Page 3 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2021
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EDITORIALE
sosteniamo l’anonimato della propria persona riversando a
pioggia mascherine e fiori a colori.
Ci lasciamo coinvolgere dalle altrui situazioni dimenti-
cando volutamente la nostra, nascosti dietro fantoma-
tiche immagini illusorie diventiamo belli e splendenti
come “mastro lindo e la forza delle cento braccia”.
Giocosi, sorridenti, dispensiamo cuori e smaglianti baci
a destra e manca soffermandoci sulle futilità del momento e magari facciamo anche l’in-
chino come Arlecchino.
Guai, dico guai a sorseggiare per un solo attimo il patimento, la sofferenza, come una
malattia ci allontaniamo dall’essere di turno.
Il palcoscenico è in azione e “must go” lo spettacolo deve continuare a tutti i costi anche
se a girare è il lutto dell’ultima dipartita senza un minimo di avvisaglia “risultando quasisgar-
bata la cosa, fatta in solitudine non si puo’!”.
Noi vogliamo vivere la spensieratezza e dopo una scorpacciata di selfie via a contare l’e-
moji d’appartenenza.
Luoghi da sogno e parole da filosofo è il contorno a un menù di solo facciata e dentro
nascondiamo i casi della vita che ci bucano l’oggi ipotecando il domani.
Siamo social e lo ha capito lo stesso social che ha deciso di cambiare nome “Mental”,
già il nome è tutto un programma e se c’erano dubbi nella prima versione questa sarà
addirittura più profonda e pregnante della vecchia release mandando in visibilio il popolo
sovrano e l’eternauta del bit spaziale.
Lavatrice in movimento a condizionare la gente, e pubblicità dell’ultima ricerca sempre a
portata di sguardo, oh manco ti leggesse nel pensiero, sa sempre quello che fai nelle tue
curiosate d’informazione al momento…
SIAMO SOCIAL IN UN SOCIAL CHE CI HA CONDIZIONATO LA VITA
Ops ci sono anche io nel giro di boa, scusate se l’avevo dimenticato, “sto social è conta-
Nell’epoca delle scoperte, dove l’uomo ha abbandonato la luna e guarda a Marte come gioso” vi prego statemi lontano che ho il raffreddore da click.
prossima tappa, noi ferventi migratori ci rintaniamo in un contenitore virtuale piantan- Mi viene in mente una massima popolare: bisogna battere il chiodo quando è caldo.
do ogni dove la nostra bandierina di riconoscimento. Si va bene ma non nella testa ve prego che altrimenti si ferma il ragionamento.
Scopritori delle fandonie e sostenitori dell’illusione ci nascondiamo agli occhi del mondo,
Siamo social in un social che ci ha condizionato il sociale della vita.
sarà per paura del confronto verbale, o perché non abbiamo più parole da pronunciare,