Page 2 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2023
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EDITORIALE
Da quanto tempo ci stiamo baciando?
La storia millenaria del bacio
Il bacio sulla bocca, come segno d'intimità, non solo nei rapporti sessuali ma anche come
gesto d'amicizia, risale almeno a 4.500 anni fa. Si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo
a partire dalla Mesopotamia (oggi la zona tra Iraq e Siria). Anche se finora l'origine dell'usan-
za di baciarsi sulle labbra (e la conseguente diffusione del virus dell'herpes simplex) era fatta
risalire all'Asia meridionale di 3.500 anni fa, uno studio sposta di almeno 1.000 anni indietro
la pratica. Era già diffusa ci si baciava contemporaneamente in diverse culture nello stesso
periodo; quindi, non è una tradizione esclusiva di una sola regione del mondo.
L'antica scienza del bacio. «Lo studio di tavolette in argilla, con rilievi e iscrizioni in caratteri
cuneiformi risalenti al periodo in esame, testimonia che il bacio sulle labbra faceva parte del-
la vita quotidiana dell'antica Mesopotamia: sia come pratica nei rapporti amorosi sia come
gesto d'amicizia. Si tratta quindi di un'usanza molto più antica di quanto la comunità scien-
tifica pensasse finora e diffusa un po' in tutto il mondo.
A conferma di questa ipotesi, la biologa animale Sophie Lund Rasmussen aggiunge: «La ri-
cerca sui bonobo e sugli scimpanzé, i "parenti viventi" più stretti dell'uomo, ha dimostrato
che entrambe le specie si baciano, il che ci porta a dedurre che la pratica del bacio sia un
comportamento fondamentale negli esseri umani, ecco perché si ritrova in tutte le culture».
Transculturale. Anche gli antichi romani usavano il bacio come forma di saluto, mentre il
gesto aveva un forte significato di fratellanza presso gli Ebrei: qui ci si baciava sulla bocca
anche tra persone dello stesso sesso. Il bacio più famoso della Storia?
Quello che diede Giuda a Gesù. Nel Medioevo assunse una connotazione di rispetto e le-
altà: nel Canto VIII dell'Inferno troviamo il bacio sul viso di Virgilio a Dante. Inoltre, nello
stesso periodo, i capi di fazioni nemiche stringevano alleanze e stabilivano tregue in battaglia
stampandosi un bacio sulla bocca.
Vettore di malattie. Oltre alla sua importanza per il comportamento sociale e sessuale, la
pratica del bacio potrebbe aver svolto un ruolo non intenzionale nella trasmissione di mi-
crorganismi, diventando la potenziale causa della diffusione di virus tra esseri umani, come
quello dell'Herpes simplex 1, a cui l'introduzione del bacio potrebbe aver messo il turbo.
«Esiste un ampio corpus di testi di medicina risalente all'antica Mesopotamia, in cui viene
menzionata una malattia, chiamata bu’shanu, con sintomi che ricordano quelli dell'herpes
simplex 1: un'infezione che si sviluppava principalmente con vescicole dentro o intorno alla
bocca e alla gola».
Il bacio era e resta la forma più intima che due persone si possono scambiare, è come una
FERDINANDO CAPUTI “L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO OLIO SU TELA 82 X100” testimonianza aperta nell’accettazione totale dell’altro.
Luciano Zampini
fonte focus story