Page 14 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2021
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POESIA cONTEMpORANEA



                  PRIMO EVENTO
                  SULLE NOTE DI HUGO, PAVESE E SCHOPENAHUER
































               SENTIMENTI
               1)                                               Divenni cardo quando sempre sono stata
               Dovevo buttar via tutta la rabbia                viola, divenni un fil spinato che mi
               che mi stringeva la mano quando                  stracciò tutto il pensare ...
               mi accorgevo di avere nella testa                Scesi a nutrire il mio Ronzinante e
               pensieri con una lama tanto affilata             non cercai mai più di fermare i miei
               da tagliare a pezzi tutta quella gente           mulini a vento ...
               a cui batteva il cuore ...
               Ma mi risposi, in un attimo di tregua, che       3)
               "-Quanto più piccolo è il cuore,                 I lacci delle scarpe sono nuovi
               tanto più odio vi risiede. (Victor Hugo)         e lo zaino l’ho riempito stamattina
               e chiusi con la saldatrice tutta la mia rabbia   Devo scalare l’arte di arrangiarsi
               in una pattumiera ...                            e mettere da parte tutta la zavorra
               2)                                               di tante paure e pause macilente
               Io sono nata vento,                              che avevano indebolito il mio lottare
               e posso rinfrescare la memoria                   -L’unica gioia al mondo è cominciare.
               ad un fiore che dimentica                        È bello vivere perché vivere è cominciare,
               che siamo in primavera ...                       sempre, ad ogni istante. (Cesare Pavese)
               Sono fatta di nebbie, quando                     Se hai la testa su una carrozzella, puoi
               cala la malinconia, mi piace                     anche trovare un’idea rattrappita e l’ansia
               accoccolarmi vicino alle giunchiglie             fa tremare le ginocchia
               Ma un mattino soffiò a lungo                     Un passo dopo l’altro, sarò anche lumaca,
               il Mistral che invase ogni certezza...           ma mi porto sulle spalle tutta quella casa
               Poi mi ritrovai con quel pugno di mosche         dove ricresce ancora il biancospino ...
               in mano, dove o tutto è opaco o tutto brilla
               (Schopenhauer)                                   ADRIANA CRESSI



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               periodico mensile del gruppo NOIQUI
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