Page 48 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2023
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LUCIANO ZAMPINI                                                                                                                                                GRAZIA RIBALLO

                Indizio nr 11                                                                                                                                                  Indizio nr 3

                Persi in un bacio                                                                                                                                              Un ricordo



                Resteremo il canto d’una canzone                                                                                                                               Ricordo... era un giorno d’estate e il sole batteva forte, quasi a bruciare sabbia e acqua.

                versi lasciati scorrere su carta da musica                                                                                                                     Sì, era caldo, un caldo intenso ed io guardavo stupita il mare, che pareva facesse scintille
                dentro una sequenza di tempo                                                                                                                                   sotto il sole d' agosto.

                tra la confusione della folla ignava.                                                                                                                          Il silenzio incombeva... non un sussurro, non un’anima viva ( fatto strano per quel perio-

                                                                                                                                                                               do), non un gabbiano per il cielo come cristallo!
                Note stonate strappate ai lembi d’un vissuto                                                                                                                   Mi sembrava di soffocare, di morire... inutilmente cercavo di non farmi prendere dal pani-

                crocevia d’attese e fatue confluenze.                                                                                                                          co.

                Ci prendemmo increduli di noi stessi                                                                                                                           Ascoltavo quel silenzio cui non ero abituata e non capivo, non potevo sapere che si pre-
                volando in alto come l’algoritmo dei sentimenti.                                                                                                               parava un’onda anomala!

                                                                                                                                                                               Stavo male sotto quel silenzio di vuoto, che forte incombeva!
                Battiti, sospiri, paure e poi l’odore del mare                                                                                                                 No, non potevo stare in quel posto, " stavo male, molto male!"

                il fragore d’una risata e il sussulto delle onde.                                                                                                              Guardando per un’ultima volta quel posto, da me tanto amato, mi allontanai piano piano

                Come aquile tuffarci nelle braccia sentendoci avversari                                                                                                        senza voltarmi indietro!
                ci giurammo pace persi in un bacio, fino a toccare il fondo…




                Fino a farci scomparire, il suono del tuo nome resterà canzone e libertà!




                OANA LUPASCU

                Indizio nr 11                                                                                                                                                                    ELISABETTA DISCIGLIO
                LE MIE DONNE - SPES                                                                    Mariangela Cerini                                                                         Indizio nr 5.

                                                                                                       Indizio nr 5                                                                              Vestita di speranza

                Se credi che la lontananza pesi                                                                                                                                                  Olio su tela 50 70
                Più dei passi che si trasformano in non ritorno                                        Verso la meta                                                                             Ispirata da una foto web

                Che i sogni e i ricordi facciano male

                Più delle promesse riposte in un cassetto                                              Tutti noi esseri
                Dove ben nascosto si fa beffe                                                          umani

                Quel per sempre diventato never more                                                   in fila

                Se pensi che le parole dette siano più sincere                                         sulla strada della vita
                Di quello che sussurra nasconde o tace la tua mente                                    procediamo a fatica

                E che la gente che ti passa accanto indifferente                                       verso la stessa meta,

                Sia come l'amore che ti ha sfiorata soltanto una volta                                 senza conoscerne
                Che la sua assenza ferisca anima e corpo                                               soste o cadute.                                                       VITTORIA COLUCCI

                Allora sapi che io e te siamo la stessa cosa                                           Come ciechi                                                           Indizio nr 3

                Che tutto si muoverà FINO A TOCCARE IL FONDO                                           avanziamo a fatica,                                                   Ricordo quel nostro amore vissuto nell'ombra
                E poi un colpo di luna cancellerà paura e dolore.                                      a volte                                                               Noi e il nostro amore proibito

                                                                                                       nell’indifferenza di molti,                                           Eppure, era così grande e sempre nuovo
                                                                                                       spesso                                                                Lo reinventavamo ogni giorno

                                                                                                       con la perdita di tanti,                                              Con la paura di essere scoperti.....

                                                                                                       ma con l’amore                                                        Poi fummo liberi di amarci
                                                                                                       di chi                                                                alla luce del sole agli occhi di tutti

                                                                                                       ci tende la mano,                                                     ...e tutto scemò a poco poco

                                                                                                       lottiamo                                                              L'amore perse il gusto del proibito
                                                                                                       vinciamo                                                              l'alone di mistero

                                                                                                       cadiamo                                                               la paura d'essere scoperti

                                                                                                       procedendo a fatica                                                   che ci faceva battere i cuori
                                                                                                       verso la stessa meta.                                                 La trasgressione rendeva tutto più eccitante


                                                                                                                                                                             Poi fu la quotidianità.



                48   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       49
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