Page 69 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2023
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LuIgI pIsTOnE

               plessità delle sue “trame” e questo ci porta qualche volta a commettere l'errore più grande di

               tutti: associarsi a uno stupido con l'obiettivo di usarlo per le proprie mire. È un errore imper-
 Le cinque leggi sulla stupidità  donabile perché non si possono prevedere le mosse di uno stupido, agendo senza una logica

               non si può calcolare niente, le variabili sono infinite e finiscono sempre col metterci in mezzo

 di Luigi Pistone  lo studioso di storia.

 Le cinque leggi fondamentali della stupidità umana furono elaborate dallo storico Carlo Maria   Sembra paradossale; eppure, non si ha idea dei danni che ha causato questa legge: sono caduti
 Cipolla nel 1976, redatte inizialmente in inglese e pensate come regalo satirico per alcuni suoi   imperi, economie sono state distrutte e guerre sono state scatenate per questo fatale errore di

 amici. Furono successivamente pubblicate in italiano all'interno di una piccola raccolta intito-  valutazione, continuando su questa linea si giunge all'ultima legge. Se si ragiona con le altre tre

 lata “Allegro ma non troppo”.  categorie presenti si nota, ovviamente, che le persone migliori da manipolare sono gli sprov-
 L'umanità è divisa in quattro categorie: gli intelligenti fanno il proprio vantaggio e quello degli   veduti. Se i banditi e gli intelligenti possono usarle per i propri intenti senza danni collaterali,

 altri, gli sprovveduti danneggiano se stessi e avvantaggiano gli altri, i banditi danneggiano gli   può anche succedere che un bandito particolarmente dotato possa usare per i suoi scopi un

 altri per trarne vantaggio e gli stupidi ledono gli altri senza avvantaggiare se stessi o danneg-  intelligente e viceversa. Il risultato non cambia molto, ciò perché si possono prevedere le mosse
 giandosi.     e si sa cosa può volere un bandito. Egli potrà volere dell'oro, se si comprende questo lo si può

 Ora passiamo direttamente alla prima legge: sempre e inevitabilmente ognuno di noi sot-  utilizzare per i propri scopi, ma cosa vuole uno stupido non si sa e non si può prevedere.
 tovaluta il numero di stupidi in circolazione. Questa affermazione può sembrare sciocca e   La quinta e ultima legge, quindi, sostiene che la persona stupida è la persona più pericolosa che

 banale, ma un'analisi più attenta mostra quanto tutto ciò può essere spaventosamente reale   esista. Il corollario di questa legge è lo stupido: è più pericoloso del bandito. In una società retta

 ed è riscontrabile nel quotidiano. Se ci pensiamo un attimo, infatti, ci rendiamo subito con-  in prevalenza da banditi si verrà a generare questa situazione, ciclicamente una certa quantità
 to di due cose: la prima è che persone giudicate in passato razionali e intelligenti si rivelano   di ricchezza passerà nelle loro mani. Può sembrare terribile, ma se si pensa un attimo non è

 poi all'improvviso inequivocabilmente e irrevocabilmente stupide e la seconda è che giorno   così devastante. Accade anche oggi in altre forme. Il migliore dei mondi possibili è un'utopia

 dopo giorno con un incessante monotonia si è intralciati e ostacolati nella propria attività da   di mondo retto in maggioranza da intelligenti, che fanno il loro bene e quello degli altri. Ciò
 individui stupidi che compaiono all'improvviso nei luoghi e nei momenti meno opportuni. In   porterà a una più equa distribuzione delle ricchezze, migliorando la società. In tali esempi non

 pratica, dunque, qualsiasi cifra che daremo per stimare il numero di stupidi è essenzialmente   sono considerati gli stupidi perché il loro inserimento cambierebbe tutto. In tale ragionamento

 una sottostima.   Cipolla inserisce un esempio che dà molto da pensare, al netto di tutto quello che è stato scrit-
 Se questa prima legge cerca di dare un dato numerico alla quaestio, la seconda cerca di trac-  to si può individuare una società in declino e una in ascesa, tenendo conto che il numero degli

