Page 13 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2022
P. 13

PAROLE INFINITE  aLEssAnDRA buCCI                                                              annALIsA pOTEnzA


               ARIA
 LA MALINCONIA DI FINE ESTATE
               Ogni giorno inspiriamo ed espiriamo grandi quantitativi di aria, la quale contiene l’elemento che ci consente di vivere:
 Ho scoperto che la malinconia di fine estate ha un nome ben preciso, si chiama August Blues. È carat-  l’ossigeno. L’aria è un elemento maschile, simbolo dello spirito e dell’energia vitale ed è rappresentata da un Triangolo
 terizzata da un pot pourri di sentimenti e sensazioni: lieve tristezza, malinconia, senso di perdita che ci   equilatero con il vertice verso l'alto, sbarrato orizzontalmente.
 fanno sentire sottotono, senza entusiasmo e voglia di fare, quasi indolenti. Sono tante anche le persone   Posta tra cielo e terra, il suo soffio impalpabile si mescola con gli altri elementi: penetra nella terra, si unisce all’acqua,
 che l’associano ad un diminuito livello di energia, stanchezza eccessiva, sonnolenza ed eccessiva voglia di   permette al fuoco di bruciare.
 mangiare.     La sua leggerezza e possibilità di espandersi ricorda all’essere umano la propria libertà e anche la capacità di sollevarsi al
 La fine di agosto può essere paragonata alla domenica sera che ci prepara al mese di settembre, un lungo   di sopra di tutto ciò che è materiale, al di là delle bassezze e delle inutili preoccupazioni della vita. La leggerezza dell’aria
 lunedì che ci rimette in riga, e, come tale, si porta dietro la stessa triste sensazione che accompagna le ore   è simile a quella di Mercurio, l’astuto, socievole e intelligente dio che vola grazie ai suoi sandali muniti di ali, spostandosi
 serali dell’ultimo giorno della settimana.  facilmente da un posto ad un altro, comunicando e portando notizie. Essa rappresenta la mente soprattutto nella sua
 Quello stato d’animo intriso di leggerezza e di spensieratezza che caratterizza l’estate, più di ogni altra   fase creativa in quanto dai pensieri e dalle idee si generano i progetti.
 stagione, lascia spazio al senso del dovere che ci riporta alla realtà, che ci rimette in moto presto rapiti   Nella concezione del filosofo Anassimene è il principio o archè che ha generato i vari elementi e anche la forza che
 dall’ingranaggio, a volte vorticoso, della quotidianità.  anima il mondo, mentre l’universo è concepito come un enorme organismo vivente che respira.  Insieme all’acqua, l’aria
 C’è chi ne soffre in maniera pesante, chi invece la vive come un momento passeggero che non genera   è uno dei beni più preziosi che si continua ad inquinare. In alcune città il livello di anidride carbonica è diventato così
 gravi malesseri e chi, infine, non la sente affatto. Mi sono sempre chiesta da cosa dipenda tutto questo è   elevato da costringere le persone a indossare la mascherina oppure a non uscire di casa o a spostarsi verso la collina o
 la risposta che mi sono data è che tutto sia legato ai colori e alla stagione che ci portiamo dentro. Io, ad   la montagna.
 esempio, pur essendo una persona molto solare all’apparenza, mi isolo spesso anche fra la gente, sono,   La nostra respirazione avviene spesso in maniera involontaria, secondo ritmi e modalità che dipendono dal nostro stato
 per natura, profondamente malinconica e mi servo  dei colori dell’estate per addolcire le mie intime sfu-  psico- fisico. Una respirazione calma e lenta risponde ad uno stato di quiete ma, al mutare di quest’ultimo, anch’essa è
 mature interiori già “troppe autunnali”. La stagione delle foglie morte mi tormenta perché esalta quello   soggetta a variazione come nei casi in cui, ad esempio, siamo raffreddati oppure quando effettuiamo una corsa o sforzi
 che già di profondamente autunnale vive in me. Amo l’estate, non come donna frivola che pensa al di-  fisici, o ancora in occasione di stati emotivi intensi quali l’ansia, la paura e la rabbia. Imparare a respirare in modo con-
 vertimento (anzi sono molto mattiniera e spesso la sera mi addormento presto anche se poi nel cuore   sapevole apporta diversi benefici: consente di gestire meglio il proprio corpo e i suoi stati emotivi, di ossigenare e pu-
 della notte mi sveglio e magari mi metto a scrivere) me ne servo come persona profonda che cerca spazi   rificare maggiormente le cellule e di mantenere l’equilibrio psico – fisico. Inoltre migliora la postura e concilia il sonno.
 azzurri su cui far librare la fantasia e prati verdi su cui coltivare parole. Ora che l’estate si avvia al termine   Abituati ad andare sempre di corsa, anche il respiro diventa corto. Per questo, corsi specifici come quelli di yoga, di
 la malinconia crescerà a dismisura e diluire certi cupi colori diventerà molto difficile.   mindfulness, o di visualizzazione, insegnano tecniche adatte a respirare in modo corretto, risultando di grande beneficio
 Dovremmo imparare, almeno dovrebbero farlo tutti quelli che come me soffrono di questa che potrem-  in una società dove gli elevati livelli di stress tolgono letteralmente il fiato.  Come spiega Patanjali nei suoi YogaSutra,
