Page 22 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2022
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MENZIONE DI MERITO MENZIONE DI MERITO
GREGORIO COSTA GERMANA DE PADOVA MARIO LAMBERTI GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA
DA UN ANFRATTO UN ATTIMO D'ESTASI LA TUA ULTIMA SERA È FINITA COSI’ speranza, vuota è la via
Non ti domandare
È finita così madre mia
Con nostalgia ripenso a quella nostra vallata E poi gli dissi che la follia se l'onda del mare nel pieno inverno, mi manchi mamma mia.
che, ricolma d'amore, era dai sogni rallegrata era il posto migliore al mondo, abbraccia i pensieri forte, gelido il vento Senza chiedere al cielo
e quando in un anfratto di ricordo m'avvicino l'inesplorata bellezza. ferite di sole, cammino
di quell'amore, intravedo ancora un suo filino. Quel posto il cui profumo autentici e veri. ha spazzato via le pene nell’ombra dei dritti binari
e la sofferenza tua
Gira il tuo cappello
Di quella cara valle, partner del nostro amore era forte e pungente come il sale, dal lato più bello, specchio del divenire che dirigono al porto
rimembro ancora il dì e lo sbocciar d'un fiore. misto a quello del Monoi di un'estate. estrai dai taschini prossimo l’inverno della vita mia. da cui fuggire tentiamo.
Un fiore di color d'amore e di profumo intenso Era come quello della conchiglia i tanti bigliettini, Oltrepassando le nubi Oh, falce di luna calante
che irruppe nella mia vita senza mai dissenso che aspetta i raggi del sole per brillare, numeri crescenti il canto della morte morte che chiama impellente
Rimembro le mute fronde e un delicato vento come quello di un granello di sabbia a me pure, quando l’ultima spira?
che, della storia, ne testimoniò il mutamento. che si appiccica come colla in balia degli eventi, ormai si è posato sulla tua fronte.
lotteria per formare
Stesi sull'erba, l'azzurro del cielo ci copriva, nell'incavo perfetto della vita, le coppie per giocare Spenta luce negli occhi Laggiù in fondo al viale
e ci amavamo sino acché il buio ci appariva. come il vento che spettina i pensieri la partita, quella vera, piagato il tuo corpo, alla tua croce sale
Come s'un pentagramma, leggo quelle note e attorciglia i desideri. della tua ultima sera. di lugubri campane e lenta si alza, si alza nel cielo
e scopro, nel mio cuore, sensazioni remote. È quel posto la cui essenza la trattieni assapo- D'improvviso la galleria cupo il suono dei rintocchi una mia assurda preghiera al Dio
Sono realtà lontane e appaiono frantumate randone il gusto sublime dell'esistenza, quello
ma, in vero, son solo dal tempo scombinate. dove tutto scorre indisturbato e quel treno che porta via a destare i miei prossimi dì. che non so più trovare.
E’ calata l’ombra e
Più nulla stanca nel dolore da portare.
sguardi sorridenti
Le ricompongo per perdermi in quel vissuto, e vibra al richiamo di un attimo d’estasi, da amici e parenti. mentre ti spegni
e per vivere ancora il tempo che s'è perduto. quello dove la libertà scorre nelle vene
In quell'anfratto di ricordo scorgo poi la fine e pulsa al battito aritmico di una passione,
e l'inizio d'un'altra vita che stabilì il confine. quello dove l'onda accarezza la pelle calda
in una tempesta perfetta per due MARIA MOLLO
al chiaro di luna nella carezza di un’emozione. LA MAMMA DELLA MAMMA
"Quindi ad essere folli si prova tutto questo?" Ciao piccolo Noah,
LUISA DI FRANCESCO "Tutto quello per cui hai il coraggio di vivere sono la mamma della mamma ma credo tu mi conosca già.
FILI MATERNI a piene mani io lo chiamerei follia. Chissà quante volte la tua mamma ti avrà parlato di me!
Questi miei passi accartocciati Conoscendola, ti avrà mostrato i lavoretti a maglia che ho confezionato per te, avrà accarezzato la sua pancia ogni
sono massi dall’acqua smussati volta che ti ho mandato un bacino.
lambiscono i silenzi in cui li trascino EMILIA ESPOSITO Ti avrà detto che le manco e che mi manca.
fra le spume mosse dell’onda che scrive. 'O CAFÈ Di sicuro sta già raccontandoti fiabe di regine e cavalli alati e certamente ti starà cantando le filastrocche.
