Page 10 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2023
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rOsA mARIA chIARELLO


                                                                                                                                                                             lontano Francesco, ti ricordi , il ragazzino biondo che ci portava il pane fresco, quello buono,

               IL TEMPO È PASSATO                                                                                                                                            profumato, il televisore in camera da letto, la cucina che nei giorni di festa profumava di teglie


               Ho aperto gli orizzonti della mente, ho squarciato i sentieri della vita ed ho visto il marciu-                                                               di pasta a forno, di pollo con le patate e  dolci fatti in casa. E i libri letti di notte, e le lunghe
               me, ho visto fratelli contro fratelli, uomini contro uomini. L'indifferenza e la disaffezione                                                                 notti a chiaccherare, dei nostri primi amori rimasti  presenti solo nelle nostri menti. Tutto

               dominano l'uomo, si vive un tempo di aberrazione dove tutto è lecito, senza regole percor-                                                                    ricordo e so che anche tu ricordi, ora che percorriamo  strade diverse quasi a volere esorciz-

               riamo le vie del mondo, fra vizi e materia.                                                                                                                   zare quel passato doloroso  che ci teneva inchiodati alla casa della nostra infanzia, dove tutto
               Tutto è concesso per celare il male che si annida dentro di noi.                                                                                              scorreva lentamente fra gioie mai assaporate sempre velate di quella tristezza che cercavamo

               Anime belle e pure vagano inermi in un mondo di scimmie, nudi alterniamo il giorno alla                                                                       di soppiantare ma  che veniva su nostro malgrado. Ogni festa, ogni gioia guastata  dal dolore

               notte, sugli scalini di una chiesa adagiamo il nostro io alla ricerca di un assoluto che abbiamo                                                              latente che ci ingabbiava sempre più impossibilitati a scrollarci quell'odore che semplicemente
               abbandonato per cercare di aggrapparci ai piaceri della materia, trascurando lo spirito che                                                                   ci è rimasto addosso.  E quelle scale, correvo quando le salivo, avevo

               anela all'infinito.                                                                                                                                           sempre l'impressione che qualcuno mi inseguisse per farmi del male, la paura si impadroniva

               Ma l'assoluto ci sta accanto, ci tende la mano, che ritraiamo, accecati, come siamo, dai ba-                                                                  di me, mi acquietavo solo quando raggiungevo le stanze aperte, una dentro l'altra
               gliori di un mondo fatuo e bugiardo , che non mostra il suo vero volto, che ci inganna ogni                                                                   come le scatole cinesi. L'unico posto che mi faceva sentire a mio agio era la nostra stanza.

               giorno nell'apparire e non nell'essere. E' necessario ritornare all'essenza, cercare di guardarsi                                                             Nonostante tutto vorrei tornare a quei tempi in cui il dolore stava dentro ma io non lo vede-
               nell'anima, dare alla parola la funzione per la quale è nata, comunicare sempre ciò che si ha                                                                 vo. Tutto abbiamo condiviso, soprattutto le lacrime ma oggi siamo lontani, divisi non capisco

               dentro anche quando può far male. La verità rimane nascosta sui lini sporchi di supposizio-                                                                   da cosa. Ognuno di noi  vuol percorrere strade diverse, per dimenticare ciò che dimenticare

               ni e indifferenza. Per spirito di sopravvivenza  si cerca di non dire, di chiudersi in se stessi,                                                             non si può come se la visione dell'altro creasse un tornare indietro nel tempo quando tutto era
               facendo marcire dentro di noi i pensieri non espressi, abbandonando in un angolo del cuore                                                                    segnato ma noi non ci accorgevamo o forse cercavamo di lasciarlo fuori quel tempo. Ci siamo

               l'amore sognato ed agognato fra fratelli che si allontanano per sempre.                                                                                       riusciti? Non so .Certo tutto è cambiato, altre vie da percorrere, sembra che il destino, in fon-

               E' difficile ritrovarsi quando viene meno il quotidiano, la comunicazione e la condivisione                                                                   do, è stato clemente. Viviamo una vita apparentemente serena, lontano dai frastuoni interiori
               maturano quei rapporti                                                                                                                                        di un tempo, quando tutto sembrava difficile da sopportare. Se guardo indietro, solo ricordi

               ormai lontani o forse non ci sono mai stati, forse sentimenti brutali sono prevalsi all'amore,                                                                e rimpianti si accavallano nel mio cuore, e tu non ci sei , non ne fai più parte. Un giorno non

               quell'amore dolce e sublime di anime perse alla ricerca di sè.                                                                                                avrò nulla da ricordare con te accanto, solo qualche pranzo nei giorni di festa, in cui ipocrita-
               Oggi sogno e continuo a sognare, non mi arrendo, continuo a sperare. Ma realizzerò mai                                                                        mente cerchiamo di  stare insieme. Eppure, spesso ricordo, i giorni della nostra adolescenza e

               quel sogno d'amore?                                                                                                                                           della nostra giovinezza quando allo stare insieme preferivi la solitudine o la compagnia della

