Page 63 - RIVISTA AGOSTO 2024
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Giusy Ciliberti                                    Fernando Boaretto

                 ESTASI                                             IMMERSO NEL CAOS                                                                  E




                 In quali utopiche visioni                          Mi immergo nel caos d'ogni giorno                                                  S
                 riacciufferò quest'anima                           in un disordine infinito                                                           S

                 persa?                                             dove bene e male

                 Nelle impossibili gesta                            sembrano a braccetto con la vita,                                                 E

                 troverò la sola realtà
                 che mi garba,                                      e' divisione e alleanza                                                           R

                 in cui smarrirsi                                   strette in un palmo infangato,                                                    E

                 è ritrovare il senso.                              non deterge l'acqua del fiume
                 Bramo l'esser                                      già sudicia arroganza.

                 scagliata come sasso

                 verso un cielo                                     Nuvole minacciose a destra e a manca                                              N
                 di scrosci di pioggia,                             segnano i confini dell'intolleranza                                               O

                 oggetto di saettanti                               e il caos sovrasta

                 passioni, cullata                                  nei corpi ignudi nella terra vasta.                                               N
                 nei chiaroscuri

                 di grigio ardesia.                                 Non c'è riposo nell'attimo

                 Mi leverò col Libeccio,                            che viene preso d'assalto                                                         A
                 nell'amplesso danzante                             e' un continuo inizio d'un nuovo caos

                 d'ogni folata m'inebrierò,                         su quello prima lasciato...                                                        P

                 d'ogni tocco lascivo

                 di carezze di goccia,                              E la terra continua a girare,                                                      P
                 dimentica e sprezzante                             l'universo continua il suo fare,                                                  A

                 di colare a picco                                  il CAOS, il suo eterno ansimare!

                 nel greto                                                                                                                            R

                 del fiume in piena,
                 straripante di umori.                                                                                                                 I

                 E nell'apnea del suo abbraccio                                                                                                       R

                 totale...
                 è l'estasi!                                                                                                                          E




                 Cinzia Bresciani                                              Franco Ruggiero

                 TI BACIO!

                                                                               Kaos nell'aria e nell'anima...

                 Acrilico su piastrella 30x30                                  non abbiamo più parlato,
                 ...nella follia di un bacio rubato.                           solo il tuo fiato faceva rumore in

                                                                               quella stanza

                                                                               ...era sabato

                                                                               il mio coraggio si fece paura
                                                                               la tua mano carezza

                                                                               posata sul mio viso...

                                                                               scomparvero muri e finestre
                                                                               e il sapore delle lacrime divenne sale

                                                                               ...era domenica

                                                                               uscisti nel vento, leggera,

                                                                               e non sei più tornata.








                                                                                 periodico mensile del gruppo NOIQUI                            63
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