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RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2024     https://www.youtube.com/@noiqui/featured


                1)     Carissima, da un connubio casuale che ci ha viste coinvolte in un Con-
                corso recente, rivolto alla pittura e alla poesia, ho potuto apprezzare il tuo
                grande estro e bravura. Com’è nata questa tua passione?
                La mia passione credo che sia nata con me, sin da piccola ho travato, attra-
                verso il disegno, il modo di comunicare il mio mondo immaginario, che poi
                si è evoluto, con le piccole capacità acquisite e con la maturita all' istituto d'
                arte della mia citta, Terni.
                2)     In che momento della giornata senti la necessità di prendere in mano i
                tuoi pennelli?
                Fondamentalmente amo dipingere la sera, fino a tarda notte, nella quiete dei
                miei pensieri. Quasi sempre condivido questo momento con mia figlia, che è
                autistica, con il sottofondo musicale.
                3)     Quando la tua passione è diventata impegno artistico a tutto tondo?
                In passato mi capitava di vendere o regalare ad amici, piuttosto spesso, ma
                raramente esponevo, da qualche anno, credo dal 2017 in poi, l' impegno
                artistico è diventato sempre più importante ed ho ricevuto, con mia grande
                sorpresa e gioia, vari riconoscimenti.
                4)     Hai qualche figura di riferimento alla quale puoi dire grazie per aver
                percorso questa strada?
                Mia sorella, che purtroppo non c' è più, la professoressa delle medie, che ha
                sempre creduto in me, un professore architetto delle superiori ed un mio
                amico pittore, che mi ha spronato ad esporre.
                5)     Quale è stato il Premio più significativo ottenuto finora?
                Ricevere il premio Sgarbi, come migliore dipinto realista, tra molti altri, ma
                soprattutto ricevere i complimenti dal prof. Vittorio Sgarbi dal vivo per il
                dipinto esposto in quell' occasione.
                6)     Parlaci di questo famoso “nodo” di cui è impregnata la tua arte ed è il
                tuo marchio distintivo.
                Il nodo simboleggia i legami che si hanno nel corso della vita, nelle pieghe
                dei drappeggi vedo la complessità della vita, mi danno il senso del movimen-
                to e vanno oltre... così come l' esistenza che continua oltre la nostra esisten-
                za.
                7)     E che ci racconti del tuo incontro con il critico d’arte Vittorio Sgarbi?
                 È sempre un grande arricchimento poterlo ascoltare e parlare di arte.
                8)     Esperienze di collettive e personali d’arte: vuoi dirci la differenza e le
                emozioni delle due tipologie di esposizione?
                Le collettive servono a confrontarci ad ampliare le nostre vedute, le persona-
                li sono sempre più emozionanti, perché è come mettersi a nudo, esponendo
                una parte importante di sé.
                9)     A cosa ti ispiri quando inizi a “imbrattare” una tela vergine?
                Raramente ho difficoltà di ispirazione, mi viene naturale, parto dai miei
                pensieri, a volte è necessario rappresentare con un' immagine un mio disagio.
                10)  Cosa ti prefiggi di concretizzare nel tuo prossimo futuro?
                Non ho particolari obiettivi, ho sempre dipinto con sana passione, senza
                pensare a cosa avrei raggiunto.

                Grazie di cuore Simonetta per averci dedicato un po’ del tuo prezioso tempo.




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