Page 35 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2022
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MENZIONE DI MERITO MENZIONE DI MERITO
GRAZIA MARIA MUSCIUMARA GRAZIA RIBALLO IRIS VIGNOLA
TI HO CERCATO QUANTE VOLTE TI HO CERCATO
acrostico Oh, quante volte... padre Ti ho cercato,
ti ho cercato tra le pieghe dei giorni passati,
T i ho cercato senza posa oh, quante volte... dentr'ai rigidi antri,
I n ogni luogo, ma invano. ancora oggi io ti cerco all'interno di tutte le stalle,
ti vedo... sai... ti vedo come sempre d'animali e di fieno cosparse.
H o attraversato il fiume della passione seppur lontano sei
O gni volta che nel mio vagare ormai da tempo Ti ho cercato,
ti vedo tra gli ulivi verdeggianti sovr'ai passi l'acque dei mari solcanti,
C erchi di fuoco hanno lambito il mio mentre sorridendo carezzavi fra le greggi delle verdi vallate,
E ssere vuoto del tuo amore. o quando soddisfatto del prodotto dentr'ai campi d'ulivi,
R ompero' perciò il silenzio delle notti con dolci paroline li lodavi indi rovi di more selvatiche.
insonni che dire, padre, di quel vuoto
C ontando una dopo l'altra le ore fin- che dire dei ricordi tanto vivi Ti ho cercato,
ché ti vedo come un tempo sorridente Fratello,
A ll'arsura del mio cuore mentre parli di storie dell’infanzia dentr'a chies'e a presepi,
T u porrai fine non smette la tua voce di narrare sui sentieri del mondo
O ffrendomi l'elisir del tuo amore. ti rivedo giovanotto timoroso e sulla via del tormento.
quando ubbidisti a quel richiamo
si riempiono di lacrime i tuoi occhi Ti ho cercato,
al ricordo tanto triste della guerra nel portar la Tua croce,
padre... padre mio non scordarlo sin a quand'io sfinita,
ti cerco ancora oggi... come sempre. sulla stessa, il male
non m'ha crocefissa.
E allor ti ho cercato
ARCANGELO VITALE sulle candide nubi
TI HO CERCATO e altresì tra le stelle.
Errante mago,
che inganni i volti, E alfin ti ho trovato,
anime stanche che vagano lungo strade perse, che di esse prendi speme e trucidi illusioni, a viaggiar su lucenti comete.
dove nascondi del tuo volto i trucchi?
Dove trovi il tempo per vestirti da baro se vivi in circo e i bambini ti plaudono?
Forse che risparmi dai tuoi trastulli le ingenuità care alle madri premurose e sottrai alla frotta
di ragazzi svergognati?
O ancora, stasera all'elefante chiedi un numero mai fatto ottenendo un calcio al pallone, una
traiettoria scaturita lungo tendoni per poi cadere con gli occhi ebeti di uno sparuto gruppo a
guardare?
Errante mago che ti cibi d'aria e sputi condanne nel mucchio o che siano dirette a ben preci-
se anime allertate, tu sei un bluff,
io cerco angeli veri, con le ali, che volano alto e poi verso l'Altissimo, quello vero, che non
gioca a carte ma attende chi ne cerca l'immagine.
Errante Dio, eccomi al tuo cospetto col desio di pace, senza imbrogli di un finto potere
che nella ricchezza nasconde il diavolo e la magia ne è costola.
Lungo un declivio di questa altura addensata di pianti, di disperazione, di presagi di morte,
appaia anche il tuo volto, a troncare illazioni, a ridarmi gioia, fatica e mercede quanto basta,
una strada sicura quanto basta, per sorridere con occhi lieti quanto basta.
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