Page 42 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2021
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GRIDA LA RABBIA
Grida la rabbia immane mentre scivola
il mio pensiero tra il fluire d'onda
che echeggia nelle tempie
come un rimbombo colmo di dolore
che cuce la mia pelle a questa riva
serrando le mie labbra
al rosso del tramonto come il sangue!
Stringo nel pugno l'urlo
come se uscisse da un profondo fosso
e si espandesse intorno il suo boato!
Alzo le braccia al cielo e la mia voce
sparge il tuo nome al vento! Dove sei?
Forse ti troverò
di là nell'infinito cosmo astrale?
Forse ti sentirò
nel petto come un tempo?
Forse continuerò
a gridare e a cospargermi di cenere?
Risuona certo il mio respiro corto,
nel mentre l’ombra avanza della sera:
è un rantolo di morte
che mi si strozza in gola nel silenzio!
D'ESSER CROCE dell'umana alienazione, greve onta.
Piange, 'l cielo,
forgiando in perle trasparenti Acquitrini misti a fiori,
amare lacrime, scendenti dal turbolento onde mondar ferite antiche,
volto; ma tuttora sanguinanti,
ineluttabil sofferenza... sulla trascendente carne
di Colui che fu tradito, martoriato,
poi reietto e crocifisso.
Chiodi, branditi pari ad armi,
fomentate dai peccati,
d'essi simulan sia reità si'aspetto.
Ribattut'in perpetuo da disparate mani,
trafiggon altresì 'l divin legno
- d'altrui svariato amor infradiciato,
in comunion a rosse macchie d'innocenza -
di cui l'incessante tacito urlo, inascoltato da
chiunque,
'l muto fragor della morte, squarcia,
rigettando, d'esser croce, propria colpa.
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periodico mensile del gruppo NOIQUI