Page 13 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2021
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MIhAELA MELNIC





               QUESTA PAROLA, AMORE
               di Mihaela Melnic


               Questa parola, Amore,
               chi è il primo che l'ha detta?
               E tutti l'hanno presa e l'hanno fatta loro
               come si fa in guerra con le terre e coi deboli.


               Mi piace un po' pensare
               che è sfuggita di bocca
               a chi ha elevato l'altruismo su un podio
               e ha spento tante fiamme con impetuosi fiumi
               sgorganti
               dai suoi occhi.


               O, chi l'avrà mai detta, un debole,
               un folle?
               Di certo non un demente
               che di aprire le labbra
               non ne conosce l'arte
               e scambia per amore tutt'altro paio di maniche.







                                           CUORE D'AUTUNNO                   o della carne i fremiti.
                                           di Mihaela Melnic
                                                                             La veste frondosa rossastra
                                           Sto qui nel mio cuore velato      dai rami tesi pare che sgoc-
                                           d'autunno                         cioli
                                           senza inizio né fine né tempo in caduta divenendo miriade
                                           senza orizzonte e privo di        di tremolanti e fruscianti
                                           abisso                            foglie
                                           e nel penetralium della mente venate di linfa avvizzita.
                                           non ho più da ammansire           Ed io sono qui tra il sole e il
                                           alcun demone.                     gelo
                                                                             tutta cuore e anima in luce
                                           Nell'ottobre di petricore e di  immersa.
                                           ruggine                           I raggi astrali e le tue mani
                                           danzo sull'orlo di ogni sene-     sulla mia pelle mi riversano
                                           scenza                            arabeschi ambrati
                                           tra foglie affilate e vento       e accendono in me i fuochi
                                           ma senza squarci nell'anima       più sacri.





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                                                                  periodico mensile del gruppo NOIQUI
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