Page 45 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2022
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lucida analisi e della valutazione di sé stessi, è come una sorta di riscatto umano nei confronti violenza sulle donne intitolato “A te donna”.
della propria vita che ti ha obbligata ad attraversare quel periodo difficile e buio. Tutto questo per regalare alle persone che leggeranno questo articolo un proposito per il nuovo
Se oggi mi chiedessero cosa consiglierei ad una persona che scopre improvvisamente di avere anno: la vita a volte ci pone davanti degli ostacoli, dei macigni, ci mette alla prova duramente
un tumore, direi questo: non nasconderti e non chiuderti in te stesso, apri il tuo cuore a chi ti con la malattia e con i piccoli problemi quotidiani ma ogni esperienza deve diventare un inse-
ama, alla tua famiglia, a chi ti vuole bene, anche se a volte ti sembrerà che loro non capiscano gnamento, un modo per rendere la nostra vita differente e speciale, bisogna sempre vedere il
come ti senti in realtà...perché credimi, ciò accadrà più di quanto tu immagini. Se hai bisogno rovescio positivo della medaglia perché ricordate sempre che ogni tramonto ha la sua alba…
di aiuto chiedilo, se hai bisogno di piangere piangi, se hai bisogno di urlare fallo. Non è facile Voglio infine dedicarvi una frase di Confucio che a me piace molto “Tutti vogliono vivere in
per te ma non è facile nemmeno per coloro che ti sono accanto...io ho impiegato quattro anni cima alla montagna, ma la felicità e la crescita si trovano nel cammino per scalarla”.
a capirlo.
Avevo detto a me stessa che non avevo bisogno di farmi aiutare da uno psicologo per ripren-
dere in mano la mia vita completamente, non volevo far vedere agli altri la mia debolezza, Sonia Marziani
volevo essere forte sempre e comunque, ed invece ho sbagliato. Ho deciso così circa due anni
fa di chiedere aiuto perché mi ero resa conto che non tutto avevo superato, e ho capito che è
sbagliato gettare su chi ci è accanto il nostro io della malattia ed è sbagliato voler a tutti i costi
che loro indossino i nostri panni per comprenderci, e che alcune cose vengano comprese come
noi le vogliamo. Ho capito che la malattia non deve accompagnarti tutti i giorni della tua vita,
non bisogna restare legati ad essa ma bisogna gettarsela alle spalle e vederla come un modo per
crescere e per aiutare chi come te vive questa prova.
La malattia può prendersi il nostro corpo, ma non la mente...Le cicatrici che abbiamo sulla pelle
col tempo sbiadiscono ma quelle che abbiamo nell’anima saranno le nostre nuove compagne di
vita e ci aiuteranno a non dimenticare. Ci diranno parole nei momenti del silenzio profondo e ci
ricorderanno che, comunque vadano le cose, non si deve mai perdere la speranza, non si deve
mai smettere di lottare e di credere in se stessi...non si deve mai perdere la voglia di vivere...Mai!
Il linfoma paradossalmente mi ha regalato tante piccole soddisfazioni avvicinandomi alla scrit-
tura: subito dopo la malattia sono entrata a far parte di un’associazione ovvero il GAL (Gruppo
Abruzzese Linfomi) della quale fanno parte ex malati di linfoma e malati di linfoma e nella quale
ho conosciuto tantissime persone che negli anni sono diventati miei amici e con i quali abbiamo
condiviso tante manifestazioni importanti, e per la quale ho organizzato di mia iniziativa even-
ti di beneficienza. Nel 2018 ho scritto il mio primo libro “Ho fatto a pugni con Mr Hodgkin:
la sconfitta di un linfoma” appoggiato dalla casa editrice Artemia Nova Editrice di Mosciano
Sant’Angelo di Teresa Orsini e che ho presentato non solo privatamente ma anche in alcune
scuole della mia zona. Il libro nel 2020 viene depositato presso l’Archivio Diaristico Nazionale
sotto il titolo di “Io e il mio linfoma” e nel 2021 ha ricevuto la menzione d’onore alla 4° edizio-
ne del premio letterario Resilienze Gregoriane 2020.
Nel luglio 2021 ho partecipato ad una gara di kick boxing light, esperienza bellissima che mi
ha dato la soddisfazione di poter salire dopo tanto su di un ring e di mettermi in gioco, grazie
anche al costante sostegno del mio maestro Mimmo Falconi dell’Accademia sport da Combat-
timento di Giulianova. Nel 2021 ho inoltre dato vita al mio secondo libro “Vivere come l’araba
fenice”…un seguito del mio primo libro: se in quest’ultimo ho messo nero su bianco tutto il
periodo della mia malattia, nel mio secondo libro ho messo in lice ciò che accade dopo una
malattia oncologica. E’ non solo un inno alla resilienza ed un’esortazione a vivere pienamente
la vita in ogni sua sfumatura, ma anche un viaggio dentro se stessi: il rapporto con la morte,
con Dio, il concetto di felicità che muta in ogni sua sfumatura, la metamorfosi interiore e la mia
esperienza nel percorso psicologico che avevo scelto di fare. Ciò mi ha permesso di entrare a far
parte, grazie alla sua fondatrice ovvero la professoressa e scrittrice di Pescara Annalisa Potenza,
di un Movimento letterario e artistico chiamato” Creazionismo per una nuova era”, costituito
da poeti, scrittori e pittori provenienti da tutta Italia. L’idea fondante del gruppo è racchiusa in
un libro che verte sul conflitto ma che è anche un’esortazione ad abbracciare una visione della
vita diversa ovvero seguire la via del cuore, e che sarà regalato non solo alle scuole di ogni ordine
e grado, ma sarà disponibile gratuitamente per tutti sul sito del Movimento (www.creazionismo-
perunanuovaera.org). Io ho partecipato al libro con due piccoli scritti: l’uno che ha come tema
il bullismo intitolato “Tu sarai bullo”, l’altro che invece ha come argomento fondamentale la
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