Page 13 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2022
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PAROLE INFINITE  aLEssAnDRA buCCI                                                              annALIsA pOTEnzA


 I COLORI DELL’IO   UNA NUOVA VISIONE


 E mostrerò il mio volto
 solo a chi ha occhi davvero,  Alla domanda “cosa è il conflitto”, si possono fornire diverse risposte in base alla prospettiva

 solo a chi, tra le nubi,  secondo la quale l’argomento viene affrontato: sociologica, psicologica, antropologica, filoso-

 riconosce il colore del cielo  fica, biologica ecc. Tutte le prospettive sono lecite e nessuna esclude le altre, piuttosto si inte-
 e dietro le oscure tende dell’io  grano.

 avverte l’odore acre e pungente  Se consideriamo, ad esempio, la biologia, è un dato di fatto che l’uomo è un organismo com-

 di lenzuola macchiate di rimpianti,  plesso il quale, rispetto alle altre specie, ha avuto il privilegio di evolversi nel corso del tempo,
 raccoglie note sul selciato,  sviluppando funzioni che gli hanno consentito di elevarsi dalla condizione animale e di intera-

 osserva altalene di sogni infranti  gire con l’ambiente e con i suoi simili, favorendo la nascita delle cosiddette società organizzate.

 contro muri di pietre fasulle,   Esistono tuttavia retaggi della sua linea ancestrale legati alla presenza di istinti, ormoni ed
 il lupo silente acquattato  enzimi che, attivandosi in determinate circostanze o rispondendo a un certo tipo di stimoli,

 fra gli anfratti del cuore,  possono indurlo a comportarsi in maniera aggressiva, generando situazioni conflittuali. Come
 rose rosse appassite   da studi specifici, risulta che le funzioni psichiche più recenti si localizzano nella neocorteccia,

 tra gelidi fiocchi di rimorsi  la parte che permette di apprendere, comunicare, scrivere, creare, risolvere problemi, grazie

 per cogliere, dietro la patina grigia   alla quale possiamo generare forme artistiche, norme, leggi, costumi, credenze e riti, mentre le
 dipinta dalla mano tremula  funzioni più arcaiche corrispondono al cervello rettiliano, sede degli istinti e a quello limbico,


 LA VERITÀ È UN VIAGGIO DA FARE    di tristi mattini invernali,  sede delle emozioni. Dall’interazione tra queste parti e l’ambiente emerge una nostra “forma”
 FINO ALL’ULTIMA FERMATA  la luce degli orgasmi di fuoco  sia interna che esterna.

 regalati da notti impertinenti   In termini psicologici, la forma più interna corrisponde a quello che Freud chiama l’Es ovvero
 Chi  siamo  veramente?  Guardandoci  allo  specchio  cosa  vedia-  che, come graffito d’autore,  le spinte pulsionali aggressive e di carattere erotico, mentre la forma più esterna corrisponde al

 mo? Conosciamo davvero fino in fondo chi si nasconde dietro   lasciano intuire la vita che scorre  Super io, quell’istanza psichica che disciplina il comportamento e la morale. In mezzo a queste

 quell’immagine riflessa? Io, almeno per quanto mi riguarda, credo   nelle carsiche cavità scavate   due parti c’è l’Io o Ego, quell’ elemento razionale che fa da mediatore tra le altre due funzioni.
 di sì. E forse ci conosciamo talmente bene che certe cose che non   da fiumi d’impetuose emozioni.  Da Jung in poi, le teorie psicologiche non mettono più l’Io/Ego al centro della psiche, ma lo

 ci piacciono, che non vorremmo vedere, a volte facciamo finta di   E mentre i vivaci colori sottopelle   considerano parte di essa nella sua totalità, mentre l’inconscio va a ricoprire un ruolo molto im-

 non vederle, in qualche modo le rimuoviamo anziché metterci al   prenderanno il sopravvento  portante in quanto condiziona gran parte delle nostre azioni senza che ce ne rendiamo conto.
 lavoro per cercare di modificarle. Eppure, la verità è un viaggio   la mia fiamma arderà ancora   A riguardo, lo stesso Freud mise in evidenza il fatto che l’Io “non è padrone in casa propria”

 che va fatto fino all’ultima fermata. Essere consapevoli di ciò che   per dare senso alla vita.  dato che siamo soggetti all’influenza delle istanze inconsce.

