Page 26 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2021
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ALESSANDRA BUCCI
ABITO LA FUGACE VITA ATTESE
Abito la fugace vita Atterrerò sugli altopiani
come casa in affitto, di un giorno senza speme
sposto i quadri di rado per piantare le mie croci
ma poi resto a guardare tra le zolle dell’inverno.
le sagome delle cornici Aspetterò la primavera
disegnate dal tempo per vedere spuntare fiori
sulle pareti più intime. ai piedi del mio dolore
nell’incavo più profondo
Mi sposo con la notte della notte vedova di stelle.
ogni volta che bussa E se il reale si confonderà
alla mia porta socchiusa col sogno berrò il nettare
per poi tradirla col giorno dell’illusione per ritrovare
che mi promette capriole la voce tremula d’un emozione
di sole sui suoi campi che mi spinga a cantare
concimati a speranza. note stridule che cambiano
colore mentre salgono al cielo
Indosso delicatamente ricadendomi addosso
questa folle esistenza come pioggia che monda.
come vestito in prestito
per poi sfilacciarla
con le lacrime agli occhi
in un impeto di passione
e pagare i debiti per l'eternità.
LA VIGNA DEI DESIDERI
«Perché mi hai portato alla vigna nel cuore della not-
te papà?»
«In questa notte di luna piena in cui nessuno di noi
due riusciva a dormire ho sentito il desiderio di portarti qui. Penso sia giunto il
momento di raccontarti una storia.»
«Sono proprio curioso, ti ascolto.»
«Questa vigna è un luogo magico. La nostra famiglia vive da generazioni grazie al
raccolto che si ricava da queste piante. Quando ero piccolo era tutto nelle mani di
mio padre e di suo fratello. La mamma era morta e gli zii, che non potevano avere
figli, sono stati la mia seconda famiglia, o meglio, insieme a papà, la mia unica fami-
glia. Fin da quando la nostra vigna, situata accanto a questo meraviglioso convento,
è nelle mani dei nostri avi, l'uomo più anziano della famiglia e quello più giovane,
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periodico mensile del gruppo NOIQUI