Page 16 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2022
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LA CITTÀ
La città in quanto simbolo del centro racchiude diversi significati: passaggio, civilizzazione,
ragione centro, cuore, corpo, stabilità, organizzazione, sedentarizzazione, madre, accoglien-
za, governo, apertura, protezione, civiltà, pellegrinaggio, attenzione, chiusura, controllo,
difesa, aggregazione, alienazione, scambio, orientamento, informazione, equilibrio, comuni-
cazione, socializzazione, aiuto.
Essa è il luogo che permette all’uomo di vivere meglio con i suoi simili grazie alla differen-
ziazione dei compiti e professioni nonché alla reciproca collaborazione.
Esistono città di tutti i tipi e stili: grandi e piccole, moderne e antiche, affollate o poco po-
polate.
Abbiamo imparato a muoverci in esse, a respirare la loro aria, ma non tutti riescono ad asse-
condare sempre i loro ritmi e così sentono l’esigenza di evadere, rifugiandosi nella natura.
Il bisogno di lasciare la città per la campagna, la collina, il mare o la montagna è aumentato
negli ultimi due secoli, in seguito alla terza rivoluzione industriale che ha reso quasi invivibili
quelle città nelle quali esistono troppi agglomerati urbani, sporcizia e aria poco salubre.
Già a partire dalla seconda rivoluzione industriale le persone e, in particolare coloro che
abitavano in città come Londra o Parigi, avvertivano il divario tra la vita nelle campagne e
quella nelle metropoli dovuto all’inquinamento dell’aria causato dalle industrie.
Quest’ultimo problema è perdurato fino al nostro secolo, aggravandosi anche a causa del
riscaldamento delle abitazioni e dei gas di scarico delle automobili, costringendo talvolta i
cittadini all’uso di mascherine anti smog.
Oggi la natura è diventata un luogo nel quale rifugiarsi in quanto rappresenta la pulizia, la
rigenerazione, lo svago e il relax, in contrapposizione al caos, al rumore e alla sporcizia della
città. Vista di Londra con Cattedrale di San Paolo e Stazione di Cannon Street
da Southwark Bridge di John Crowther (ca. 1880)
Il grande problema è che l’inquinamento, ormai globale, sta interessando anche diverse aree
naturali, ponendo così un grande interrogativo sul nostro futuro. L’unica soluzione è cerca-
re di limitare il più possibile e in tempi brevi le sue cause.
E così, la città che simboleggia la madre capace di accogliere i suoi figli, nutrirli e difenderli,
in certi casi assume le sembianze di Babilonia, corrotta, caotica e sporca. In molte tradi-
zioni, essa è l’immagine del corpo e la si trova anche nei sogni: mentre camminiamo al suo
interno, esploriamo parti di noi che conosciamo oppure sconosciute.
Antica e diffusa in tutto il mondo è la concezione della città quale immagine di un centro
spirituale celeste che costituisce il modello per una città terrena, come la Gerusalemme ce-
leste sul cui modello divino sarebbe stata costruita la Gerusalemme che si trova sulla Terra
e così vale anche per altre città ideali che rispondono all’esigenza dell’uomo di elevarsi dal
punto di vista spirituale, rivelando la nostalgia per una mitica età, quella dell’oro, in cui l’u-
manità viveva in pace e in armonia con Madre natura.
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