Page 10 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2024
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francesca patitucci
E se poi facciamo un saltino nella sfera sentimentale, ahinoi.
L’ABITUDINE Anche l’amore non è esente dalla parola abitudine. Molti individui restano nella convinzione
di amare nel tempo sempre allo stesso modo per non affrontare la realtà dei propri sentimenti.
Nella vita di ogni giorno le abitudini regolano ogni attività, a prescindere se siano buone o Qui ci sarebbe da aprire un discorso ampio e complesso. È più comodo restare nel dubbio
cattive. che affrontare situazioni spiacevoli e dolorose, quindi una chiara debolezza, mentre qualcuno
Siamo sempre di corsa e non ci soffermiamo abbastanza sulla bontà di quanto facciamo, spesso potrebbe intravedere resilienza e coraggio nel restare per “il bene altrui” con buona pace di tutti
per inerzia, in automatico, perché abbiamo sempre agito così. in una relazione più tranquilla, forse.
Difficile la cernita tra sane e cattive abitudini, in quanto inconsapevoli e, a volte, felici di esserlo, Stesso dicasi per le amicizie: c’è chi scappa e c’è chi resta, a seconda di un tornaconto, materiale
per non porci troppe domande. Il risultato di azioni che compiamo innumerevoli volte al giorno, o morale che sia, e non interrogarsi sul valore del legame. Ci si abitua anche a ciò che non
lo riteniamo accettabile e soddisfacente proprio perché da sempre facciamo ciò che più ci va di accettiamo in toto, per codardia o per mancanza di approfondimento e per tutelarci dalle
fare, pensando stoltamente che sia indiscutibile. responsabilità che la messa in discussione comporta.
È dura accettare alcune cose come sbagliate, ammettere che “abbiamo sempre sbagliato”. Detto ciò ognuno ne tragga le proprie considerazioni.
E non si tratta solo di azioni fisiche bensì di comportamenti e relazioni con il mondo intero. L’abitudine può essere un’arma a doppio taglio! Fare un bel viaggio sereno, consapevole e
Tutto diventa routine, rischiando di chiuderci nella nostra comfort zone, evitando come la obiettivo nel nostro io più profondo, senza sconti e alibi di sorta, sarebbe per tutti un grande
peste, ogni apertura mentale, ogni analisi su un possibile e necessario cambiamento, atto a passo in avanti per noi stessi e per la società con cui ci confrontiamo, per niente facile da attuarsi.
migliorare la qualità di vita. Purtroppo si creano dei meccanismi mentali tali che se le risposte a Che il buon senso guidi la nostra anima!
degli stimoli sono piacevoli e confortanti ciò ci fa immaginare che sia buona cosa ripeterle nel Francesca Patitucci
tempo. Questo però non vuol dire che siano davvero comportamenti idonei e corretti. Quando
cerchiamo di cambiare la routine, preso atto che sia necessario farlo, sovente ci si imbatte in un
fallimento.
Quante volte ci siamo prefissi dei buoni propositi per poi disattenderli regolarmente? Troppo
faticosi per metterli in atto.
La consapevolezza e la determinazione al cambiamento non sono atteggiamenti semplici da
accordare con un passato che era ben lontano da quanto ci ritroviamo ad affrontare. L’impegno
e la costanza ci sconvolgono più di quanto possiamo pensare e questo ci fa arretrare, pur
sapendo che è qualcosa da considerare per il nostro bene.
• Sicuramente il voler cambiare deve essere una convinzione che, innanzitutto, convinca noi,
e non perché si dice che…
Ci sono molteplici abitudini che vengono definite buone per alcuni, nocive per altri. Ovviamente
è sempre un fatto di prospettive diverse, che ci portano a scegliere quella che più ci fa comodo.
Dovremmo essere talmente ragionevoli e imparziali da spogliarci degli automatismi della mente
che registra ciò che più ci aggrada ed essere più analitici, capire se davvero è giunto il momento
di fare un passo indietro e riflettere su quale sia la scelta corretta per noi e per chi è vicino a noi.
La scala di valori cambia per ognuno di noi, c’è chi ama condurre una vita sana ed è disposto
a fare sacrifici e c’è chi pensa che la vita va vissuta come meglio ci soddisfa, a prescindere dalle
conseguenze.
In questa ottica, delle azioni deplorevoli per molti, per esempio un atteggiamento caratterialmente
aggressivo, per altri, e in determinati contesti sociali, può essere considerato addirittura un
punto di forza.
È come affermare che anche nelle abitudini c’è sempre un risvolto della medaglia. Sarebbe più
che altro da considerare il vantaggio del cambiamento che si vuole intraprendere, esserne sicuri
e convinti. È palese che ci sono abitudini e abitudini, perché l’entità di un’azione routinaria tipo
mangiare un gelato o altri zuccheri, quotidianamente, che alla lunga possono alterare i valori
glicemici, soprattutto in persone predisposte per familiarità e quindi maggiormente esposte a SIMONE BILANCIA
eventuali malattie come il diabete - da non sottovalutare - diversa cosa è bere alcolici o fare uso
di altre sostanze nocive all’organismo sistematicamente, che andrebbero a impattare fortemente
sulla nostra salute. A quel punto non basterebbe la nostra sola volontà ma sarà necessario
chiedere aiuto a chi di competenza. Ho riportato casi estremi ma, a volte, certi comportamenti
che sembrano banali, col tempo diventano ingestibili.
Stessa cosa dicasi delle relazioni sociali, dell’approccio con il prossimo che, non usando il buon
senso e l’autocritica, potrebbero crearci seri problemi di condivisione in qualsiasi ambito.
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