Page 21 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2022
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MENZIONE DI MERITO
TERO AZALN
PURE QUESTO È AMORE
“Sono creme all’aloe, una piantina grassa originaria di Fuerteventura nell’Oceano Atlantico, che nelle sue foglie LOREDANA ABATINI CRISTINA AGOSTINELLI
contiene una specie di sostanza tipo gel, buono a medicare infiammazioni e disturbi vari, ma anche a confezionare
creme di bellezza come queste. Mi hanno dato anche un omaggio sugli acquisti” disse Giuseppe, con l'entusiasmo AMMIRO L'ULTIMO BACIO
Ti telefono come ogni giorno e la badante mi dice che sei strana, sembri smarrita.
Accoccolata sul mistero
di una Mosca Salmone appena dopo la muta. delle stelle ascolto Provo a dirti le solite cose e tu mi rispondi a tono, mamma. anche se con la voce
L’omaggio ero io, germoglio da innestare, Aloe Vera Arborescens.
Mamma Gina, al cospetto dell’intrepido figliolo che tornava da un viaggio in capo al mondo, s’immerse in un lago il canto del mare. tremante. Mi rassicuro un pò.
Ma dentro mi resta una sensazione di timore.
di giuggiole. Mi prese delicatamente, giovane virgulto, col pollice e l’indice, e mi depose in un vasetto col terriccio. Seduta in un campo La mattina seguente mi chiama la badante allarmata. Sembra che tu non riconosca le
“Hai sentito tuo fratello? Non deve stare al freddo e alla pioggia” precisò, rivolta alla figlia Giulia che, probabil- di grano mi perdo cose, che non sappia né dove ti trovi, né chi ti sta vicina.
mente, agiva sempre con la testa fra le nuvole e le cose bisognava dirgliele più volte, e poi chi avevano rinnovato tra le spighe dorate. Decido di partire immediatamente.
con quel nome? Negli anni ho imparato che sua nonna si chiamava Maria Giulia e la nipote, con quel mezzo nome Ci siamo, mi dico, ingoiando le lacrime.
non assomigliava a nessuno, men che meno a Gina che non scartava occasione per rinfacciarglielo. Lei, donna di
fede, aveva generato una creatura aliena con cui non aveva niente in comune, ma l’avrebbe piegata al suo volere a Distesa sull'erba guardo Il viaggio si snoda cosparso dei pensieri più neri.
Nel frattempo, ti ricoverano in ospedale e diagnosticano un ictus.
le sfumature del cielo
qualsiasi costo: doveva costringerla a recarsi in chiesa e confessarsi almeno la domenica. La ragazza ribatteva con e in esse mi confondo. Arrivo trafelata al tuo letto.
alterigia: “Cosa ho da confessare al prete? Dovrei peccare prima, non credi?” Tu mi guardi con tutta la dolcezza che solo una mamma può avere, mi sorridi e solle-
Giuseppe invece, portava il nome di suo nonno, papà di Gina. E gli somigliava pure tanto. Comunque sia, mi posi- Amo i fiori perché vandoti leggermente mi porgi la guancia per ricevere un mio bacio.
zionarono sul terrazzino, al coperto dalle intemperie e crebbi rapidamente, traendo nutrimento dal fertile terriccio mi presentano il mondo Poi il buio.
e dalle cure amorevoli di Gina. Man mano che aumentavo di volume, venivo spostato in vasi più grandi e diventai
una piantina succulenta, talmente decorativa da suscitare ammirazione. Giulia sembrava contenta di avere in casa in diversi profumi e colori Da quel momento ti chiudi come in un bozzolo da cui uscirai soltanto per lasciarci
per sempre.
una Aloe Vera Arborescens dal fascino esotico, finché era sua mamma a prendersene cura. Una volta adulta, diedi e se nell'oscurità scorgo Mi hai salutata...mamma.
alla luce pargoletti che, con tutta la delicatezza necessaria, furono piantati in piccoli vasi. lo scintillio delle lucciole
Gli anni passavano e mentre Gina invecchiava, diminuivano le attenzioni nei nostri confronti, fino a non sentire danzo con loro
nemmeno la carezza della sua voce. Intanto crescevamo e prolificavamo, gettando nell’ansia Giulia che non riusciva
a far fronte alle esigenze di tutte nel poco tempo libero da impegni lavorativi e familiari. Noi ce ne accorgemmo e
decidemmo di adottare la linea dura, non avevamo alcuna voglia di annichilirci. Diventammo minacciose, puntan- smarrisco la via GINA BONASERA
non seguo la rotta
dole contro la verde mitraglia per la sua incapacità di occuparsi di noi. Ben presto la donna percepì le accuse che le e resto legata... SIRIO
lanciavamo, associandole a quelle di sua madre quando litigava con lei sempre per il solito motivo: non ne condivi- Sirio splendeva luminosa e irraggiungibile.
deva la fede. D’altronde Gina era vissuta con i principi di un fondamentalismo cattolico, trasmessi da suo padre, nel a questa emozione Non una parola, tremanti e ignari del futuro ci avviammo, con lo stesso sentire, ver-
rigore religioso di un paesino del Sud e quella figlia snaturata da piccola le aveva sempre creato problemi nel dare so la nostra alba.
