciar d'un fiore.  misto a quello del Monoi di un'estate.   estrai dai taschini   prossimo l’inverno della vita mia.  da cui fuggire tentiamo.
 Un fiore di color d'amore e di profumo intenso  Era come quello della conchiglia   i tanti bigliettini,  Oltrepassando le nubi   Oh, falce di luna calante
 che irruppe nella mia vita senza mai dissenso  che aspetta i raggi del sole per brillare,   numeri crescenti   il canto della morte   morte che chiama impellente
 Rimembro le mute fronde e un delicato vento  come quello di un granello di sabbia                  a me pure, quando l’ultima spira?
 che, della storia, ne testimoniò il mutamento.  che si appiccica come colla   in balia degli eventi,  ormai si è posato sulla tua fronte.
                lotteria per formare
 Stesi sull'erba, l'azzurro del cielo ci copriva,  nell'incavo perfetto della vita,   le coppie per giocare   Spenta luce negli occhi  Laggiù in fondo al viale
 e ci amavamo sino acché il buio ci appariva.   come il vento che spettina i pensieri   la partita, quella vera,  piagato il tuo corpo,  alla tua croce sale
 Come s'un pentagramma, leggo quelle note  e attorciglia i desideri.   della tua ultima sera.  di lugubri campane  e lenta si alza, si alza nel cielo
 e scopro, nel mio cuore, sensazioni remote.  È quel posto la cui essenza la trattieni assapo-  D'improvviso la galleria   cupo il suono dei rintocchi  una mia assurda preghiera al Dio
 Sono realtà lontane e appaiono frantumate  randone il gusto sublime dell'esistenza, quello
 ma, in vero, son solo dal tempo scombinate.  dove tutto scorre indisturbato   e quel treno che porta via  a destare i miei prossimi dì.  che non so più trovare.
                                                       E’ calata l’ombra e
                                                                                                    Più nulla stanca nel dolore da portare.
                sguardi sorridenti
 Le ricompongo per perdermi in quel vissuto,  e vibra al richiamo di un attimo d’estasi,   da amici e parenti.  mentre ti spegni
 e per vivere ancora il tempo che s'è perduto.  quello dove la libertà scorre nelle vene
 In quell'anfratto di ricordo scorgo poi la fine  e pulsa al battito aritmico di una passione,
 e l'inizio d'un'altra vita che stabilì il confine.   quello dove l'onda accarezza la pelle calda
 in una tempesta perfetta per due   MARIA MOLLO
 al chiaro di luna nella carezza di un’emozione.  LA MAMMA DELLA MAMMA
 "Quindi ad essere folli si prova tutto questo?"  Ciao piccolo Noah,
 LUISA DI FRANCESCO  "Tutto quello per cui hai il coraggio di vivere   sono la mamma della mamma ma credo tu mi conosca già.
 FILI MATERNI   a piene mani io lo chiamerei follia.  Chissà quante volte la tua mamma ti avrà parlato di me!
 Questi miei passi accartocciati  Conoscendola, ti avrà mostrato i lavoretti a maglia che ho confezionato per te, avrà accarezzato la sua pancia ogni
 sono massi dall’acqua smussati  volta che ti ho mandato un bacino.
 lambiscono i silenzi in cui li trascino  EMILIA ESPOSITO  Ti avrà detto che le manco e che mi manca.
 fra le spume mosse dell’onda che scrive.  'O CAFÈ   Di sicuro sta già raccontandoti fiabe di regine e cavalli alati e certamente ti starà cantando le filastrocche.
 Rimbalzo lo sguardo lontano, nel sole  La mia vita?  Lo sai che anche la tua mamma, da piccola, è stata in una pancia? La mia! Anche lei ascoltava parole d'amore.
 lì, dove il giorno passa e poi muore  Casa e lavoro   Non vedo l'ora di darti un bacino e stringere le tue piccole mani.
 coriandoli di vele stracciano al soffio parole  fino a quel giorno  Ti aspetto con amore.
 scintillano le ali di voli, in biancore.  in qui cambiò il mio destino.   Ah... ho da chiederti un grande favore: quando sarà il momento di affacciarti al mondo, per favore, se puoi, farai pre-
 Ti penso  Tutto avvenne in fretta  sto presto?
 la tua bellezza annerita  mentre, come di consueto   Sai, tu sei il bambino della tua mamma ma, la tua mamma, è la mia bambina.
 strappo dell’anima, una ferita.  di primo mattino, preparavo il caffè ma ... accidenti
 Sono d’amore materno i ricordi  era finito lo ZUCCHERO.
 che cerco a lungo nei sogni  Pensai di bussare al vicino della porta accanto per
 la carezza del vento che narri  chiedere se me ne avrebbe prestato un po' -  LIANA MONTANARI  MARIA ROSA ONETO
 la storia impolverata di anni   -Viene dal tuo appartamento   I SUOI OCCHI BLU  SPINA RUGOSA
 perduta nello scintillio di una pioggia  l'odore del caffè? - mi disse dopo aver aperto la   C'è sempre un Angelo   L' emozioni lunghe una vita, ci parlano di noi. Dei nostri stati d'animo e di
 che ha bagnato e illude la sabbia  porta accogliendo la mia richiesta con grande cor-  seduto sulla soglia  quei pensieri, ben fissi nella mente, quasi a voler dare, sostegno al cuore.
 su cui trascino, stanco, un foglio e la matita  tesia.   del mio intimo.  Ricordo, una mia tappa all'Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Ge-
 per parlarti, madre mia, ancora una volta  Incredibilmente      nova. A quei tempi, potevo ancora muovermi, facendo uso di un girello.
 nella bruma del mare che piange la sorte  fu così iniziò la nostra storia d'amore   Sta lì rannicchiato,  Nella stanza dei bambini, per lo più "respinti" dalle famiglie d'origine, en-
 e quel bacio: mai più.  che tutt'ora continua:  come volesse nascondersi alla mia vista.  travo spesso per regalare un sorriso, un gesto affettuoso, un po' d'amore.
 Lo ha rubato la morte.  Galeotto fu lo                          Tra questi esserini, ce n'era uno, sui due, tre anni, abbandonato perché
 "Zucchero "    Lo avvolge una cappa, linda e pulita             nato con più dita alle mani e ai piedi. Bello come il sole, con due occhioni
                alle volte tralucente.                           color del mare e una testolina riccioluta. Appena mi vedeva, esultava di

