Page 34 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2022
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PREFAZIONE
Addentrarsi nella metrica dipa-
nata con maestria in tutti i versi
di Pasquale Vulcano, è un im-
pegno vero e proprio.
Si, un impegno nel senso più
completo, creativo e profondo
del termine. Le sue liriche sono
emblema di nostalgie, attac-
camento alle proprie radici, ai
sentimenti più veri.
È un percorso a volte doloro-
so attraversare i suoi pensieri,
lasciarsi trasportare da essi im-
plica mettersi a confronto tra
anima ed anima.
La sua certosina e affascinante
modalità di scrittura, variegata
nelle sue accezioni più belle, ci
porta verso sentieri non comu-
nemente esplorabili.
Che Pasquale esprima amorosi sensi, o parli di altri aspetti dei sentimenti, è sempre una sco-
perta di bellezza, armonia, musicalità, equilibrio e momento di immersione personale, esplo- PREFAZIONE
razione e riflessione. Non si smette mai di comprendere, conoscere sé stessi al fine di diventare saggi; la cono-
Non si può definire quale sia il suo filone poetico migliore, perché le parole danzano e vibra- scenza, la saggezza arrivano sempre in un momento ben determinato.
no tra loro in un caleidoscopio di vibrante enfasi che lasciano il lettore a sognare anche dopo E forse è proprio questa la vita, assaporare ogni attimo che ci regala, con le sue paure, di-
aver lasciato i suoi versi. struzioni, delusioni, amori persi, ritrovati o mai toccati.
Essa corre troppo veloce e non resta altro che raccogliere tutto in un fermo immagine del-
“E qui mi porta il cuore la mente.
lungo il sentiero oscuro dell'oblio Questa vita che ci butta nell’oblio ma che poi ci rialza quasi sempre.
là dove eterno tace E così la mente proietta in scrittura tutto ciò che ha visto, vissuto o semplicemente avreb-
del mondo ogni rumore be voluto che accadesse.
e le anime richiama il Sommo Dio La mano corre veloce a riempire d’inchiostro pagine bianche, a raccontar la bellezza di una
al Lido della pace!” vita incasinata, ma che accanto alle persone giuste può diventare perfetta, o quasi.
L’anima mormora, si agita, riposa… Racchiude in sé sofferenze e gioie.
Questi primi versi della sua lirica omonima della silloge Ci sarà un tempo ove svaniranno afflizioni, angosce, tristezze; la tempesta si acquieterà e si
“Dove mi porta il cuore” sono il riflesso della sua anima, che esprime in maniera sublime, godrà la meraviglia della vita che tanto ci può donare.
portandoci verso una ricercata poetica, e allo stesso tempo, in comunione con la più basilare Sì, questo viaggio chiamato vita ci colmerà di gioia, amore e felicità, cammineremo su altu-
sensibilità umana. re ascoltando il suono della libertà. Eleonora Rizzo
Luciano Zampini
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