confidenze ai ragazzini. Poi se ne andava nelle sezioni degli uomini a fare politica, invece di recarsi nella casa di Dio. di bellezza incessante
Indebolita da varie patologie, Gina non poteva attaccare la figlia come una volta, ma l’amore che aveva profuso e fascino scioccante!
nel curarci e farci crescere in buona salute, era arricchito dalla volontà di inviare un esercito green agguerrito per FRANCESCO BRUNETTI
indurre Giulia alla resa. E noi, con le nostre foglie lunghe, corpose e contornate di spine, ubbidimmo e la mettem- VERONICA BRUNO DANIELA CAPPANARI
mo con le spalle al muro. ANGOLO DI PARADISO SOFFIO? LE EMOZIONI CHE CI LEGANO
Ridi improvvisa
Ormai la consideriamo prigioniera della nostra ironica sollecitudine. Non più solo piante ornamentali, vediamo Sei l’Amore che ho sempre cercato, mi chiedevi
nei suoi occhi biasimo, paura, senza alcuna traccia della sua giovanile tracotanza. Nel momento in cui ci innaffia, quei brividi che ho sempre desiderato, La tua piccola mano nella stanza e dentro me:
riso solare di azalea in fiore
avverte la nostra sprezzante canzonatura e non capisce che l’unica sua speranza è riposta in un comportamento con l’ardore vellutato della tua voce tremava d'emozione sul balcone di ardesia
freddo e distaccato. Tutta qui la sua difesa. . hai scatenato i nostri deliri "Soffia, amore! della mia infanzia perduta.
Ma quando arriva un’irresistibile occasione di esercitare il nostro sadismo, assumiamo un atteggiamento che sem- intrecciando i miei e i tuoi respiri. Ma prima esprimi
bra cortese, una caricatura della più gioconda ospitalità. un desiderio.
E alla fine Giulia dovrà capitolare. (Maria Perrella) Disarmata dal tocco delle tue carezze Nel tuo cuore
arresa mi sono al tuo bramarmi, Il vento lo porterà
SILVANA LA PERNA legati da filo di seta rossa fino al cielo!" ANTONIO CELANO
LIBERA ci inondiamo di baci, "Ma a te posso dirlo?" LE EMOZIONI
Colori e brusii frusciano su lontane vie, ci sommergiamo di sorrisi. "A me sì CHE CI LEGANO
Saro lì
ombre palpabili senza veli né illusioni Ho un cassetto segreto ad ammirarti
son come rughe che gl’inermi volti solcano. Mi accarezzi con ogni tuo sguardo, per i tuoi desideri!" Ti spoglierò con
delicati ricami disegni sulla tela Tu ridevi
Tripudio di fantasie... che si flette nelle nostre anime, gli occhi di smeraldo gli occhi
Bacerò ogni poro
angeli che scendono accogli l’infinito del mio guardo Qualche seme della tua pelle
il cui fulgore l'aria interseca, che ti conduce al mio cuore. s'impigliava Ne carezzerò
come soffici piume leggere dalla brezza sospinte fra i tuoi ricci biondi.
a noi umani arrivano. Tripudio di emozioni vere ogni lembo,
Non trascurerò nulla
di tremolanti mani che colgono
Violini e sogni, gioie e paure l’essenza nostra di passione FRANCESCO D'ANGIÒ Piccoli morsi dove posso
I miei brividi
in stille di pensieri scomposti. mista a dolcezza ingovernabile. LE EMOZIONI CHE CI LEGANO saranno tuoi
Ci sono cancelli che non voglio aprire
come foglie che voglio far risalire, attraverseranno
Angeli evanescenti svaniscono e in amorfe figure si trasformano Fragranza mia di donna pervade
che anche la notte paventano la mente tua del palpabile mio volerti, come molliche da dare ai piccioni il tuo corpo
Fino all’estasi.
che non mi fanno sentire triste,
e cereo il suo volto fa. ansimi del tuo essere uomo rivestono che non esistono nelle mie tasche. Adesso chiudi gli occhi
il corpo mio vibrante al loro ascolto.
L'impeto umano fende e il cuore spacca, Ogni passata stagione Non pensare
è vestita con gambe accavallate
Svuota la mente
come l'aguzzo orlo d'una pietra ferisce il separarsi da chi ami. Un piccolo angolo di paradiso e pomeriggi lunghi Io si
dove fondere il mio e il tuo io
E son gemiti e lacrime inconsolabili. nell’immenso giardino profumato mischiati al sole alto delle finestre, ci sono.
con cantilene senza memoria,
della nostra micro-eternità.
Una goccia, solo una goccia di quiete io bramo con la frutta fresca nella cesta
ed i sentiti omaggi
ad abolire tutte le ombre alle visioni di pochi,
prima che altro vento mi scuota.
quando volano fin dove
Il saperti tra le braccia dell’amore m'acquieta... le risposte restano personali.
Toglieteci ogni strumento
libera, che possa ferirci,
libera d'ogni dolore! e noi ci faremo trovare
Lassù in un angolo di luce dell'infinito pronti lo stesso,
a farci benedire con la pelle d’argento
porta con te l'ultimo mio bacio. che sostituisce la luna.
(A mia madre)
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