 ciare un identikit preciso dello stupido che è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della   stupidi è sempre elevatissimo, in una società in ascesa il numero degli intelligenti è comunque

 stessa persona: non esistono distinzioni etniche, di ceto o economiche. La stupidità colpisce   molto alto e supera gli sprovveduti, i banditi, dal canto loro, portano molti benefici. Esempi
 ogni categoria e struttura e questo si ricollega facilmente alla prima legge. Se fosse un proble-  storici sono moltissimi: si pensi al periodo classico con lo splendore delle polis dell'antica Roma,

 ma etnico-sociale, infatti, il numero degli stupidi sarebbe sì alto ma almeno calcolabile e non   le biblioteche sono piene di testi di persone intelligenti che grazie alle loro invenzioni, al loro

 stupirebbe più di tanto. Quotidianamente, invece, ci meravigliamo della straordinaria diversità   pensiero hanno contribuito alla crescita delle loro civiltà, ma il declino, secondo Cipolla, inizia
 degli individui stupidi. Si avrà a che fare sempre con un numero incredibile di stupidi. Cambia   quando ai membri stupidi della società è concesso dagli altri membri di diventare più attivi e c'è

 solo la struttura sociale ed economica e nient'altro; qualcuno può tentare d’investirti perché   un aumento di sprovveduti e banditi. Tale pensiero è una delle analisi più lucide che si possono

 distratto dal cellulare a Times Square, oppure come mettersi davanti al tuo arco mentre stai   fare sui nostri tempi. Sebbene Cipolla sia morto nel 2000 il suo pensiero è veramente in linea
 cacciando... non cambia nulla, nemmeno in genere per l’orientamento sessuale ci si può sal-  con il nostro tempo, quello che si vive oggi è veramente il tempo del declino: agli stupidi è stato

 vare da questa legge. Gli stupidi sono sempre estremamente numerosi a prescindere. Non è   permesso veramente di agire indisturbati; si pensi ai social web. Anche Umberto Eco disse che

 facile da accettare: alcune categorie sosterranno sempre che gli stupidi affollano certi stereo-  queste forme di comunicazione avevano dato diritto di parola a legioni di imbecilli e ogni indivi-
 tipi, ma se ci pensiamo bene ci rendiamo conto che non è così. È una legge di ferro e non si   duo può dire ciò che pensa a prescindere dal ragionamento in essere. Ciò che stupisce è proprio

 può sfuggire.   il fatto che il resto della società non intervenga e li lasci indisturbati senza freni.

 La terza legge, quella che dà la definizione di stupido, anticipata con la revisione dell'umanità   La stupidità è paradossalmente una delle “tracce” che pervade in maniera più pervicace e ine-
 in categorie, va ovviamente spiegata: una persona stupida è una persona che causa un danno a   luttabile la società, lasciando disarmata e rassegnata qualsiasi scienza umana, dalla psicologia alla

 un'altra persona o a un gruppo di persone, senza allo stesso tempo realizzare alcun vantaggio   sociologia, alla medicina.

 per sé o addirittura subendo una perdita. Gli intelligenti sono quegli individui che fanno sem-
 pre del bene a loro e agli altri ed è, ovviamente, una gran bella cosa che capita spesso. Grazie

 a una propria azione si può avere un ritorno personale e allo stesso tempo di comunità. Ad

 esempio, l’intelligente inventa un nuovo tipo di microchip, lo brevetta, diventa ricco ma allo
 stesso tempo ha facilitato la vita di miliardi di persone che usano la sua invenzione e ciò suc-

 cede spesso anche nel “piccolo”.

 Nella quarta legge le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle per-
 sone stupide, in particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momen-

 to e luogo e in qualunque circostanza trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra

 infallibilmente un costosissimo errore.
 A volte, invece, si pensa che lo stupido possa far male solo a se stesso, sottovalutando la com-






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