Page 11 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2022
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fRAnCEsCA pATITuCCI


 VESTIRE SENZA ANSIA   sneakers. Ma è un automatismo del cervello che si adegua.
               L’infinita scelta di stili crea un paradosso che gli psicologi chiamano
 CAMBIA ANCHE LA MODA RIFLESSO DELLA NOSTRA SOCIETÀ E DEL NOSTRO   “paradosso della scelta” e cioè quanto più è vario il mercato dei prodotti tanto più si insinuerà

 VIVERE OGGI.  in noi il dubbio d’aver fatto la giusta scelta.
 I PARADOSSI DEL MONDO FASHION.  Pertanto, se la “democratica scelta” ci rende liberi, allo stesso tempo ci pone di fronte al dover


               essere “noi a decidere”.
 Da sempre si racconta tanto sullo stile che un individuo adotta per abbigliare il proprio corpo.  E non sempre riusciamo a decidere al meglio.

 Spesso esso riflette la personalità ed il carattere della persona.   A questo punto entrano in gioco le influencer di Instagram, il social più idoneo e frequentato

 Ma ci vengono imposti dei canoni per apparire come le case di moda dettano, ci facciamo   per avere supporto e consigli, in base ai nostri personali gusti ed esigenze.
 prendere dalla new wave del momento, senza soffermarci a pensare se davvero quel capo ci   Ritornando al concetto di eleganza e buon gusto, contrariamente a quanti pensano che sia una

 soddisfa e sia idoneo al nostro modo di porci.  dote innata, e proprio per questo motivo, avendo in mente icone di stile come Audrey Hepburn,

 Da ciò ne deriva un risultato alquanto ridicolo e artefatto.  si è sempre stati convinti che quello stile, per le persone “normali” è uno stato di grazia irrag-
 Per non parlare dell’aspetto economico che tutto questo implica. Non è per tutti essere mo-  giungibile. Sono stereotipi che ci hanno tramandato, difficili da estirpare. In realtà al cervello non

 daioli a tutti i costi, le tasche non sono tutte uguali ma, pur di avere il capo più ricercato e   gliene frega nulla se abbiamo i capelli rossi o biondi, se indossiamo un vestito a fiori o bianco.

 griffato, si ricorre a sistemi economici discutibili, che possono evolvere in un vicolo cieco,   Tutto ciò ci ha resi dipendenti da inutili congetture e dal giudizio altrui.
 senza spiragli di uscita.  Oggi la moda vive un momento di grande permeabilità.

 A quale prezzo, dunque, conformarsi a dettami che lasciano il tempo che trovano?  Vediamo sulle unghie degli uomini lo smalto, soprattutto tra i giovani, esteticamente più liberi;

 “Un abito non fa il monaco”, questa frase, ripetuta da mio padre per anni, mi ha sempre fatto   quindi, si stanno accettando dei codici prima impensabili.
 riflettere e, oggi più che mai, la faccio mia; apparentemente scontata, racchiude in sé tutto il   Grazie al diffondersi della cultura transgender, si stanno uniformando i segni, abbattendo dif-

 significato ed il messaggio che ne vuole trasferire.  ferenze secolari su cosa è lecito indossare o no.

 Un bel vestito è un vezzo a cui non si rinuncia ma, come in tutte le cose, è necessario adeguare   Anche la cultura afroamericana, attraverso la musica, sta portando un vero ribaltamento sociale,
 la vanità alle personali possibilità e condizioni.  la percezione del corpo femminile, ad esempio, e questo è un grande traguardo.

 E non sempre un abito costoso ci veste in modo consono e soddisfacente al nostro stile di   Beyoncé, nei suoi eventi musicali, invia messaggi di empowerment molto forti come a dire “Esi-

 vita. Ma, con molto piacere, possiamo osservare come le cose stiano evolvendo in maniera   stono corpi diversi da quelli di Chiara Ferragni. E va bene così”.
 più libera. Il filosofo Alexander Zinov’ev dice “nella società i misteri più profondi stanno in   Concludendo, siamo liberi di indossare ciò che ci aggrada, che ci fa sentire a nostro agio, pur

 superficie” ma constatiamo che sta cambiando il nostro sentire,  polifonico, senza schemi,   seguendo qualche consiglio per valorizzarci al meglio, senza costrizioni e imposizioni.

 direi più inclusivo. E la moda di oggi ne è una conferma.   Oggi è possibile, ma sempre con la consapevolezza che la nostra personalità non può essere
 Dopo anni di regole e imposizioni, come accennavo prima, ecco all’opera attivisti di uno stile   manovrata da alcuno, e che siamo noi ad amare in primis il nostro corpo, abbigliandolo come

 libero, sganciato da stereotipi e nel rispetto del pianeta.  meglio crediamo, in base ai criteri che abbiamo fatto nostri, nel tempo.

 Da poveri ingenui, un tempo ci siamo sentiti “giusti” con materiale sintetico addosso, che   Siate liberi da inutili congetture, conformismi e senso di inadeguatezza.
 faceva scintille come delle stelline pirotecniche, orgogliosi di avere un capo che era sinonimo   IGNORATE I GIUDIZI.

 di progresso, un capo che non necessitava di stiratura.

 Allora assistiamo allo spettacolo dei paradossi: cuciture preziose, colori saturi, spalle assertive
 convivono con la “destroyed Knit”, la maglia sfrangiata, e con il nero, simbolo che comunica

 assenza, silenzio,  cancellazione di sé.

 Non ci si chiede più, oggi, cosa va di moda, perché fuori moda!
 Ma resta il fatto che posti davanti a un armadio raccontiamo molto di noi.

 Dare il giusto significato a cosa indossiamo ci aiuterebbe ad esprimerci.

 È la teoria di “Come ti vesti”.
 Cosa si nasconde dietro gli abiti che indossi, come riflette l’affascinante saggio di Andrea Ba-

 tilla (Mondadori), esperto di moda e brand strategist, con un canale Instagram molto seguito
 di recensioni- verità e fashion news.

 Proprio lui cu fa porre l’attenzione alla paranoia in cui incorriamo quando dobbiamo vestirci

 per un’occasione quale, un matrimonio, una laurea, atterriti dalla paura del giudizio degli altri,
 specialmente in contesti di un certo tipo.

 La mancanza di strumenti per giudicare le nostre scelte, e soprattutto aver chiaro il senso di

 alcune parole quali eleganza, sobrietà, buon gusto, ci rende fragili.                                         I Måneskin
 L’ossessione dello stile non va d’accordo con la duttilità e l’essere riconoscibili per la versati-           hanno vinto il premio

 lità e non per quello che la nostra mente condizionata ci suggerisce.                                         per la miglior canzone

 Pare che il nostro cervello agisca in maniera differente a seconda di ciò che si indossa.  rock agli American Music Awards, l’ennesimo trionfo internazionale
 Una donna con un tacco 12 assumerà atteggiamenti diversi da un’altra che indossa un paio di







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