               Mi rivedo accoccolata nel ventre materno, fra luci e ombre, giovane correvo con la speranza                                                                   cugina del cuore, la stessa che cercava di fregarti i fidanzati e che poi si è allontanata per sem-
               di una vita d'amore, allegra portavo con me i fiori della vita, fiori,  ormai, appassiti e buttati                                                            pre. Ed io stavo lì ad aspettare che tu cambiassi, che ti avvicinassi a me come quando bambine

               nel fango del tempo. Tu, anima mia, non puoi capire cosa si prova quando i giochi si fan-                                                                     ci tenevamo per mano. Poi  finalmente, di nuovo, sorelle e complici. Ci siamo ritrovate, ormai

               no difficili, quando il silenzio ti prende per mano, e tu vorresti gridare che non può finire.                                                                grandi, ci siamo aiutate, ci confidavamo tutto ciò che ci accadeva. Durante i lunghi pomeriggi
               Sentirsi svanire nel nulla, annegare nell'oblio delle sensazioni, credere nell'amore e ritrovarsi                                                             invernali, ci confortava il nostro dialogare al telefono.

               nella guerra, riemergere dalla gramigna e far capolino fra odorose viole.                                                                                     Nessun segreto fra noi, o almeno così pensavo, salvo poi accorgermi che forse tu mai sei stata

               Questo vorrei, amare, amare all'infinito ed essere amata, condividere i giorni e le notti di so-                                                              completamente sincera, mai mi hai raccontato tutto della tua vita.
               litudine. Ma niente è più come prima, ormai percorriamo strade parallele, è difficile rincon-                                                                 Solo ciò che tu pensavi potessi sapere. Oggi nessuna condivisione, solo dialoghi di circostan-

               trarsi se non per stare, ipocritamente, insieme. Divago nel sogno ormai perso.                                                                                za, oggi ci teniamo lontano, sbiadisce il giorno, non so come stai, non sai come sto e intanto,

               Mi rivedo bambina, seduta accanto al balcone, i vetri chiusi, con te compagna di giochi.                                                                      tutto trascorre e passa.
               Abbracciate ci facciamo compagnia, nella casa vuota, ascoltiamo i rumori lontani, cantiamo

               per non sentire l'eco della paura.                                                                                                                              PRECIPITO…                                     7 AGOSTO
               La Signora Concetta ci guarda da fuori, abita di fronte al balcone chiuso, ci sorride la Sig.ra                                                                 File di case,                                  Fra le pieghe del vento

               Concetta e ci fa compagnia. Guardiamo al di là del vetro. Quanto tempo è passato da quel                                                                        lungo la via                                   ho conservato i ricordi

               giorno colorato di grigio!                                                                                                                                      nascondono vite                                giorni assolati fra il pianto
               La casa ormai non c'è più, si è persa nei sogni bambini.                                                                                                        di uomini soli                                 e la disperazione di perderti.

               Eppure quanti ricordi, di giorni e di ore passate assieme a farci compagnia in attesa che                                                                       alla ricerca di pace.                          Ho pregato che il tuo andare

               mamma ritornasse dal lavoro                                                                                                                                     Fra infiniti crepuscoli                        fosse indolore.
               che, in quei tempi di assoluta sofferenza, ci dava da vivere. Quanto dolore, eppure eravamo                                                                     s'adagia la luna sui tetti                     Dio ha ascoltato

               felici, la mamma , si Lei, riusciva a renderci tali o così credevamo, riusciva a nascondere a noi                                                               ignara testimone                               e come un uccellino

               bambini il dolore di un marito adagiato sul letto del dolore. Malattia e sofferenza si respira-                                                                 di dolci sospiri e amari ri-                   hai perso le tue piume.
               vano nell'aria, ma noi non percepivamo. Solo dopo, da adulti, abbiamo capito gli occhi  rossi                                                                   cordi.                                         Ti sei nutrita del respiro della terra

               dal pianto  quando la trovavamo in quella casa linda , al ritorno della scuola con un sorriso a

               metà sulle labbra.                                                                                                                                              Rubo all'oblio del tempo
               Ricordo ogni angolo di quella casa: la nostra stanza con la finestra a balconcino con una                                                                       i miei pensieri stanchi,

               larga soglia dove mi adagiavo a leggere mentre tenevo  lo sguardo alla via per scorgere da                                                                      ghiacciai funesti
                                                                                                                                                                               si sciolgono al sole.



                10   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       11
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