Page 3 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2022
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EDITORIALE
EMOZIONE
Chissà come è stata l’alba dei tempi, e se tutto nacque per un gran caos o era predestinato da
un grande architetto degli eventi. Se l’era del gelo è stata solo un passaggio oppure fu deciso
che era ora di cambiare volto al “mondo”. E quella torre di babele fu davvero l’inizio del non
capirsi o fu solo una vanità cominciare a parlare in modo da falsificare il non capirsi…
Anche la storia della prima donna al mondo fu davvero una creatura “impastata” da una costo-
la dell’uomo oppure fu l’uomo che ne nacque con una in meno…La domanda è molto simile
se era l’uovo o la gallina a nascere per prima. Di certo “per i cristiani” se è esistito l’Eden abi-
pag. 40 i laboratori di noiqui tato da Adamo ed Eva, in proiezione di appartenenza dovremmo essere tutti fratelli di sangue,
allora perché tanti confini a dividere misere proprietà terrene, distinguendo così “i buoni dai
cattivi”. Lo so bene la storia racconta, lascia tracce di passaggi etnici, civiltà vissute e altre evo-
lute, ma se i regni sono cinque cosa spinge ad efferati atti nel volerne inventare altri con tanta
violenza! La bramosia dell’essere umano non ha limiti, e quel senso innato della conquista è
nata nello stesso momento che veniamo al mondo Pionieri, scalatori di montagne, bracconieri
di anime e di animali, condizionatori di masse e confabulatori nascosti da parvenze aggraziate,
pag. 22 contest online si sciolgono lungo l’asse terrestre confondendosi tra i diversi colori della pelle. Tutti pronti a
giocare con le emozioni (in genere definita come una risposta a uno stimolo che produce cam-
biamenti fisiologici). E si perché loro reagiscono alla legge più naturale del mondo ossia sono
una risposta automatica ed istintiva agli stimoli esterni. Molto spesso si rivelano attraverso il
viso, felicità, sorpresa, paura, rabbia, disgusto e tristezza e così via fino ad arrivare a ben 21 sta-
ti emozionali, come il movimento di labbra, occhi e sopracciglia pronti a darci le informazioni
più accurate sugli stati d'animo e su come cambia lo stato d’animo. Persino il sorriso che per
natura dovrebbe rispondere a un preciso momento emotivo, in realtà può essere ingannevole
e si nasconde dietro diversi sorrisi, tra cui educato, crudele, falso, schivo, e così via. Mi viene
da pensare alle statue dei Maya e alle espressioni del viso… Insomma, il motore di tutta l’u-
manità come si diceva è legata alle emozioni, come lo scarso voler apparire, indossando abiti
poco accattivanti delle donne, o la voglia di alienare i beni nella fase di disgusto o a comprare
LE ASSOCIAZIONI il superfluo nella condizione contraria. E per ultimo solo per importanza c’è il mitico social, si
anche Facebook ha il suo canale emotivo, dove seppur in modo virtuale ha il potere di conta-
giare le masse. Se togliamo i leoni da tastiera si puo’ notare che a post positivi ne seguono altri
altrettanto positivi e di rimando uno negativo avrà i suoi affiliati negativi. L'ora della felicità.
Usando il sito WeFeelFine.org, alcuni ricercatori della Stanford University hanno analizzato
circa 13 milioni di emozioni che sono state registrate sul Web dal 2005. I ricercatori hanno
scoperto che gli anziani sono di solito più felici, ma per ragioni diverse. I giovani sono felici
quando sono eccitati, le persone anziane sono più felici quando sono in pace. Inoltre, le donne
tendono a sentirsi più amate degli uomini, ma anche a sentire più il senso di colpa. Gli uomini
spesso si sentono più felici, ma generalmente più soli. Il momento più felice della giornata?
Sempre secondo i ricercatori è l'ora di pranzo. I sentimenti invece sono lo strumento che ci
portano ad avere connessioni sistematiche tra categorie di oggetti e situazioni, alimentando a
loro volta le emozioni, giocando così in un vortice sempre più concatenato e dipendente tra
loro. Quindi il mondo pensante, quello a noi conosciuto, si alimenta e reagisce esclusivamente
dietro queste due semplici e profonde parole, emozione e sentimento, anche il ragionamento
deriva dall'emozione. Mi chiedo se abbiamo ancora vergogna, magari ne parliamo un’altra vol-
ta quando parleremo delle fake news e l’evoluzione del pensiero distorto.
Una piccola raccomandazione, evitate accuratamente i giocatori di poker.
Luciano Zampini