Page 7 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2022
P. 7
GRAzIELLA DE ChIARA bRunO bRunDIsInI
IL MALE NELLA DEINDIVIDUAZIONE. L’EFFETTO LUCIFERO
In un precedente articolo ho parlato del male che nasce da un effetto depersonalizzante do-
vuto all’ubbidienza ad un’autorità superiore ritenuta infallibile. Un’altra condizione in cui si
NOVEMBRE E LE SUE RICORRENZE verifica un indebolimento della volontà individuale è quella che nasce dal senso di apparte-
nenza ad un’organizzazione di potere. Anche in questo caso vi è una deindividuazione in cui
Il mese di novembre è il mese ricco di ricorren- vengono meno i meccanismi inibitori rappresentati dalla paura, dalla vergogna e comunque
ze, da quella più futile a quella più che ti tocca dal senso di responsabilità. Si tratta, in altri termini, del male commesso per l’effetto di una
l'anima a quella storica che nei secoli è sempre licenza dovuta al solo fatto di appartenere ad una categoria superiore. In questo caso, quindi,
stata ricordata con eventi e manifestazioni. non vi è l’ubbidienza ad un’autorità ma l’abuso di un ruolo, che si configura in maniera asim-
Ciò che però si arriva a toccare col cuore, non metrica rispetto ad un altro ruolo da sottomettere. In queste circostanze, la perdita dell’auto-
sempre resta come ricordo da cancellare nel consapevolezza, determina un affievolimento dell’autocontrollo, come teorizzato dallo psi-
tempo. cologo francese Gustave Le Bon. Ciò avviene inconsapevolmente per il trasferimento della
Potrei menzionare una ad una le date espresse propria identità in una identità collettiva, priva di vincoli morali. La dimostrazione scientifica
nel calendario a sinistra, ma scorrendole con lo di tale meccanismo fu proposta nel 1971 da Philip Zimbardo col famoso esperimento della
sguardo attento, sono tutte fra ricordi passati, “prigione” simulata all’interno dell’Università di Stanford a Palo Alto. A tal fine, furono ar-
vivi nel cuore. ruolati 24 studenti universitari, selezionati tra i più maturi ed equilibrati fra quelli che aveva-
Alcune ci trasmettono tristezza, altre dolore e no risposto ad un annuncio su un giornale locale. Ad alcuni fu assegnato il ruolo di detenuti,
ancora altre semplice curiosità o marketing. fu applicata una catena alla caviglia e fatto indossare un abito da prigioniero con un numero
Ma, c'è un ma... identificativo. Ad altri il ruolo di guardie carcerarie, con divisa, manganelli, manette ed oc-
Una di queste ricorrenze non è mai passata chiali da sole a specchio. Già nei primi giorni dell’esperimento la scena assunse dei conno-
come un ricordo del passato, bensì un atroce tati drammatici, con episodi di violenza oltre ogni previsione. Le “guardie” incominciarono
calvario che continua a perpetrarsi con lo scor- ad umiliare e ad intimidire i “prigionieri” costringendoli a cantare canzoni oscene e ad altri
rere del tempo, divenendo sempre più frequente, sempre più doloroso e sempre più comportamenti del tutto inaccettabili. I “detenuti” si strapparono le vesti, si barricarono nel-
incomprensibile alla nostra mente. le celle urlando ed insultando i “carcerieri”. Tutto ciò costrinse i ricercatoti ad interrompere
Il 25 novembre, come ogni anno si continua a ricordare la "Giornata Internazionale lo studio molto prima del previsto. L’esperimento creò “un’ecologia della deumanizzazione
contro la violenza sulle donne. proprio come nelle vere carceri” secondo le affermazioni dello stesso Zimbardo. Tale mecca-
Questo giorno, questo maledetto giorno, continua ad essere colorato dal dolore e dalle nismo, secondo cui un atteggiamento aggressivo può scaturire dal contesto sociale piuttosto
continue vittime. che dalla volontà del singolo individuo, fu chiamato “effetto Lucifero”. Lo studio di Zim-
Ormai è divenuto routine accendere la TV o ascoltare la radio o ancora leggere sui so- bardo, tuttavia, presta il fianco a molte critiche, tra cui quella di avere usato una metodologia
cial, su riviste, di donne brutalmente ammazzate dai loro mariti, compagni, conviventi non scientifica in quanto gravata da un’impostazione artefatta e lontana dalla realtà. Inoltre,
o da qualche folle che resta in giro per il mondo a seminare terrore. i partecipanti, pur agendo e reagendo spontaneamente, sono stati comunque condizionati
È impensabile che in un calendario così ricco di ricorrenze, lo sguardo cada su questo dalle finalità stesse del loro arruolamento. Da un punto di vista scientifico, un modello di
giorno, infinito giorno da ricordare, da continuare a mantenere nella memoria, come ricerca è valido se, ogni qualvolta viene riprodotto, fornisce gli stessi risultati o risultati simili.
condanna, marchio mai e poi mai rimasto solo un ricordo del passato. Ma nella realtà, nella maggior parte dei casi, per lo meno nelle carceri italiane, non si verifica-
La domanda che pongo al lettore è: quanto si è disposti ancora a veder scorrere questo no episodi di violenza collettiva come quelli descritti nel laboratorio di Stanford. Tuttavia, è
calendario e reagire allo stesso modo in cui ho reagito io nel vedere questo giorno, il innegabile che nelle dinamiche psicologiche vi sia sempre un atteggiamento di asimmetria nel
25 novembre, come un caso mai risolto, come un ricordo perenne a cui a mio avviso senso di appartenenza ad alcuni ruoli professionali o sociali, rispetto ad altri.
si dà poco valore.
Si, poco valore!
Non serve ricordare chi non c'è più per lavarsi la coscienza, serve aiuto materiale a
queste donne che si trovano in casa o per strada un orco.
Facciamolo! Non soltanto andando in TV per fare marketing a favore di associazioni,
se poi le stesse non fanno abbastanza affinché, questa data, questa maledetta ricor-
renza, resti solo a completare un calendario, dove il cuore passi, osservi, legga e non
debba sentire dolore perenne.
6 periodico mensile del gruppo NOIQUI periodico mensile del gruppo NOIQUI 7