 GLORIA FIORANI  CHIARA GAMBARARA  Il suo volto è leale,         gioia e pur essendo legato a letto, faceva di tutto per dimostrarmi la sua
                                                                 contentezza. Spesso, mi chiamava mamma e a quell'invocazione, restavo
 AL CULMINE DELL'ALBA  nessuna asprezza dai suoi occhi           di stucco, piacevolmente stupita e con un nodo in gola. Come fosse oggi,
 Perduta nel languir dei monti,  HO SBUCCIATO UN RICORDO  Navigando la mente  vividi, forti ed intensi,  nonostante gli anni trascorsi e le vicissitudini dell'esistenza, quella vocina
 Ho sbucciato un ricordo
 nel melancolico oscillar delle onde,  come fosse una mela,  il tuo bacio rincorre.  blu come l'infinito mare.  mi rimbomba ancora nelle orecchie. Spesso, mi chiedo:" Che fine avrà fat-
 agogno il baluginar del lume  rossa più il tramonto  Fin da quel destinato momento,  to? Lo avranno dato in adozione? La famiglia d’origine avrà poi desistito
 che dubbi e insicurezze tutti acclara.  che accarezza la sera.  Il pensiero si posa  egli è lì….  dalla volontà di abbandonarlo?" Quante domande che non avranno mai

 Un cupo ciel velato di viola  Con grazia l’ho morsa  sulla riva del mare  Ascolta, ogni sussulto della mia anima e...  risposta. Di certo, quella "parola mamma", io che non ho mai partorito, è
 nel momento in cui tu
                                                                 rimasta dentro, come una spina rugosa, capace di alimentare il sentimento
 al culmine dell'alba trascolora,  tra sospiri e silenzi,  mi donasti quel fiore.  Tutte le volte che il cuor mio si rattrista,  più vero che una donna possa trattenere.
 di rosea luce tinto, ardente vibra  innanzi alla finestra  lui delicatamente bussa alla soglia
 a soffiar via i silenzi ed i timori
 ove spengo i tormenti.  Saggio un altro spicchio,  della mia soffocata profonda pena...
 di stanche notti spalancate al vento,  Assaporandola piano  divien miele il mio corpo.  E mi parla con voce calma e suadente...   GRAZIELLA PASINI
 I neuroni veleggiano
 d'anime inerti nelle buie stanze  rammento l’amore,  seguendo il percorso  Sarò sempre qui...!   URAGANO  fra le tue braccia,
                                                                    Non so spiegarti
 in attesa della coccola del sole  dolce come la polpa  che diretto mi porta  Quando il mondo ti sta stretto,   l'uragano  quando battevi
 che lieve rende il giorno e la fatica.
 che mi scalda il cuore.  ai confini del sole,  così stretto da toglierti il fiato...!  mamma,         sui tacchi
 al sussurro all’orecchio:  E il tuo soffrir rapisce ogni tua volontà...!  quando mi correvi           e rotto s'era
 Sangue di zucchero  “Con te torno ad amare”.                       appresso                           il parlottio dei giochi,
 nelle vene ora scorre.  Io son la Fede la Luce e la Speranza e     e m'acchiappavi                    codesto per me
                per sempre sarò alla tua porta.                     come una gallina,                  è l'uragano,
                                                                    quando mi gettavi                  forza inconsunta
                                                                    incontro alle nuvole               d'estrazione materna.
                                                                    e finivo scalcinata piuma




 22   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                        23
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