Page 17 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2022
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 LA CITTÀ



  La città in quanto simbolo del centro racchiude diversi significati: passaggio, civilizzazione,

 ragione centro, cuore, corpo, stabilità, organizzazione, sedentarizzazione, madre, accoglien-

 za, governo, apertura, protezione, civiltà, pellegrinaggio, attenzione, chiusura, controllo,
 difesa, aggregazione, alienazione, scambio, orientamento, informazione, equilibrio, comuni-

 cazione, socializzazione, aiuto.



 Essa è il luogo che permette all’uomo di vivere meglio con i suoi simili grazie alla differen-

 ziazione dei compiti e professioni nonché alla reciproca collaborazione.



 Esistono città di tutti i tipi e stili: grandi e piccole, moderne e antiche, affollate o poco po-

 polate.
 Abbiamo imparato a muoverci in esse, a respirare la loro aria, ma non tutti riescono ad asse-

 condare sempre i loro ritmi e così sentono l’esigenza di evadere, rifugiandosi nella natura.



 Il bisogno di lasciare la città per la campagna, la collina, il mare o la montagna è aumentato

 negli ultimi due secoli, in seguito alla terza rivoluzione industriale che ha reso quasi invivibili

 quelle città nelle quali esistono troppi agglomerati urbani, sporcizia e aria poco salubre.



 Già a partire dalla seconda rivoluzione industriale le persone e, in particolare coloro che

 abitavano in città come Londra o Parigi, avvertivano il divario tra la vita nelle campagne e
 quella nelle metropoli dovuto all’inquinamento dell’aria causato dalle industrie.




 Quest’ultimo problema è perdurato fino al nostro secolo, aggravandosi anche a causa del
 riscaldamento delle abitazioni e dei gas di scarico delle automobili, costringendo talvolta i

 cittadini all’uso di mascherine anti smog.



 Oggi la natura è diventata un luogo nel quale rifugiarsi in quanto rappresenta la pulizia, la

 rigenerazione, lo svago e il relax, in contrapposizione al caos, al rumore e alla sporcizia della

 città.                       Vista di Londra con Cattedrale di San Paolo e Stazione di Cannon Street
                                              da Southwark Bridge di John Crowther (ca. 1880)

 Il grande problema è che l’inquinamento, ormai globale, sta interessando anche diverse aree

 naturali, ponendo così un grande interrogativo sul nostro futuro. L’unica soluzione è cerca-
 re di limitare il più possibile e in tempi brevi le sue cause.




 E così, la città che simboleggia la madre capace di accogliere i suoi figli, nutrirli e difenderli,
 in certi casi assume le sembianze di Babilonia, corrotta, caotica e sporca. In molte tradi-

 zioni, essa è l’immagine del corpo e la si trova anche nei sogni: mentre camminiamo al suo

 interno, esploriamo parti di noi che conosciamo oppure sconosciute.



 Antica e diffusa in tutto il mondo è la concezione della città quale immagine di un centro

 spirituale celeste che costituisce il modello per una città terrena, come la Gerusalemme ce-
 leste sul cui modello divino sarebbe stata costruita la Gerusalemme che si trova sulla Terra

 e così vale anche per altre città ideali che rispondono all’esigenza dell’uomo di elevarsi dal

 punto di vista spirituale, rivelando la nostalgia per una mitica età, quella dell’oro, in cui l’u-
 manità viveva in pace e in armonia con Madre natura.














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