Page 27 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2022
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FRANCESCA PATITUCCI
L’ABBRACCIO RUBATO ANGELA MARIA MALATACCA
Di notte annaspa, tra lenzuola
d'un bianco ingiallito RIPENSO AI TUOI OCCHI
Ripenso ai tuoi occhi di mare
la memoria dei nostri attimi agli antichi solchi che li sorreggevano,
d'illecita brama LUCIANO ZAMPINI
come fiume in piena e a quel quieto, irregolare sorriso LE EMOZIONI CHE CI LEGANO
che disegnava la tua bocca.
mi dirigono giù, verso masse d'acqua Poggiavo la mia fronte alla tua (acrostico)
in cui galleggiano schegge pronunciando parole sacre, Lungo la lingua di sabbia l’onda batte senza
in tormento. perdute nel tempo e ritrovate nell’anima. sosta
Una notte soltanto, al chiaro di luna Restavamo così per ore, Emozionata spegne l’impeto del vivere
illuminava corpi dolenti
da troppo amore... a fare incetta. a guardare il confine dei nostri silenzi E senza sosta si ritrae per ricominciare
aspettando nuovi istanti
Una cartolina sbiadita tra le mani in equilibrio su giorni già vissuti. Mare, amore e quel continuo torpore
a tremare Mi cibavo della tua tortuosa, inconsapevole bellezza Ondeggiando si lascia ammirare nella traspa-
il mio smanioso sondare il vortice condannandomi a respirarti renza
in cui bruciammo i nostri anomali per trattenere il tuo pulviscolo nel mio sangue. Zaffiro, smeraldo, e poi torbido come i pensieri
spasmi Impassibile e accogliente come le braccia d’una
di quotidiano imbarazzo. Ti respiro ancora adesso mamma
che sei polvere della memoria,
Percorrevo il tuo profilo, immobile e per sempre, Osanna e sferza ogni verità celata
mentre adagiato a Morfeo sostavi ricostruendo il mosaico della tua immagine, Nel ventre del suo vivere vive l’abisso
a sognare ancora il sogno... vissuto per averti oltre il tempo e lo spazio Invitando i curiosi per altre rotte.
l'istante prima. di questo fragile momento.
M'affacciai nelle spume che ci Carezza dolcemente la carne
accolsero Hello ti dice sornione
nudi e profughi e… innamorati E intanto fa le fusa come un gatto randagio.
a toccare con un dito la felicità
che di lì a poco Come una donna si lascia ammirare
sarebbe svanita nella selva brulla DENISE BARONCINI Incurante degli sguardi, lui come lei è di altra
dei nostri inferi... UN SISTEMA SOLARE pasta
Ma il respiro sazio delle briciole che Orbitano intorno le emozioni, tingendo l’universo di vari colo-
l'attimo eterno o forse Strenia ri. Leggero come l’aria si fa in mille gocce
in compassione devota Si crea di piccole Attese, il pianeta più prossimo. Euforico come i bambini sulle montagne russe
ci aveva elargito come strenna Al seguito la Sorpresa, fa capolino con un sorriso. Gioca, geme, giura
di fausti auspici. Ed arriva la Gioia, che orbita in una danza. Ammara sfranto sullo scoglio
Chiama sua sorella, la Rabbia, imbronciata da questa allegrezza. Nero come la notte si perde alla vista
I tuoi occhi bruciano ancora Onda su onda come le emozioni che ci legano.
sulla mia pelle ustionata Colei che osserva e tace, l’Accettazione cammina a braccetto,
da lembi d'anima che ci scambiammo con la sua amica Disgusto, infastidita sempre da tutto.
nel dolore Non osa avvicinarsi la Paura, che vorrebbe un po’ di calore.
dell'abbandono imminente Man nella mano con Tristezza, che versa lacrime di dolore.
al ritorno E nel buio lontano, si scruta l’Odio, in cerca del suo amore
delle vele in mare, ad albeggiare. perduto.
Nelle vene abita il languore Ma Vi chiederete, “Io dove sono?”
di un amplesso graffiato... di rimorsi Brilli tu! Stella solare, al centro del sistema,
rappreso emanando energia, quasi fosse una magia.
lesioni ancestrali, emozioni ci cibano
nel fragore dei silenzi che ci Avvolti da una forza antica, con Lei si brilla e si rotea.
trapassavano L’Amore, che con il suo tocco,
aggrappati a una fragile speranza trovi la tua forza ed il tuo coraggio.
di delirante illusione d'un sol respiro Essa non vuole il tuo mutamento, ma porta movimento,
come fosse pane per chi si nutre per farti andare avanti, scoprendo il meglio di te stesso.
di un bacio eterno e
un abbraccio rubato.
GRAZIELLA DE CHIARA
LE EMOZIONI CHE CI LEGANO
Un passo fra i pensieri, la mente si svuota nei misteri e faccia a
faccia si accorcia l'attimo d'un respiro
Una giostra che gira nelle viscere, fino a colmare la sete di que-
sto mare, che dentro si affanna a ondeggiare
Cresta su cresta, si fan lievi i passi a pelo d’acqua, come quan-
do la fantasia ti prende e ti porta via
lontano, a carezzare le mete per raggiungere i sensi
Vieni, che son mosse le schiume fra le onde
e le emozioni che ci legano alla tempesta, son qui dentro le
nostre mani.
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