Page 32 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2021
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MARIA gRAzIA MARRUCCI





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                                                                     Stavo camminando sul bordo del
                                                                     marciapiede con la calma di chi sa
                                                                     trattenere il tempo.
                                                                     Guardavo le punte delle scarpe, spor-
                                                                     che di polvere grigia, come quelle di
                                                                     chi solca le strade sterrate. Godevo
                                                                     del silenzio, pacifico, amico, complice
                                                                     di pensieri nuovi da scoprire.
                                                                     D'un tratto l'asfalto incomincia a tre-
                                                                     mare, l'erba a vibrare come quando
                                                                     un’onda sotterranea vuole fare voce
                                                                     in superficie.


                Alzo la testa per cercare il significato, mi volto e in lontananza intravedo del fumo tra
                le frasche lontane.
                Lo sento avvicinarsi dal rumore e scorgo le rotaie tra i miei piedi. Lucide dal consumo,
                dal continuo passarci sopra, quasi dorato, levigato dal peso.
                Vedo più chiara la faccia della locomotiva, non ha fretta e si ingrandisce l'immagine,
                lenta. Tremano le zolle del terreno, ma per il momento penso, rimango stonata.

                Mi domando quando ho per-           Lo capisci, quando passa un treno che può cambiar-
                corso quella strada. Mi faccio     ti la vita. Quando tutto congiura affinché tutti i tuoi
                piccina vicino ad uno spazio       sogni si realizzino.
                limitrofo al marciapiede. Fi-      La potenza diventa atto.
                schia in lontananza e avverte il  La possibilità diventa opportunità.
                suo passaggio, di fretta. Strilla  Ed è in quel momento che ci vuole coraggio.
                il pericolo, arranca il suo freno  Smettere di pensare, respirare profondamente, e
                e sposta l'aria, in uno schiaffo  saltare su quel treno in corsa.
                potente. Si lamenta nella frena-                         (Citazione di Maurizio Diliberto)
                ta, cigola mentre si arresta. Mi
                avverte di ripartire e lentamente, nella fatica prende la sua corsa.
                Stancamente si sposta, ora sempre più forte la sua spinta e strilla, schietto la sua breve
                sosta.
                Mi domando se dovessi prendere quel treno, sale la confusa convinzione di avere per-
                so l'occasione.
                Ma per andare dove, forse senza meta. Forse non sarei mai scesa. Forse avrei vissuto
                un'altra vita.
                Ma non sentivo scendere, soffocante la tristezza. Impassibile riprendevo, un po' gobba
                il mio passo, impolverandomi le punte delle scarpe. Forse un po' felice di quella solitu-
                dine, intorno, nell'aria, l'ignoto.
                E la mia nuova amica mi rimaneva a fianco, con quella bizzarra sensazione di spazio,
                la libertà.
                Alzo gli occhi, nemmeno troppo aperti e vedo l'immagine di un uomo, ricurvo, raccol-


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