Page 2 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023

EDITORIALE
La pace un bene non percepito come simbolo
di benessere
La pace è spesso vista come un’assenza di conflitto, ma è molto di più. È uno stato di tran-
quillità, stabilità e sicurezza, che può portare a un senso di benessere generale. Tuttavia, la
pace può non essere sempre percepita come un simbolo di benessere perché può essere data
per scontata quando esiste, e solo quando è assente ci si rende conto del suo valore. Inoltre,
la pace non garantisce necessariamente il benessere: ci possono essere situazioni di pace in
cui esistono ancora ingiustizie sociali o economiche. Pertanto, mentre la pace è certamente
un bene prezioso, la sua relazione con il benessere può essere complessa e non sempre im-
mediatamente evidente.
Cosa significa il simbolo della colomba per la pace?
Il simbolo della colomba per la pace ha un significato profondo e variegato, radicato in nu-
merose tradizioni culturali, religiose e spirituali nel corso della storia dell’umanità.
• Simbolo di pace: La colomba con un ramoscello d’ulivo nel becco è un simbolo univer-
sale di pace e riconciliazione2. Questa immagine trae origine dalla storia biblica dell’Arca di
Noè, dove la colomba porta un ramoscello d’ulivo a Noè come prova che le acque del diluvio
si sono ritirate e la terra è di nuovo abitabile.
• Messaggio di speranza: Questo simbolo trasmette un messaggio di speranza e di fiducia
nel futuro.
• Simbolo laico ed internazionale: Pablo Picasso, artista del Novecento, ha il merito di
aver reso popolare la colomba come messaggera di pace nel 19493. Ha continuato ad utiliz-
zarla nelle sue numerose e famose opere più e più volte, come protagonista, come co-prota-
gonista o sullo sfondo, a seconda dell’ispirazione.
• Simbolo di purezza: Nel cristianesimo, la colomba è un simbolo di estrema importanza,
essendo considerata una manifestazione fisica dello Spirito Santo.
• Simbolo di amore e fedeltà: Le colombe, conosciute per formare legami monogami e
condividere il compito di prendersi cura dei loro piccoli, riflettono l’importanza di relazioni
personali profonde e durature.
In sintesi, la colomba è un emblema universale di pace, armonia e innocenza.
Come possiamo promuovere la pace nel mondo?
Promuovere la pace nel mondo è un compito complesso che richiede sforzi su molteplici livel-
li. Ecco alcune strategie che potrebbero contribuire a questo obiettivo:
1. Educazione: L’educazione gioca un ruolo fondamentale nella promozione della pace. L’i-
struzione può aiutare a combattere l’intolleranza e la discriminazione, fornendo una migliore
comprensione delle diverse culture e tradizioni.
2. Dialogo e comprensione interculturale: Favorire il dialogo tra diverse culture e religioni
può aiutare a costruire ponti di comprensione e rispetto. Questo può includere scambi cultu-
rali, programmi di studio all’estero e iniziative di diplomazia culturale.
3. Risoluzione dei conflitti: Lavorare per risolvere i conflitti in modo pacifico attraverso il
dialogo, la negoziazione e la mediazione può prevenire l’escalation della violenza.
4. Giustizia sociale: Lavorare per eliminare l’ingiustizia sociale, come la povertà, la discrimi-
nazione e l’ineguaglianza, può contribuire a creare condizioni di pace.
5. Sostenibilità ambientale: La cura dell’ambiente è un aspetto importante della pace. Con-
flitti su risorse come acqua e terra possono portare a tensioni e violenze.
6. Impegno individuale: Ogni individuo può contribuire alla pace nel proprio modo, ad
esempio attraverso atti di gentilezza, volontariato o sostenendo cause pacifiche.
Ricorda, la pace inizia da noi stessi e dalle nostre comunità. Ogni piccolo passo conta.
Per non dimenticare
La Shoah, nota anche come l’Olocausto, rappresenta uno dei periodi più bui della storia uma-
na. Questo genocidio, perpetrato dalla Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale,
ha portato alla morte di milioni di ebrei.
L’inizio della Shoah è segnato dalle prime discriminazioni verso il popolo ebraico, subito dopo
l’ascesa al potere in Germania da parte di Hitler. La persecuzione degli ebrei è stata sistematica
e brutale, culminando con la deportazione nei campi di concentramento e sterminio4.
Il Giorno della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, è una giornata internazionale istituita per
ricordare questo tragico evento. Attraverso testimonianze, documentari, servizi e interviste, si
cerca di mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto.
Ricordare la Shoah non è solo un dovere morale, ma anche un imperativo per prevenire simili
atrocità in futuro. Come ha scritto Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz e autore di “Se
questo è un uomo”: “Chi dimentica il passato è condannato a riviverlo”.
Luciano Zampini