Rimbalzo lo sguardo lontano, nel sole La mia vita? Lo sai che anche la tua mamma, da piccola, è stata in una pancia? La mia! Anche lei ascoltava parole d'amore.
lì, dove il giorno passa e poi muore Casa e lavoro Non vedo l'ora di darti un bacino e stringere le tue piccole mani.
coriandoli di vele stracciano al soffio parole fino a quel giorno Ti aspetto con amore.
scintillano le ali di voli, in biancore. in qui cambiò il mio destino. Ah... ho da chiederti un grande favore: quando sarà il momento di affacciarti al mondo, per favore, se puoi, farai pre-
Ti penso Tutto avvenne in fretta sto presto?
la tua bellezza annerita mentre, come di consueto Sai, tu sei il bambino della tua mamma ma, la tua mamma, è la mia bambina.
strappo dell’anima, una ferita. di primo mattino, preparavo il caffè ma ... accidenti
Sono d’amore materno i ricordi era finito lo ZUCCHERO.
che cerco a lungo nei sogni Pensai di bussare al vicino della porta accanto per
la carezza del vento che narri chiedere se me ne avrebbe prestato un po' - LIANA MONTANARI MARIA ROSA ONETO
la storia impolverata di anni -Viene dal tuo appartamento I SUOI OCCHI BLU SPINA RUGOSA
perduta nello scintillio di una pioggia l'odore del caffè? - mi disse dopo aver aperto la C'è sempre un Angelo L' emozioni lunghe una vita, ci parlano di noi. Dei nostri stati d'animo e di
che ha bagnato e illude la sabbia porta accogliendo la mia richiesta con grande cor- seduto sulla soglia quei pensieri, ben fissi nella mente, quasi a voler dare, sostegno al cuore.
su cui trascino, stanco, un foglio e la matita tesia. del mio intimo. Ricordo, una mia tappa all'Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Ge-
per parlarti, madre mia, ancora una volta Incredibilmente nova. A quei tempi, potevo ancora muovermi, facendo uso di un girello.
nella bruma del mare che piange la sorte fu così iniziò la nostra storia d'amore Sta lì rannicchiato, Nella stanza dei bambini, per lo più "respinti" dalle famiglie d'origine, en-
e quel bacio: mai più. che tutt'ora continua: come volesse nascondersi alla mia vista. travo spesso per regalare un sorriso, un gesto affettuoso, un po' d'amore.
Lo ha rubato la morte. Galeotto fu lo Tra questi esserini, ce n'era uno, sui due, tre anni, abbandonato perché
"Zucchero " Lo avvolge una cappa, linda e pulita nato con più dita alle mani e ai piedi. Bello come il sole, con due occhioni
alle volte tralucente. color del mare e una testolina riccioluta. Appena mi vedeva, esultava di
GLORIA FIORANI CHIARA GAMBARARA Il suo volto è leale, gioia e pur essendo legato a letto, faceva di tutto per dimostrarmi la sua
contentezza. Spesso, mi chiamava mamma e a quell'invocazione, restavo
AL CULMINE DELL'ALBA nessuna asprezza dai suoi occhi di stucco, piacevolmente stupita e con un nodo in gola. Come fosse oggi,
Perduta nel languir dei monti, HO SBUCCIATO UN RICORDO Navigando la mente vividi, forti ed intensi, nonostante gli anni trascorsi e le vicissitudini dell'esistenza, quella vocina
Ho sbucciato un ricordo
nel melancolico oscillar delle onde, come fosse una mela, il tuo bacio rincorre. blu come l'infinito mare. mi rimbomba ancora nelle orecchie. Spesso, mi chiedo:" Che fine avrà fat-
agogno il baluginar del lume rossa più il tramonto Fin da quel destinato momento, to? Lo avranno dato in adozione? La famiglia d’origine avrà poi desistito
che dubbi e insicurezze tutti acclara. che accarezza la sera. Il pensiero si posa egli è lì…. dalla volontà di abbandonarlo?" Quante domande che non avranno mai
Un cupo ciel velato di viola Con grazia l’ho morsa sulla riva del mare Ascolta, ogni sussulto della mia anima e... risposta. Di certo, quella "parola mamma", io che non ho mai partorito, è
nel momento in cui tu
rimasta dentro, come una spina rugosa, capace di alimentare il sentimento
al culmine dell'alba trascolora, tra sospiri e silenzi, mi donasti quel fiore. Tutte le volte che il cuor mio si rattrista, più vero che una donna possa trattenere.
di rosea luce tinto, ardente vibra innanzi alla finestra lui delicatamente bussa alla soglia
a soffiar via i silenzi ed i timori
ove spengo i tormenti. Saggio un altro spicchio, della mia soffocata profonda pena...
di stanche notti spalancate al vento, Assaporandola piano divien miele il mio corpo. E mi parla con voce calma e suadente... GRAZIELLA PASINI
I neuroni veleggiano
d'anime inerti nelle buie stanze rammento l’amore, seguendo il percorso Sarò sempre qui...! URAGANO fra le tue braccia,
Non so spiegarti
in attesa della coccola del sole dolce come la polpa che diretto mi porta Quando il mondo ti sta stretto, l'uragano quando battevi
che lieve rende il giorno e la fatica.
che mi scalda il cuore. ai confini del sole, così stretto da toglierti il fiato...! mamma, sui tacchi
al sussurro all’orecchio: E il tuo soffrir rapisce ogni tua volontà...! quando mi correvi e rotto s'era
Sangue di zucchero “Con te torno ad amare”. appresso il parlottio dei giochi,
nelle vene ora scorre. Io son la Fede la Luce e la Speranza e e m'acchiappavi codesto per me
per sempre sarò alla tua porta. come una gallina, è l'uragano,
quando mi gettavi forza inconsunta
incontro alle nuvole d'estrazione materna.
e finivo scalcinata piuma
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