Page 12 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2024
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francesca patitucci
Riflessioni sulla metamorfosi giovani, sono specchietti per le allodole che, a ben vedere, portano allo smarrimento e a un
profondo senso di disorientamento morale.
Paradossalmente, la libertà di esprimerci, rispetto a un tempo, ci ha portato a una regressione,
che hanno subito gli ideali negli ultimi anni. a essere prigionieri di noi stessi in quanto condizionabili da esempi estremi di una forma di
libertà nociva, da messaggi boomerang dei media, ben lontani dalla vita reale.
Alla ricerca del “Tempo perduto” Siamo figli di una evoluzione che si dirige sempre più verso l’alienazione di massa, verso
l’involuzione di sé stessi. I riferimenti positivi, etici, religiosi, familiari, pochi a dire il vero,
vengono ignorati, per inseguire la scia del momento che si riflette in ogni ambito, e in
Se andiamo a ritroso nella storia dei nostri nonni o dei nostri genitori, risulta abbastanza una parola la chiamerei superficialità. Oggi si fa un gran parlare di progresso, intelligenza
evidente che c’è stato un crollo dei valori, a cascata, in questo ultimo decennio, uno artificiale, ma a quale prezzo? Mi viene spontaneo fare un paragone con il Medioevo, epoca
sfaldamento dell’unione familiare in primis, venuta meno per cui si è creato un senso di in cui possiamo riconoscere una stabilità e dei punti saldi in cui ritrovarsi. Ma questo, di
smarrimento rispetto a valori imprescindibili, ai quali, noi adulti, siamo stati indirizzati e che contro, potrebbe essere un automatismo della memoria errato in cui ricadere guardando
oggi, purtroppo, non trovano un caldo grembo dove far germogliare una continuazione di al passato con nostalgia, sopravvalutando ciò che oggi, invece, ci sembra scorrere su un
saldi principi morali. terreno accidentato.
Le parole Onestà, Rispetto, Amicizia, Libertà, Giustizia sono state rimpiazzate da Corruzione, La verità è che si valorizza sempre ciò che non si ha più, ma in ogni epoca c’è del buono e
Disprezzo, Malvagità, Opportunismo, Vuoto cosmico. del cattivo.
Il rispetto per l’essere umano è stato annientato, come per la più nota Dichiarazione dei Sicuramente non c’è più quella voglia di gentilezza, di affidarsi e di fidarsi propria di un passato
Diritti dell’uomo (1948) voluta dall’ONU. dove la semplicità e la poca agiatezza, come già accennato in precedenza, probabilmente
Mi sovviene il ricordo di lettura scolastica riferita all’Eneide, quando cadde Troia, incendiata, alimentavano la coesione, la condivisione, pur nelle difficoltà e nei pochi mezzi a disposizione.
e il Pio Enea cercò di portare in salvo i superstiti che, presa la mano del suo bimbo, Ascanio, Il declino crescente di moralità, valori e ideali sembra intorpidire la volontà di reagire, anzi, più
porta sulle spalle il malandato e vecchio padre, mentre con l’altra mano stringe i Lari, gli Dei si ha consapevolezza di questo impoverimento più si è portati a crogiolarsi nell’indifferenza,
che proteggono la sua casa. nel nichilismo totale, senza spiragli di luce.
È una bella lezione per tutti noi… la storia di chi ci ha preceduti e come gli antichi professavano: Potrei suggerire una soluzione ma sono una semplice cittadina, vittima del momento storico
“Historia magistra vitae”. in cui viviamo, pressata da tanti pensieri, considerazioni e tante domande senza risposte.
O ancora, ricordando l’Iliade, prima di sfidarsi a duello, per uno dei due mortale, Acheo e un So solo che la forza del cambiamento sta nell’unione, nella comunione di intenti universale,
troiano, si soffermano a commemorare l’amicizia dei loro avi. da soli resteremo nella vuota trincea che ci sta rendendo indisposti a ogni forma di dialogo
Anche le Poleis greche, sebbene badassero ognuna ai propri interessi, riconquistarono la loro che ci possa riportare a ritrovare il senso della vita.
libertà alleandosi agli invasori persiani. Francesca Patitucci
Dopo aver citato pezzetti di storia, la riflessione è che solo se si crede e si inseguono degli
ideali, alimentando e perseverando fermamente nella bontà dei valori umani, ci si può salvare
ed essere liberi.
Se solo ricordassimo i nostri nonni, in un tempo dove la tecnologia non aveva preso piede,
dove la famiglia era il riferimento principale, seguito da sostegno amichevole, pur nella
povertà, con gli stessi obiettivi e difficoltà comuni alle umili genti, probabilmente ci verrebbe
meno la voglia di sopraffazione sull’altro, l’egoismo puro, per dare spazio a quanto essi ci
hanno tramandato con concretezza, in un mondo oggi fatuo e senza sostanza.
Già sarebbe un buon traguardo averne consapevolezza per poter raddrizzare una visione della
vita completamente distorta e soggiogata dall’effimera apparenza o, peggio, dell’indifferenza
che dilaga sempre più e non solo tra i giovani, purtroppo.
Il nostro smisurato ego è tronfio e gonfio di inutili conformismi, si segue il branco, la moda,
tradendo anche sé stessi…
Ma senza una famiglia che riesca ancora a donare dei valori, sin da bambini, ai propri figli,
come possiamo sperare che le generazioni che stanno crescendo possano concentrarsi su un
esempio comportamentale che non esiste più?
Viviamo un’epoca di continui cambiamenti, che minano la stabilità dell’uomo; il cambiamento
può essere devastante, se non vissuto con il giusto equilibrio e saggezza.
L’essere umano, in questa situazione, diventa fragile e pericoloso e, secondo il mio modesto
pensiero, la negazione di sani ideali e della parte spirituale dell’uomo, in tale società odierna,
porta alla recrudescenza di tanti mali del nostro tempo quali il suicidio, la criminalità,
l’alcolismo, la droga, la cosiddetta “malattia mentale”.
La sfrenata voglia di nuove emozioni, benessere, divertimento, falsi mondi dorati, per i
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