Page 36 - RIVISTA AGOSTO 2024
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Gabriella Fortuna





                  La popolazione che invecchia un problema? No, una sfida da vincere






                  L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più anziana al mondo, un fenomeno dovuto a vari
               fattori, tra cui l’aumento della speranza di vita e il calo della natalità, cosicché l’invecchiamento

               della popolazione è diventato un aspetto sociale di notevole importanza.

                   Si vive più a lungo, per cui non c’è ragione per la quale non si deve contemporaneamente
               mantenersi in buona salute. Un costante esercizio fisico e un’alimentazione sana ed equilibrata

               possono stabilire se si godrà di una sana vecchiaia, oppure se si trascorrerà gli ultimi anni della

               vita in continua cura dai medici.

                  La fascia di popolazione che supera i 75/80 anni di età è in continua crescita, di conseguenza
               si è più suscettibili a malattie croniche, come il diabete, le patologie cardiovascolari e soprattutto

               le demenze. Ciò richiede una maggiore capacità di risposta da parte del sistema sanitario e del

               welfare, che non sempre rispondono in maniera opportuna e tempestiva alle tantissime esigenze

               delle persone che lamentano, sempre più spesso, di essere lasciate sole nel momento di maggiore
               precarietà.

                   Gli anziani, soprattutto quando non in piena salute e in autonomia, non solo impongono un

               carico assistenziale significativo sulle famiglie e sulle strutture sanitarie, ma richiedono anche
               risorse economiche notevoli.

                  Purtroppo, l’Italia non è un Paese per vecchi, qualcuno a ben dire aggiungerebbe neanche per

               i giovani. Per i senior non c’è una politica di fondo che li tuteli, a cominciare dalla mancanza di
               strutture che possano favorire l’inclusione e che possano far sentire meno la solitudine, grave

               problema in quest’epoca dove imperversano in gran massa i social.

                  A rendere il quadro più complesso, occorre sottolineare che gli anziani presentano una fragilità
               di tipo affettivo maggiore rispetto a una persona giovane e per questo il supporto psicologico a

               lui deve essere superiore.

                  Ma il nostro paese ne è consapevole? Riesce ad attuare una politica dove l’anziano, persona
               depositaria di saggezza e cultura e sapienza, possa essere valorizzato mettendo in risalto le sue

               peculiarità, senza che possa sentirsi vecchio ed inutile? È una sfida che lo Stato deve prendere

               consapevolezza senza perdere tempo.

                  L’invecchiamento della popolazione implica una revisione delle politiche sociali con l’obiettivo
               di garantire un invecchiamento attivo e dignitoso. Questo significa investire in infrastrutture

               accessibili, promuovere attività ricreative e culturali e sviluppare politiche sociali che rispondano

               alle esigenze dei più longevi.

                  In sintesi, se da un lato l’aumento della speranza di vita è un segno di progresso e miglioramento
               delle condizioni di vita, dall’altro rappresenta una sfida che richiede soluzioni innovative e un

               approccio integrato per garantire il benessere di tutti i cittadini, giovani e anziani.

                  Non bisogna dimenticare che la vecchiaia, pur con tutti i fastidi che si porta dietro, resta
               sempre un privilegio, almeno per chi vive nella società del benessere. Le persone più anziane

               possono offrire un contributo prezioso in termini di esperienza, conoscenza e competenze, che

               possono arricchire il vissuto di tutti.
                  Questo scenario impone un dibattito urgente su come finanziare adeguatamente le crescenti

               esigenze di una popolazione sempre più anziana, magari attraverso una maggiore partecipazione

               del settore privato o l’introduzione di nuove forme di assicurazione sociale.
                  L’invecchiamento della popolazione non può essere visto solo come un problema da risolvere,

               ma come una realtà complessa che richiede risposte immediate.

                         Una società civile si denota anche da come vivono i nostri nonni e ancora purtroppo si
               sente la necessità di un approccio continuo e coerente nel fornire assistenza. Non c’è più tempo.

               Occorrono risposte immediate.

                                                                                                                         Gabriella Fortuna




                36   periodico mensile del gruppo NOIQUI
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