Page 46 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2023
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FRANCESCO BILLA                                                          MARIA RITA CUCCURULLO                                                                ANNA FIORILLO-CLAVELLI                                     CETTINA LA PLACA TUMMINELLI


                 DIALOGO INTERIORE                                                        IO SONO                                                                              IO SONO DI ME PRIGIONIERA                                  ABNEGAZIONE

                 Io esisto. E sono io                                                     frammento d'un tempo                                                                 Io sono di me                                              (Chi sono…di me)
                 Io mi conosco a fondo                                                    prodigo di vita                                                                      quel sole che                                              Con il tempo ho imparato a non abnegarmi solo

                 e parlo con me stesso.                                                   tra rami recisi                                                                      mi è mancato                                               per gli altri,

                 Parole che son mute,                                                     e fiori rinati,                                                                      quella carezza                                             ma a provar un po’ di amor proprio.
                 intime vibrazioni                                                        vento leggiadro                                                                      mai conosciuta                                             Gli altri, questa monade chiusa in se’,

                 che solo io intuisco                                                     tra foglie d’autunno                                                                 sono la strada nuova                                       è stata sempre importante per me,

                 e nessun altro intende.                                                  e magica aurora                                                                      che vorrei percorrere.                                     lo è stata più di me stessa.
                 Son echi d'infinito,                                                     di un giorno d'estate.                                                                                                                          Ma non ho trovato mai il chiavistello per aprire i

                 scintille di coscienza,                                                  IO SONO                                                                              L’amaro pianto                                             loro cuori inariditi.

                 compendio di ricordi                                                     tra rivoli di un sorriso mai spento,                                                 mi ha lacerato il cuore                                    Non mi sono mai aspettata
                 frutto dell'esperienza.                                                  tra gocce di rugiada                                                                 quando la dignità                                          e non mi aspetto mai nulla dal prossimo, nean-

                 Io solo so chi sono:                                                     e sorsi di lacrime furtive                                                           mi è stata calpestata                                      che quella mano che mi avrebbe tirata fuori dal
                 diavolo impenitente,                                                     non ancora asciugate.                                                                e l’anima lapidata.                                        dolore.

                 ma un angelo ferito,                                                     IO SONO                                                                                                                                         Davo e dò ancora senza riserve, perché tendere

                 che tanti han conosciuto,                                                ascolto profondo                                                                     Io sono di me                                              una mano è un gesto che nasce dal mio cuore e
                 nessuno ha mai capito.                                                   di dolori sommessi,                                                                  cenere di un filo spinato                                  l’amore è donazione.

                 Ma io resto lo stesso                                                    rima di versi d'amore.                                                               prigioniera di pensieri                                    Ho sempre ricevuto calci ai denti,

                 nel volgere degli anni                                                   E DI ME ora puoi stringere a te,                                                     senza parole                                               Invidia, noncuranza, cattiveria,
                 e so che la mia storia                                                   i riverberi dolci di passioni                                                        di occhi muti e senza luce                                 mai un gesto gentile e di generosità,

                 seppure non compresa                                                     che il tempo ha conservato                                                           prigioniera in un velo                                     Ho imparato a vivere nell’indifferenza, falsità,

                 rimarrà sempre viva                                                      tra le onde dei giorni                                                               che soffoca                                                nell’ egocentrismo altrui,
                 come una fiamma accesa                                                   e le pieghe dell'anima!                                                              la mia inutile vita.                                       rifugiandomi solo nella mia fragile scorza.

                 e donerà calore                                                                                                                                                                                                          Agli altri continuo a porgere l’altra guancia, chie-

                 anche a chi non lo sa,                                                ROSALBA DI GIACOMO                                                                                                                                 dendomi sempre
                 con tutti i miei peccati,                                                                                                                                                                                                se potrò’ vivere a lungo,

                 ma mai con la viltà.                                                  Ho vissuto il sereno                                                                                                                               per ricevere una carezza e vedere l’amore sparso
                                                                                       come tempo d'attesa.                                                                                                                               per il mondo.
                                                                                       Non ho mai imparato                                                                                                                                     PATRIZIA NAPOLITANO

                                                                                       a ballare sotto la pioggia.                                                             SUSANNA PELIZZA
                                                                                                                                                                                                                                               NEL PALLORE DELL'INSON-
                  MARIO LAMBERTI                                                       Ma, se vuoi, danzerò con te,                                                            E CERCHERÒ                                                      NIA,

                  (NON) DIALOGO TRA UN UOMO                                            e ti accompagnerò col canto                                                             E cercherò                                                      Cerco la vita,

                  E UNA DONNA                                                          nel vespro della sera.                                                                  tra i viali desolati del tempo,                                 Sulle inquietudini

                  Non c'è un'altra via,                                                                                                                                        una mano amica che mi                                           Di questa notte lunga e
                  nessuna gelosia,                                                     Se vorrai,                                                                              sollevi dal rovo del dolore,                                    Buia.

                  non posso darti scampo                                               anche oltre il tramonto,                                                                un volto che mi rinfreschi                                      Tutto tace,

                  come un fiore nel campo                                              ti resterò accanto.                                                                     l'anima,                                                        Mentre la nostalgia
                  che sicuro appassisce                                                                                                                                        una carezza che possa                                           Ml prende,

                  quando il sole sparisce.                                             Rimane, nei recessi insondabili,                                                        sconfiggere la solitudine......                                 Dentro quel senso di solitudine,
                  Come donna non riesco                                                la musica con cui ci incanalammo                                                        E cercherò,                                                     Nell'attesa,

                  a capire, quindi esco                                                lungo le acque della vita.                                                              aiuole di mimose                                                Nel desiderio,

                  dalla cella dorata,                                                                                                                                          per abbellire la mia                                            Nei battiti di un amore.
                  con la forza addobbata                                               Ignoro come ne raggiungemmo                                                             prigionia,                                                      Forse il tempo si è fermato,

                  da chi mai capirà                                                    la sorgente.                                                                            Rose per circuire la                                            In quest'oblio d'Oriente,

                  la sete di bontà                                                                                                                                             mia apatia....                                                  Fra gocce di carezze
                  che non si può negare                                                Solo varcando la soglia della luce,                                                     E infine girasoli che                                           Che illuminano il crepuscolo.

                  se si dice di amare.                                                 prima di imboccare il mare dell'infinito,                                               possano portare Amore....                                       Ora, mi adagio sul letto e
                                                                                                                                                                               Ho preso un sorso di
                                                                                       conosceremo la connessione                                                              vita e l'ho chiamata                                            Arriva l'alba...
                                                                                       fra sorgente e foce.                                                                    Pace...                                                         Il Perdono...
                                                                                                                                                                                                                                               In una notte insonne.




                46   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       47
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