Page 41 - RIVISTA NOVEMBRE 2024
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Spalletta Simona

               ERA L’ALBA

               Non vennero i fantasmi
               a struggermi i sogni,

               Fu la tua bocca.

               Dormivo accanto alla nostalgia da troppo tempo

               Quando i tuoi baci si fecero di redenzione e appassionati.
               Il corpo innevato conobbe la primavera

               E niente era distante dall'ultimo giorno

               Perché nessun ultimo giorno era mai venuto.
               Stavamo dentro le braccia dell'altro

               Densi di carne e illusioni.

               Mai mi avevi lasciato in quell'ora tutta nostra!
               Non vennero i fantasmi

               A struggermi i sogni,

               Fu il risveglio a radicare la sua delusione dentro il ventre.
               Dormivo accanto alla nostalgia da troppo tempo

               Per non farmi strofinare le gote dall'urticante dono della veglia e della nudità,

               dell'abbandono.

               Era l'alba, quando tutto brucia
               e brilla di verità e nulla ti perdono!







                              Tosti Ivo                                            la forza delle deboli mani

                              ABBRACCIAMI ALL’ALBA                                 al confine della terra,
                                                                                   all’inizio del cielo.

                              Abbracciami all’alba

                              quando l’oscurità                                    Abbracciami

                              della notte si accende                               con l’esile mano
                              e dorme la luna                                      e non lasciarmi

                              cacciata dal sole.                                   prima che il creato

                                                                                   mi porti l’ultimo anelito
                              Portami nel giardino                                 negli invisibili sentieri

                              dove sbocciano i fiori                               del dedalo della vita.

                              che il deserto non ha.
                                                                                   Accarezzami sempre

                              Stringimi col soffio                                 nel silenzio dell’amore

                              di un caldo respiro                                  dove mai ci potremo
                              ed il mio stringerà il tuo.                          rincontrare.




                              Abbracciami                                          E ancora abbracciami

                              con il suono del vento,                              nel tempo lontano
                              ed io ti abbraccerò                                  e insieme andremo

                              col canto dell’anima.                                nel cielo infinito

                                                                                   all’orizzonte dei sogni.
                              Sentirò allora














                                                                                 periodico mensile del gruppo NOIQUI                            41
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