Page 54 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2022
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rAffAELE gRAnATO


                                                                                    Sono Raffaele Granato. Vivo a Nocera                                                       che essa è una e tante allo stesso tempo. La realtà è un enigma. Così è se vi pare racconta questa

                                                                                    Inferiore (SA). Ho ventinove anni. Dopo                                                    realtà, la quale, proprio perché così è, cioè enigmatica, il finale è inesistente, e dunque assume

                                                                                    essermi diplomato come perito informa-                                                     le sembianze di un’irrisolvibile indagine. La verità, se impulsivamente voluta come Psiche si
                                                                                    tico, la curiosità e l’entusiasmo che ho                                                   comportò con Eros, essa mai si mostrerà per soddisfare le aspettative della ratio.

                                                                                    sempre mostrato verso le arti e il teatro,                                                 In una casa borghese non si fa che discutere sulla figlia della signora Frola e moglie del signor

                                                                                    mi hanno permesso di intraprendere un                                                      Ponza. Costei vive segregata in casa dal marito perché non venga tormentata dalla suocera che
                                                                                    percorso decisamente diverso da quel-                                                      la crede ancora sua figlia, quella figlia che lui sostiene sia disgraziatamente morta durante il ter-

                                                                                    lo scolastico. Nel 2012 mi sono iscritto                                                   remoto che ha colpito il loro paese d’origine. Per tale ragione, la signora Frola, dopo aver allon-

                                                                                    alla facoltà triennale Davimus (Discipli-                                                  tanato per un periodo la figlia rinchiudendola in una casa di cura, al suo ritorno, deve simulare
                                                                                    ne delle arti visive della Musica e dello                                                  un secondo matrimonio. Da questo antefatto si dipana tutta la vicenda di “Così è se vi pare”.

                                                                                    Spettacolo) presso l’Università degli Studi                                                La Signora Ponza assurge come simbolo della verità; infatti, non si svelerà per compiacere i

                                                                                    di Salerno. Mi laureo con una tesi finale                                                  pettegoli ospiti di casa Agazzi: il suo volto resterà coperto, la sua identità resterà doppia. Ella
                       sulla drammaturgia di Ibsen. Completo gli studi nella medesima università iscriven-                                                                     dirà in chiusura del terzo ed ultimo atto: «La verità? È solo questa: che io sono, sì, la figlia della

                       domi alla magistrale in Scienze dello Spettacolo e concludendo con una seconda tesi                                                                     signora Frola – e la seconda moglie del signor Ponza – sì; e per me nessuna! Nessuna! Per me io
                       dedicata alla drammaturgia e all’analisi di spettacoli teatrali ibseniani. Dal 2011 al 2019                                                             sono colei che mi si crede». Sostiene così entrambe le versioni rispettivamente raccontate dalla

                       agli studi universitari ho affiancato la mia passione per il teatro recitando in diversi                                                                Signora Frola, sua madre, e il Signor Ponza suo marito. Il segreto che la lega a queste due figure

                       laboratori, tra i quali Artenauta Teatro, Teatro Elicantropo, Teatro Grimaldello.                                                                       resta occultato perché inorridisce persino gli occhi di Pirandello stesso. Vi è sotto la scrittura
                       Nel luglio 2022 comincio un nuovo percorso di studi presso l’Istituto Nazionale di                                                                      un crimine sessuale sul quale ha indagato come uno psicanalista il regista Massimo Castri: il

                       Pedagogia Familiare (INPEF con sede a Roma) iscrivendomi al master di Pedagogia                                                                         signor Ponza e la signora Frola, in un lontano passato, dovevano essere stati amanti; dalla loro

                       teatrale.                                                                                                                                               relazione hanno avuto una figlia. Cadute in disgrazia a seguito di una terribile tragedia, Ella, la
                       Amo leggere sin da bambino. La lettura è per me un’esperienza immersiva la quale mi                                                                     madre, per mantenere la figlia, non ebbe altra scelta che spingerla ad unirsi incestuosamente e

                       porta a scoprire quel mondo infinito che ciascuno di noi ha dentro di sé.                                                                               con un finto matrimonio con il signor Ponza. Per tale ragione Ella deve vivere sotto mentite

                                                                                                                                                                               spoglie, come figlia segreta e segregata in casa dal marito; lontana dagli occhi e le chiacchiere
                                                                                                                                                                               indiscrete dei benpensanti, in paese, i quali non possono far altro che rendere ancor più greve

               CENNI SULLA STORIA DEL TEATRO.                                                                                                                                  il dolore delle vittime di questo atroce destino.

               Teatro deriva dal greco théatron, che vuol dire spettacolo e dal verbo théaomai, cioè vedere.                                                                   Una vicenda piuttosto incresciosa che non poteva essere raccontata in maniera esplicita ad un
               Le sue origini risalgono al VI e V secolo a. C., secoli durante i quali esso era rito, in quanto                                                                pubblico pudico e conservatore di inizio Novecento ma, probabilmente, anche perché ricor-

               legato al culto dionisiaco e mito, in quanto traeva ispirazione dai racconti mitici di Omero.                                                                   dava all’autore stesso le accuse incestuose che sua moglie Antonietta Portulano, ossessionata

               Da sempre esso è vivo per parlare all’uomo e dell’uomo. Le altre arti quali la scrittura, la mu-                                                                dalla gelosia, rivolse contro di lui perché molto affezionato alla figlia Lietta.
               sica, la pittura, la danza, coesistono nel suo tempo e nel suo spazio per dare vita ad un even-

               to: la relazione attore-spettatore, ossia quella comunione che dai greci ai giorni nostri il teatro                                                                                                                                                                      Raffaele Granato

               ricerca e ricrea






               L’ OSCURO SEGRETO DELLA SIGNORA FROLA E DEL SIGNOR PONZA

               tratto da



               “COSÌ È SE VI PARE” COMMEDIA FAMOSA DEL GRANDE PIRANDELLO.



               La Signora Frola e il Signor Ponza suo genero: questo era il titolo della novella dalla quale Pi-
               randello, nel 1917, trasse il soggetto per la stesura della commedia “Così è se vi pare” pubblica-

               ta a puntate nel gennaio del 1918 sullo storico periodico La Nuova Antologia. “Una parabola

               in tre atti” e “una gran diavoleria” così la definì Pirandello, quando la presentò a suo figlio
               Stefano, consapevole del fatto che quella diavoleria avrebbe sconvolto non poco le coscienze

               degli spettatori degli anni Dieci. Difatti, gli spettatori che quella sera del 18 giugno del 1917 si

               recarono al Teatro Olimpia di Milano per assistere, in prima nazionale, alla nuova commedia
               pirandelliana, conobbero un prodotto drammaturgico che divergeva non poco dai paramenti

               stilistici della drammaturgia naturalista di fine Ottocento.

               Con questo testo, l’autore esplora ancor di più i discorsi filosofici pertinenti al relativismo.
               L’argomento è la Verità, sempre ricercata, agognata dalla mente razionale dell’uomo borghese

               se non addirittura immaginata così come vuole che sia per lui. Pirandello è qui per dimostrarci





                54   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       55
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