 mo chiamare quasi una patologia, a considerare questo periodo come un momento di passaggio, di so-  lo yoga, attraverso il pranayama (il controllo del respiro), può far conseguire i seguenti benefici a livello fisico, mentale,
 spensione, di consapevolezza, uno stato d’animo positivo, utile, che consente di adattarci gradualmente al   emotivo e spirituale: abbassa la pressione del sangue favorendo l’ossigenazione dei tessuti, diminuisce gli stati d’ansia e
 cambiamento proprio come quando, da ragazzini, prima di ricominciare la scuola, cominciavamo a com-  rilassa corpo e mente, favorisce la propriocezione e la lucidità mentale, distende il sistema nervoso, allenta le tensioni
 prare diari, astucci, penne e quadernoni: ci si preparava in tal modo, anche psicologicamente, cercando   fisiche.  In particolare, la soppressione dei vortici della mente cioè dei pensieri incalzanti, permette alla persona di en-
 però di continuare a godere fino in fondo degli ultimi accenni dell’amata estate.  trare in contatto con il proprio Sé superiore ovvero con la propria Anima e di evolvere.
               L’aria viene sì respirata ma anche sentita sulla pelle quando si trasforma in vento.
               Il vento può accarezzarci quando siamo ad esempio in presenza di brezze leggere oppure sferzarci quando si verificano
               spostamenti d’aria molto forti.
               Gli antichi Greci chiamavano Borea il vento del nord che porta l’inverno, Noto il vento del sud che porta l’estate, Euro il
               vento che soffia da Sud Ovest, Zefiro il vento dell’Ovest che porta la primavera. Tra questi il vento più famoso è Zefiro.
               Come narra Ovidio, Zefiro un giorno vide una bella fanciulla di nome Flora passeggiare nella natura e se ne innamorò,
               la rapì e la sposò. Per dimostrarle il suo amore le diede la possibilità di regnare sui fiori.
               Tra gli artisti che scelsero questo mito ricordiamo Alessandro Botticelli con la Primavera e Giambattista Tiepolo che
               dipinse un ovale da soffitto per una sala di Ca’ Pesaro in cui la raffigurazione del matrimonio di due esponenti dell’a-
 MALINCONIA DI FINE ESTATE  L'ESTATE È FINITA  ristocrazia veneziana gli consentì di celebrare il tema della fecondità primaverile grazie alla rappresentazione carnale e
               sensuale dei corpi dei due personaggi mitologici.
 Scrivo di me,  L'estate è finita  Questo mito è un esempio del fatto che l’aria può essere mite ma anche violenta, fino a manifestarsi come tempesta,
 dei miei turbamenti,  e agosto lento muore  come nel dipinto di William Turner intitolato “Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi”.
 del cielo che piange  mentre come pagine  In questo dipinto, in cui è raffigurato il momento in cui Annibale valica le Alpi insieme al suo esercito per combattere i
 mentre la luna sorride  di un libro già letto più volte  Romani, la vera protagonista è la Natura e il suo lato distruttivo che incute fascino e nello stesso tempo terrore.
 dietro bianchi cappelli,  volano i miei pensieri    Qui gli elementi naturali tra i quali la neve e l’aria, mutata in vento sferzante, sono di ostacolo al cammino dell’esercito.
 dei chiodi sui muri  a tappezzare la vita.  A noi contemporanei questo dipinto ricorda, attraverso la potenza a volte devastante della Natura, che non tutto ci è
 arrugginiti da sguardi  Non voglio andare avanti  concesso, specialmente se attraverso i nostri comportamenti scorretti facciamo in modo che essa diventi nostra nemica
 tiepidi e distratti,  e mi volto indietro
 dei quadri scomparsi  verso ciò che è stato,
 senza lasciare traccia,  fra i colori d'un'estate
 ormai inutili orpelli  che sfuma nella notte
 per chi non sa apprezzare,  di un autunno che lento
 dei sogni in frantumi  avanzerà a braccia aperte.
 che, come pioggia novembrina,
 mi cadono addosso.  Il cuore trema lieve
 fra lacrime di rimpianti
 E dell’autunno che arriva  e l'estate, presto, sarà solo un ricordo.
 senza prestarmi aiuto
 a rassettare i cassetti,  Chiudo gli occhi,
 a cercare l’arcano segno  un mantello aranciato
 che m’indichi la via  m'avvolgerà dolcemente
 prima che l’inverno mi sommerga.  e il calore d'un camino acceso
 per tenere in caldo i ricordi
 E la sera pizzica le mie corde,  spegnerà le mie lacrime
 e una musica struggente  mentre finferli nuovi
 colora di rosso i viali in salita  s'apriranno fra le foglie in fiamme
 su cui passeggio di notte  del sottobosco dell'anima.
 per smaltire la vita.
                                                                                      William Turner, “Bufera di neve:
                                                                                      Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi”

                 Giambattista Tiepolo, il trionfo di Zefiro e Flora









 12   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                        13
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18