Page 54 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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ANGELA MARIA MALATACCA                                                           CATERINA MARCHESINI                                                           UNIDA-ATZENI MARIALUIGIA                                         GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA


                TI DIRÒ DOMANI                                                                   PIOGGIA DI STELLE                                                             I FIOCCHI DEL NATALE                                             UN NATALE DIVERSO
                Ti dirò domani dei colori del mio passato,                                       Stasera che il freddo                                                         Scendono lenti                                                   Nonostante questo tempo strano e triste

                di quei giorni di Natale troppo brevi                                            è ancora più intenso,                                                         i fiocchi del Natale sul mondo                                   ripartono le solite feste,

                profumati di legna e arance dolci.                                               senti che dentro                                                              danzano incerti,                                                 Natale con sfrenati consumi
                Ti dirò domani del grigio plumbeo del mare                                       ti esplode l’amore.                                                           sulle anime smarrite                                             ed insensati costumi.

                abbracciato alla nebbia mattutina                                                Si avvicina il Natale                                                         tra i cumuli di macerie della vita.                              Son duemila anni che festeggiate

                e dei pescatori silenziosi,                                                      e tu corri sul tetto,                                                                                                                          la mia nascita
                fermi sul molo con le mani in tasca.                                             ti affacci alla luna                                                          Loro non sentono le stagioni                                     tutto l’anno fate come vi pare

                Ti dirò domani del bianco sulle travi del soffitto                               e rimani estasiato:                                                           continuano a fioccare ogni dì                                    ed a Natale sprecate, fate doni

                dove mio padre appendeva gomitoli di luci inter-                                 infinita bellezza!                                                            sono ricami di speranza,                                         solo per farvi vedere più buoni.
                mittenti                                                                         Una pioggia di stelle                                                         di amore, o strappi di dolore                                    Per quel che vedo dalla mia croce,

                e del gatto bianco e nero sotto al tavolo della cucina.                          brilla solo per te.                                                           e di tragedie...                                                 m’assale una cupa disperazione

                Ti dirò domani delle guance rosse di mia sorella                                 Sono i tuoi occhi                                                                                                                              perché i bambini da sempre
                e delle sue mani candide e sottili                                               che guardano me.                                                              Essi si sciolgono in lacrime amare                               giocano su questa terra

                che portavano in tavola miele e cannella.                                                                                                                      o lacrime di gioia,                                              mentre gli adulti fanno la guerra.

                Ti dirò domani della fiamma rossa del camino                                                                                                                   portati dal vento                                                Era questo l’Amore che ho predicato?
                che faceva a gara con il rosso dell'amore che impre-                                                                                                           giocano sulle anime stanche                                      Venite a vedere

                gnava le pareti                                                                    ANNALISA MILANI                                                             delineando sguardi e sorrisi                                     quel che da quassù io vedo,

                e ti dirò del vestito di mia madre                                                 DIETRO LE SBARRE                                                            nelle nostre fluttuanti vite.                                    dalla mia croce sulla collina
                che si muoveva rapido e leggero sulle scale di mat-                                Non solo a Natale,                                                                                                                           disperato e solo.

                toni                                                                               ogni giorno,                                                                Fugaci si dileguano                                              Troppi poveri e fame

                dove mi sedevo a disegnare il tempo e le parole.                                   il buio                                                                     vorrebbero scappare dalla terra                                  troppe guerre e bombe
                Ti dirò domani, solo domani,                                                       della vostra anima,                                                         e cadere in altri modi ignoti...                                 troppo pianto innocente,

                quando l'argento coprirà le mie spalle                                             urla                                                                        svolazzano nel buio increduli                                    dimenticata è una cruna

                e la notte non mi farà più paura.                                                  dentro il mio cuore.                                                        legati ad un filo di speranza                                    nessun cammello,

                                                                                                   È il buio                                                                   e copiosi scendono incerti                                       mentre i ricchi invadono ogni cielo

                                                                                                   dei vostri giorni,                                                          alla ricerca di un astro di calore,                              dipingendolo di crudo nero.
                                                                                                   della vostra vita                                                           per far fiorire ancora il mondo                                  Dovete volgere lo sguardo

                                                                                                   che brucia dietro                                                           e questo Natale                                                  ai bimbi che nel terzo mondo

               MICHEL DELPON                                                                       a sbarre di ferro                                                           che più non illumina l'anima.                                    muoiono di fame e guerra

               UN SOGNO DI NATALE                                                                  ed io                                                                                                                                        volervi bene su questa terra.

               Quando la sera fugge e il suo ultimo sole,                                          non posso accendere                                                                                                                          Ma egoismo e Dio denaro

               In questo periodo fugace dell'anno,                                                 nessuna luce per voi,                                                                                                                        è la vostra religione
               Nella sua veloce camminata attraverso la giornata                                   anche se il mio sorriso                                                                                                                      e non mutate la vostra compassione.

               Presto sarà ora di andare a letto,                                                  vi regala momenti…                                                                                                                           Di ripetere ormai sono stanco
                                                                                                   solo momenti                                                                                                                                 voglio un Natale diverso

               Così favorevole ai sogni d'oro, a questo invito                                     carichi di silenzi                                                                                                                           e senza egoismi tutto l’anno.

               E a tutto il mistero, spessore di questo momento,                                   e lacrime.
               Cosa ci porta il Natale. E il suo evento

               È sempre una felicità, una divinazione,



               Nel senso spirituale che è la Natività,

               Esprimendo speranza per queste festività

               Verso un sogno di pace in questo mondo incerto,



               Vi mandiamo i nostri migliori auguri per questo

               nuovo anno,
               Con la volontà di un destino felice

               Portando questa speranza... vento migliore.





                54   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       55
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