Page 91 - RIVISTA NOIQUI GIUGNO 2021
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LAvORO E PAssIOnE




               superare i momenti più difficili, non di evitarli.  Amare il proprio lavoro vuol dire curarlo
               ogni giorno senza dare nulla per scontato.
               Anche l’amore per il lavoro richiede nutrimento costante, non potrebbe vivere se non ce
                                                                                ne prendessimo cura ogni
                                                                                giorno.  necessario  conce-
                                                                                dersi sempre del tempo per
                                                                                pensare a cosa si può fare di
                                                                                nuovo, di diverso, di miglio-
                                                                                re; fissare sempre nuovi tra-
                                                                                guardi, nuove  opportunità;
                                                                                aver voglia di essere sempre
                                                                                presenti ed attenti senza la-
                                                                                sciare che tutto  cada nella
                                                                                routine quotidiana.














                 Personalmente mi ritengo fortunata in quanto, dal momento in cui ho incrociato sul
                 mio cammino un “meraviglioso Mammut”la passione e l’amore che già dimoravano
                 in me hanno acquistato una forza straordinaria.
                 Ho sempre considerato la scuola il luogo dove ciascun individuo dovrebbe trovare la
                 propria occasione di crescita; troppo spesso, però, è la scuola stessa a non promuo-
                 vere l’eguaglianza sociale e ad essere causa principale dell’insuccesso scolastico di
                 molti alunni che, inevitabilmente, abbandonano. Gli insegnamenti di Don Lorenzo
                 Milani, lo studio e la condivisione della “pedagogia attiva” di Dewey, Ferriere e Frei-
                 net mi hanno condotto poco a poco a condividere la sperimentazione pedagogica
                 e la ricerca-azione del Centro Territoriale Mammut che intreccia pedagogia,urbani-
                 stica, teatro, musica, arti figurative in un necessario recupero di tutte le potenzialità
                 educative che non passano attraverso la parola bensì attraverso quel meraviglioso
                 universo espressivo che è quello della comunicazione non verbale. L’incontro con
                 Giovanni Zoppoli, fondatore e coordinatore del Centro Territoriale Mammut, è sta-
                 to fondamentale per me: oltre a condividere con lui ideali, momenti di studio e di
                 ricerca, esperienze straordinarie con i bambini di Scampia, Giovanni è stato colui che
                 ha alimentato l’amore e la passione che avevo dentro, il mio “Mentor”. Oggi più che
                 mai amore e passione mi spingono a ricercare una scuola nuova, strutturata non solo
                 tra le pareti di un’aula ma all’aperto in spazi verdi, una scuola che apra le porte alla
                 vita che pulsa intorno a noi donandoci straordinari momenti di conoscenza, relazio-
                 ni, emozioni e bellezza.
                 Sarebbe fantastico se ciascuno di noi pensasse al proprio lavoro come ad un albero



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