 si è davvero è il primo passo verso il cambiamento.  Nonostante queste informazioni siano piuttosto diffuse in ambito sociale, molte persone, in-
                vece di porre una giusta attenzione all’inconscio e ai suoi meccanismi, continuano ad attribuire
 In Grecia, nel tempio di Apollo delfico, si trova una delle esortazioni più famose dell’antichità: “Conosci

 te stesso”. Già da allora l’uomo sentiva l’esigenza di riflettere sulla propria esistenza per poter migliorare se   una grande rilevanza all’Io, ritenendone le possibilità illimitate, mettendo in secondo piano

 stesso. Io mi rendo conto che, spesso, l’immagine che ho di me è condizionata dall’opinione delle persone   quanto attiene a tutte le altre sfere, in particolare quella del cuore e dell’anima.
 che mi ruotano attorno. Tanto che le critiche, quelle che hanno l’unico scopo di ferire, che non sono co-  Così, malgrado già a partire dal secolo scorso, noti esponenti della filosofia e della letteratura

 struttive, ancora adesso, a cinquant’anni suonati, mi fanno molto male, mi feriscono. E questo perché? For-  del Decadentismo, nonché delle correnti postmoderne abbiano messo in guardia contro gli ec-

 se perché, nonostante io appaia una donna forte e determinata come molti dicono, la mia autostima non è   cessi della ragione e di un’illimitata fiducia nelle sue capacità, continuiamo a comportarci come
 ancora del tutto adeguata, risente ancora delle ferite inflittegli durante l’adolescenza da situazioni e persone   se fossimo padroni di noi stessi, degli altri e del Pianeta. La conseguenza è che l’Io/ Ego, la

 molto negative. Fra le mie vene scorre ancora un po’ del sangue di quella ragazzina goffa e insicura che si   maschera sociale che indossiamo e che abbiamo costruito attraverso la nostra rappresentazio-

 lasciava prendere in giro senza riuscire a reagire. Il mio bisogno di mostrarmi al meglio nelle foto studiate   ne del mondo fatta di esperienze, credenze e bisogni, diventa sempre più “ipertrofico” ossia
 nelle pose, nelle prospettive e nella composizione, ad esempio, probabilmente viene anche da lì, oltre che   incapace di assolvere la sua funzione equilibratrice nei riguardi delle spinte pulsionali inconsce

 dalla mia formazione artistica che mi porta costantemente a ricercare e ad amare il bello. Inconsciamente   come: paure e eccessivi desideri ai quali si aggiungono i pensieri ossessionanti indotti dalla so-
 la mia voglia di rivalsa, il desiderio forse anche un po’ frivolo ma comprensibilissimo credo, di far vedere a   cietà consumistica e dai falsi modelli che essa propone: ricchezza, bellezza, successo e soprat-

 quel bullo che tanto mi ha fatto soffrire in adolescenza, e di conseguenza al mondo intero, che non sono   tutto potere...

 più quel brutto anatroccolo è sempre latente.   Su vasta scala, la lotta per il potere/autoaffermazione può sfociare in guerre più o meno ampie
 Sorrido spesso ma fra le pieghe del mio volto riconosco la mia malinconia che riposa, a giorni più evidente   volte ad imporre la propria “egemonia politico - economica”, con la giustificazione di voler

 a giorni meno. Conosco bene il mio lato oscuro che forse intravedo soprattutto nello sguardo e che mostro   preservare l’integrità territoriale e culturale del Paese di appartenenza da colui che è conside-

 al mondo solo attraverso le mie poesie. In conclusione, vedo una donna piena di contrasti, forte e deter-  rato rivale/nemico e che semmai nutre i medesimi interessi. È esattamente quello che sta ac-
 minata in alcune occasioni e ipersensibile ed estremamente emotiva in altre. La cosa positiva è che credo di   cadendo attualmente tra la Russia e la Nato e che reitera uno script vecchio di migliaia di anni,

 conoscere a fondo tutte le mie sfumature anche e soprattutto quelle negative…essere consapevole credo   con la differenza che oggi, ogni guerra rischia di estendersi velocemente al mondo intero per il

 sia già una gran cosa come dicevano gli antichi. Sono finalmente sulla strada giusta che mi condurrà al cam-  fatto che siamo tutti interdipendenti.
 biamento tanto atteso? Ai posteri l’ardua sentenza.  Al fine di uscire da questo impasse antropologico, da questo sabotaggio che gli uomini riescono
                abilmente a perpetrare a danno di sé e dei propri simili, una possibile soluzione da affiancare




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