Page 18 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2023
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                  Quando il “lamentarsi” diventa un’abitudine…                                                                                                               “Inutile dire che il vittimismo è una delle tante declinazioni del rifiuto ad assumersi le proprie


                                                 Una pessima abitudine                                                                                                       responsabilità, dell’inclinazione a scaricare e proiettare su capri espiatori i propri fallimenti e le
                                                                                                                                                                             proprie inadeguatezze. La colpa è sempre degli altri. La sola idea di riconoscere i propri errori

                                                                                                                                                                             sembra insopportabile”
               Il vittimismo è proprio di persone che pensano di risolvere situazioni difficili, almeno dal loro                                                                                                                                                                      Gianico Carofiglio
               punto di vista, lamentandosi di quanto accade loro.

               Ovviamente non stiamo parlando di chi vuol confidare ad amici sentimenti intimi di difficile

               gestione, per ottenere un conforto affettuoso o un consiglio disinteressato.
               Il riferimento è nei confronti di chi ha preso l’abitudine a ingigantire tutto ciò che gli succede,

               anche ostacoli quotidiani molto comuni. Ed è per questo motivo che, tali soggetti, spesso re-

               stano soli, allontanando amici, familiari e gente che non riesce più a interagire con loro.
               Lamentarsi continuamente non è una buona cosa, sia per sé che per gli altri.

               Per tale categoria ogni problema diventa tragedia, un affanno continuo, sicuramente non co-
               struttivo, anzi, può essere deleterio anche per la propria salute. Come si suol dire” vedere il

               bicchiere mezzo pieno” aiuta a mitigare e ridimensionare ciò che ci affligge, in quanto esser

               catastrofici, sempre e comunque, non può che peggiorare uno stato d’animo e non risolvere
               assolutamente nulla.

               Chi è afflitto da questa cattiva abitudine, può essere non consapevole e quindi assumere tale

               atteggiamento come fosse “normale”, un modo di comunicare lecito. Il disagio che si prova
               verso un qualsiasi inghippo che ci si presenta è un fatto più che comprensibile ma riuscire a

               mentalizzarlo e capire come arginarlo sicuramente sarebbe la cosa giusta da fare.

               Condividere una preoccupazione è un po' diverso da porsi sempre come la vittima di turno,
               senza mai guardare più lontano e intorno a sé.

               In alcune persone diventa un meccanismo, quasi un limite, per esprimere difficoltà e non c’è

               altro modo, per questi soggetti, di confrontarsi con la società. Spesso si sentono gli unici a cui
               capitano certe cose, vittime di un destino avverso.

               Nel contempo, chi si lamenta sempre, difficilmente ascolta gli altri, o si predispone a sostenere

               le difficoltà altrui; il vittimismo cronico può diventare davvero fastidioso.
               Ho conosciuto tante persone così e, alla fine, ci si stanca di interloquire con individui a senso

               unico, concentrati, rigidamente, solo su sé stessi, non riuscendo a intravedere soluzioni di sor-

               ta, da soli o insieme ad altri… quasi felicemente rassegnati a tale indolenza, assuefatti da un
               egoistico protagonismo.

               A questo punto diventa necessario prendere le distanze e non farsi fagocitare, a meno che l’al-

               tro non sia in grado di riconoscere la pessima abitudine del vomitare addosso a qualcuno le sue
               ingigantite ansie e quindi, cercare di misurarsi in maniera diversa con chi, ogni tanto, avrebbe

               bisogno di essere ascoltato, a sua volta.

               Poco tempo fa lessi un articolo in merito alle influenze negative che, questi soggetti, perenne-
               mente vittime, possano nuocere l’interlocutore che li ascolta.

               In maniera molto pragmatica, senza voler sfociare nella sfera più dettagliata di situazioni di

               interesse psicologico e oltre, spettante a professionisti competenti in materia, diciamo che cer-
               care di avere una visione più piacevole e positiva del nostro quotidiano, senza andare in escan-

               descenza se c’è traffico, se si è spezzata un’unghia, o se il vicino non ci ha salutato… sarebbe

               il primo passo per volerci bene, innanzitutto, un po' di più e volerne anche agli altri, per non
               farli scappare a gambe lavate.

               Ironizzare sulle noie e farsi anche una risata non guasterebbe.

               Lamentiamoci pure di fronte a situazioni che sono da considerare più importanti e sappiamolo
               fare, per ricevere la giusta considerazione e supporto eventuale.

               Un sorriso reciproco è molto più salutare che una caterva di lamentele da trasferire, a prescin-                                                                                                           CONCETTA CARLEO

               dere!
                                                                                                                     Francesca Patitucci






                18   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       19
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